Cantina Piazzo anche quest’anno partecipa all’evento Grandi Langhe organizzato alle OGR di Torino, il 30 e 31 gennaio 2023.
Nello spazio D179, propone una vetrina eccellente della propria produzione con: Barbaresco Argè, Barbaresco Riserva Nervo Vigna Giaia, Barolo Valente, Barolo Riserva Sottocastello di Novello, Langhe Nebbiolo Aiman e Barbera d’Alba Superiore Mugiot.
Molti vigneti coltivati in queste zone assumono soprannomi emblematici, che vanno a distinguere una vigna dall’altra.
La Cantina Piazzo nasce negli Anni Sessanta a San Rocco Seno d’Elvio, sulle colline che da Alba salgono verso Treiso, a poca distanza da Barbaresco, tra preziosi filari di Nebbiolo.
Oltre 50 anni di storia, quindi, un progetto di famiglia e di lavoro, strettamente collegato al territorio delle Langhe.
I fondatori sono i coniugi Armando Piazzo e Gemma Veglia che hanno investito energie e risorse nel vitigno principe di quelle terre, il Nebbiolo, oggi alla base di due dei vini più apprezzati al mondo: il Barbaresco e il Barolo.
Dal 1979 inizia a vinificare il futuro Barbaresco, negli stessi anni entra in azienda la figlia Marina con il marito Franco sviluppano e modernizzano la cantina. Continuano le acquisizioni e gli impianti che portano la cantina Piazzo ai suoi 70 ettari – estesi tra i comuni di Alba, Treiso, Novello, Mango e Guarene – di cui il Nebbiolo rappresenta il 60% della superfice vitata, destinata per la maggior parte al Barbaresco e al Barolo.
Oggi sono 300.000 le bottiglie prodotte ogni anno solo da uve di proprietà con sedici etichette destinate per il 95% al mercato estero e per il restante 5% al mercato nazionale. La produzione vede in testa il Barbaresco con 55 mila bottiglie.
L’azienda albese applica, inoltre, il protocollo “Green Experience“, proprio per tutelare la sostenibilità della vigna e della cantina. Una serie di iniziative “ecosostenibili” adottate, come quella di inserire, accanto a un nuovo vigneto impiantato di recente, dei filari di erbe aromatiche, di arbusti e di piante da frutto in grado di rendere l’intero ecosistema più equilibrato.
Un’altra sfida lanciata dalla terza generazione con Simone e Marco Allario Piazzo, nipoti di nonno Armando, che qui cominciò a lavorare le prime terre, assieme a nonna Gemma e insieme hanno creato questo mondo incredibile, forse inaspettato, tutto da assaggiare.