In molti Paesi, in particolare negli USA, è già un fenomeno consolidato. Si sta parlando delle urban wineries, realtà produttive dislocate all’interno delle città dove si produce vino utilizzando uve in arrivo da un network di viticoltori di fiducia che le spediscono in ambiente refrigerato per mantenerne integri valore e qualità.
In buona sostanza l’uva arriva da vigneti selezionati e poi viene lavorata in un contesto urbano con impianti per vinificare all’avanguardia. In Italia tali realtà, che accorciano le distanze tra l’uva e le persone, hanno iniziato a nascere solo da pochi anni.
Cantina Urbana: vini “made in Milan”
Apripista è stata Milano dove nel 2018 è sorta la prima “urban winery”. Il suo nome non poteva che essere Cantina Urbana e si trova al n. 87 di via Cardinale Ascanio Sforza, lungo il Naviglio Pavese, all’interno del distretto gastronomico Na.Pa. È stata fondata da Michele Rimpici, imprenditore con oltre 20 anni di esperienza nel settore vitivinicolo.
«Ho fondato Cantina Urbana per inseguire il sogno di fare vino – dice il Ceo e fondatore Rimpici – Il mio obiettivo era quello di produrre vino in città per accorciare le distanze tra la produzione del vino ed il consumatore finale. In tal modo è stato possibile aprire le porte della cantina per fare vivere a tutti l’esperienza della vinificazione. Per raggiungere l’obiettivo – continua Rimpici – ho messo assieme un gruppo di amici, “vignerons” illuminati e veri artigiani del vino, con la comune vocazione di produrre vini buoni, rispettosi della natura e senza utilizzo di chimica spinta in campagna e in cantina».
Questa rete di relazioni e conoscenze ha consentito fin da subito, di fare vini speciali e di mettere in contatto il mondo del vino artigianale di qualità con una realtà metropolitana aperta al mondo.
«Infatti il vino che produciamo – sono sempre parole del Ceo di Cantina Urbana – ha due capisaldi, artigianalità e convivialità, e Cantina Urbana ha la sua stella polare orientata su passione, gusto ed accessibilità».
La sua filosofia produttiva si può riassumere in cinque punti: Produzione a km0; Qualità con produzione di vini freschi e puliti e ad alta bevibilità; l’intera produzione, dalla vigna alla cantina, è Ecofriendly e tutta la filiera è tracciata e trasparente; Partecipazione per ridisegnare il concetto di produzione vinicola; il Cliente è sempre al centro dell’intera offerta.
Fatturato 2023: 1,3 milioni di euro
I risultati sono stati da subito interessanti: il fatturato 2023 ha raggiunto 1,3 milioni di euro, frutto anche dell’apertura dell’Osteria Na.Pa., che oggi funge da cucina centralizzata (dark kitchen), del consolidamento dello speciale format Winery di Via Ascanio Sforza e dei Wine Bar di Porta Romana e De Angeli in via Carlo Ravizza 21.
Le previsioni sono positive anche per l’anno in corso con una crescita stimata attorno al 30%, che porterebbe il bilancio ad un ottimo 1,7 milioni di euro. È in programma anche una ulteriore espansione a breve termine con inaugurazione di un nuovo punto vendita (il quarto) nel capoluogo lombardo e nel contempo volgere lo sguardo, in modo concreto, al mercato estero in particolare Germania e Regno Unito.
Cantina Urbana: il vino cittadino che nasce sulle sponde del Naviglio
Il “vino cittadino” prodotto nella metropoli lombarda con uve di prima qualità, ha sedotto fin da subito il pubblico meneghino grazie alla speciale atmosfera in cui si respira uno spirito di convivialità e condivisione: una vera e propria cantina in città caratterizzata da tini in acciaio e botti in legno, ma anche anfore di terracotta, che valorizzano il tradizionale processo di vinificazione.
I vini artigianali, che derivano da uve di alta qualità e contengono pochissimi solfiti, provengono da piccole cantine selezionate personalmente dallo stesso Rimpici. Ed è in virtù di questo mix di elementi che nella Winery di Via Ascanio Sforza, è possibile immergersi in un’autentica esperienza degustativa ed estetica, per trascorrere momenti di piacere e divertimento davanti a un buon bicchiere di vino accompagnato da cicchetti e taglieri.
Sviluppo delle consegne a domicilio ed apertura di due wine bar
Durante il difficile periodo della pandemia, in cui eventi, musica e, in generale, situazioni di socialità hanno subito un arresto paralizzante, Cantina Urbana ha saputo reinventarsi e dotarsi di nuova linfa grazie alla lungimiranza di Michele che ha lanciato il servizio di delivery: ogni giorno, in persona e con tanto di furgone brandizzato, consegnava infatti decine di casse di vino e bag in box di vino sfuso artigianale a domicilio.
Il 2022 è l’anno che segna un’importante crescita del business attraverso l’apertura dei due Wine Bar di Porta Romana e De Angeli che, arricchendo ulteriormente la proposta di Cantina Urbana, portano a un incremento nel numero dei dipendenti, che passano da 5 a 12.
Con oltre 40 mila bottiglie prodotte nel 2023, tra cui spiccano i vini prodotti con uve della tradizione, quali Barbera, Pinot nero, Croatina e Riesling – sia in bottiglia sia sfusi – oggi Cantina Urbana conta 14 dipendenti e ha in programma numerose attività scaturite dalla creatività che da sempre la contraddistinguono.
Una proposta degustativa articolata su 20 etichette selezionate
Artigianalità, convivialità e sostenibilità sono i valori alla base di Cantina Urbana che propone in degustazione a neofiti, curiosi e appassionati del vino, 20 etichette artigianali ricavate da piccoli produttori oltre ad una interessante selezione di prodotti e piatti genuini, quali cicchetti e taglieri, pensati per essere condivisi.
I vini sono divisi in quattro tipologie: Concept, Culture, Iconic e Maninude oltre a due Bag in Box di 3 litri cadauna per vino bianco e rosso.
Tra i suoi vini più rappresentativi Naviglio Rosso e Ringhio Orange. Il primo, un Pinot Nero in purezza, è il prodotto di punta della cantina. Un vino elegante con un basso contenuto di solfiti che si presenta con piacevoli sentori di frutti rossi che si intrecciano con note più mentolate. La fermentazione avviene in acciaio con affinamento di tre mesi in anfore di terracotta.
L’Orange Ringhio è un Riesling italico in purezza che si presenta con un colore arancione brillante con sfumature ambrate, sentori di pesca matura, albicocca passita, salvia e agrumi. La fermentazione con lieviti indigeni e la macerazione sulle bucce avvengono in anfora. Al termine di questo periodo il vino viene svinato e riposto in un’altra anfora per 2 mesi per poi essere messo in bottiglia senza filtrazioni.
«Uno dei capisaldi di Cantina Urbana – conclude il Ceo e founder di Cantina Urbana – è l’aver instaurato un nuovo modello di consumo legato all’esperienza e al coinvolgimento del consumatore con un’offerta di vini meno strutturati e più democratici rispetto a ciò che si osserva molto spesso nel mondo del vino. Questo significa che prima di tutto Cantina Urbana è un luogo per le persone. Il nostro obiettivo per il prossimo futuro è quello di mantenere la nostra posizione di pionieri a Milano e in Italia, per poi espanderci anche all’estero rimanendo pur sempre fedeli a ciò che ci rende unici: l’essere un punto di ritrovo in cui sia italiani sia stranieri possano sentirsi a casa».
Infoutili
Cantina Urbana Winery
Via Ascanio Sforza 87 – Milano
Tel 02 27014347
Sito web: www.cantinaurbana.it.