Nella bellissima valle dell’Itria, nella Murgia dei Trulli, che ne caratterizzano il panorama, c’è Cisternino, grosso centro pugliese della provincia di Brindisi, in Salento, che fa parte del club dei Borghi più belli d’Italia.
Come il resto del territorio salentino, anche le terre di Cisternino hanno visto la presenza dell’uomo fin dall’età della pietra, come testimoniano i numerosi reperti ritrovati nella zona.
Come la storia del resto della regione, anche Cisternino vide la presenza dei greci, dei romani e successivamente, a partire dal medioevo, delle dominazioni che si sono succedute in queste terre nel corso dei secoli.
Cisternino, un centro storico antico
Il suo centro storico è particolarmente ricco di palazzi storici delle famiglie nobiliari che vi hanno dimorato in epoca medioevale e rinascimentale; notevole poi la Torre di Porta Grande, che era l’ingresso principale in città.
Tra gli edifici religiosi, la trecentesca Chiesa Madre di San Nicola, costruita sui resti di una precedente chiesa paleocristiana dei monaci Basiliani, ed il Santuario della Madonna d’Ibernia, costruito ina zona ricca di ceramiche e reperti di epoca romana e medioevale.
Cisternino, trulli e masserie
Nella campagna attorno a Cisternino vi sono diverse abitazioni rurali che rappresentano la tipica masseria pugliese da campo, molte delle quali costruite ancora con la tipica architettura dei Trulli.
Diverse le manifestazioni folkloristiche che si svolgono in paese; tra queste la “Pasquaredde”, la festa di Pasquetta, presso il Santuario della Madonna d’Ibernia, dove la popolazione si reca dove ci si reca con dei dolci tipici, “u churrüchele”, da benidire e distribuire ai bambini.
Tante le manifestazioni; laiche e religiose
La più importante manifestazione, alla quale partecipa l’intera popolazione cittadina, è comunque la festa dei santi patroni, San Quirico e Giuditta, quando per le strade della città riempite di luminarie si alternano la processione religiosa e le musiche dei concerti e della banda.
Che Cisternino sia una città vocata alla musica lo dicono anche altri suoi eventi, come il Festival “Pietre che Cantano”, il “Festival Internazionale Bande Musicali Valle d’Itria” ed il “Festival dei Suoni Sacri e dal Pianeta”.
Una cucina generosa
Ma oltre alla musica ed alla devozione religiosa, Cisternino dedica alla sua gastronomia anche delle apprezzate e seguitissime sagre, quali la Sagra delle Orecchiette, quella del coniglio, quella dell’uva e la caratteritica Sagra degli “gnummeredd e ciervellet”.
Cisternino è anche conosciuta per le sue macellerie nel centro storico con annessa osteria, dove si compra la carne al banco, la si fa cucinare e infine la si può consumare nel locale adiacente o nei tavolini allestiti lungo i vicoli del centro storico all’aperto d’estate.
Tutte caratteristiche che ultimamente hanno provocato una diversa evoluzione dell’economia di Cisternino, sempre meno legata all’agricoltura ed alla trasformazione dei prodotti della terra e sempre più vocata al turismo, che già da qualche anno ha subito un incremento sostanziale.