Un anno di svolta per il catering del Gruppo HQ Food & Beverage nato dall’intuizione di Mauro Benincasa, che punta a diventare aggregatore di altri partner per realizzare progetti etici e sostenibili.
È l’anima green di HQ Food & Beverage, quella che punta non solo al gusto, ma anche alla sostenibilità. Un marchio scelto per eventi aziendali e privati, che utilizza prodotti biologici e da filiera sostenibile.
Un catering che nel 2023 ha fatto una scelta di campo, cambiando pelle e trasformandosi in un laboratorio integrato di co-ricerca e realizzazione del Food Design Sostenibile, assieme ad altri importanti partner come Pastificio Felicetti, Alce Nero, L’Agricologica. Un vero laboratorio sperimentale, dove la sostenibilità è legata e interconnessa alle fasi del ciclo di lavorazione alimentare, come impegno etico e produttivo nei confronti dell’ambiente e del futuro del pianeta.
Il Manifesto “Fair Food Innovation Lab”.
Nel mondo biologico e sostenibile di BioQitchen sta per succedere una rivoluzione green dall’impronta inclusiva, che parte da un’idea di sostenibilità ragionata, lontana anni luce da qualsiasi tipo di ideologia culinaria. Il punto di partenza, sia pragmatico che concettuale, è il ”Fair Food Innovation Lab”, una Carta di Intenti, che pone delle basi di riconoscimento reciproco coi partner che lavorano con BioQitchen, e che vuole alimentare un confronto onesto sul tema della sostenibilità, anche con le Istituzioni.
Un Manifesto ragionato inclusivo, che si fonda su cinque capisaldi:
- Gustoso: si parte dal rispetto dell’animale e delle stagioni, per arrivare alle papille gustative, non viceversa. Perché ci si possa rimpadronire di una consapevolezza maggiore di quella, che passa dalla pancia, per riscoprire il sapore naturale, legato profondamente ai cicli della natura.
- Sostenibile: è un termine ampio, che parte dal biologico come prerequisito, passa attraverso la lotta agli sprechi (scarti, rifiuti, imballi e trasporti), all’utilizzo circoscritto di terra e acqua, ma che va oltre per diventare una sostenibilità economica e sociale, nel rispetto delle persone che lavorano tutti i giorni nella filiera, oltre che della natura.
- Bello: va oltre il concetto di estetica da cui naturalmente parte, per incontrare la bellezza dell’esperienza culinaria e del made in Italy, che sottintende anche il fascino attrattivo di un paesaggio pienamente rispettato e accudito da chi lo vive, lo coltiva e dove si allevano e si rispettano gli animali.
- Sano: l’alimentazione è Vita, come tale mangiare bene significa stare bene mangiando. Questo concetto ancora una volta olistico si integra con la salute pubblica, ma anche con quella degli ecosistemi, la cui fragilità è oggi ragione di enormi disequilibri ambientali e sociali.
- Accessibile: è tra i punti più sfidanti, perché rendere democratico del cibo buono e rispettoso degli equilibri naturali, affinché sia accessibile, e che il suo giusto prezzo retribuisca tutti i livelli del comparto, è un duello che vale la pena combattere.
Food Design Sostenibile Lab: scardinare gli schemi.
BioQuitchen diventa un aggregatore di partner qualificati con cui iniziare a porre le basi di quello che vuole essere un laboratorio di Food Design Sostenibile.
“Siamo convinti che la nascita di questo nuovo laboratorio di Food Design, all’interno di BioQitchen, potrà contribuire a innovare i processi produttivi degli alimenti, attraverso la ricerca di nuovi materiali, di tecnologie e visioni legate alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. – spiega Mauro Benincasa, Ceo di HQ Food & Beverage, l’azienda a capo di quattro brand specializzati nel lusso – Coi nostri partner abbiamo già messo in campo delle risorse per la realizzazione di progetti di ricerca condivisi, perfettamente in linea col nostro Manifesto, un documento d’intenti che lanceremo proprio durante White”.
Un laboratorio aperto e inclusivo, che avrà al suo interno un Comitato Tecnico Scientifico con importanti Università, imprenditori e le Istituzioni, che vorranno esserci per verificare come e perché certi processi produttivi possono rispettare i cinque capisaldi del Manifesto.
Un po’ di numeri
Nel 2022 BioQitchen ha preparato 69710 primi piatti, 106516 secondi piatti, 94132 contorni e 96996 dessert, numeri importanti, che se misurati con l’acquisto di materie prime biologiche (100% acquisti di filiera controllata e 92% prodotti alimentari biologici), danno il senso della crescita esponenziale di questo catering nato solo nel 2020.
Un brand del Gruppo HQ Food & Beverage, che è green nei fatti, limitando al massimo gli sprechi, a partire dal territorio circostante la sede di via Tertulliano n. 68, dove si svolgono tutte le preparazioni, con un impatto minimo sull’emissione di inquinamento acustico e dei fumi provenienti dalle cappe della cucina.
Tutti i packaging scelti da BioQitchen sono green a partire dalla scelta della polpa di cellulosa, della carta, delle ceramiche e del bamboo per i piatti e vassoio.
Anche l’amministrazione, non solo la produzione alimentare, è inserita in un virtuoso processo di sostenibilità, tanto che non si stampa più carta per gli ordini, grazie a un software di condivisione aziendale: 52 risme di carta risparmiate all’anno, equivalenti a – 130 kg di carta.
A livello sociale BioQitchen garantisce inoltre contratti di assunzione per le brigate di sala e di cucina e turni che rispettino la qualità di vita. Sostiene, infine, la parità di genere, con una presenza del 66% di personale femminile all’interno del gruppo direttivo.
I partner: l’unione fa la forza.
Sono molti, vengono da diversi settori dell’agroalimentare. Il primo partner di BioQitchen, che utilizza prodotti biologici per le sue preparazioni, è Alce Nero marchio pioniere in Italia nel settore biologico, che conta più di mille agricoltori in Italia e diecimila piccole imprese agricole familiari in Centro e Sud America.
A consolidamento dell’evoluzione a laboratorio integrato di co-ricerca e realizzazione del Food Design Sostenibile, BioQitchen vanta oggi altri prestigiosi partner dall’anima sostenibile e biologica come Pastificio Felicetti, L’Agricologica, Amatrice Terra Viva, Carioni Bio, PrimaVera, Ceretto, Mia Kombucha, Wami, Caffè delle Donne (Torrefazione El Miguel), Agricooltur e Legù.
Il Gruppo HQ Food & Beverage
Tutto è nato quasi per caso, nella mente di Mauro Benincasa, il Ceo di HQ Food & Beverage, che si occupa da oltre 20 anni di catering nel settore luxury. Un’unica azienda, quattro brand specializzati in diversi settori del lusso, tutti accumunati da un servizio sartoriale, flessibilità e rapidità dell’offerta.
Hi Fly Catering è il primo marchio, nato nel 1999, specializzato in ristorazione per jet privati, che con oltre 4000 voli e 20mila passeggeri l’anno, vanta una clientela d’élite. Da quest’esperienza ai più alti livelli del comparto lusso sono nati altri tre marchi: Dream-Eat, catering che si rivolge prevalentemente all’alta moda, alle produzioni cinematografiche e pubblicitarie; BioQitchen specializzato in preparazioni biologiche, partner di Alce Nero, che cambia pelle nel 2023 per diventare un laboratorio integrato di co-ricerca e realizzazione del Food Design Sostenibile, assieme ad altri importanti partner e, non ultimo, HangarQ, la location in via Tertulliano n. 68, dove organizzare eventi privati ed aziendali in vero stile flight-experience. A capo di quest’ultima, appassionante avventura, cominciata nel 2018, c’è Valentina Battista, Local & Event Manager, che sta sviluppando questo club privato riservato ai clienti di HQ per feste esclusive.
Ambizione, impegno e creatività sono i valori distintivi di questo gruppo che fa letteralmente volare con la sua proposta ristorativa.
Il senso di HQ per la sostenibilità: una visione ampia.
HQ Food & Beverage punta a una crescita sostenibile, integrata e circolare, che sappia essere etica nei confronti del pianeta, della società e dei partner.
“La sostenibilità economica deve andare di pari passo con la sostenibilità ambientale, territoriale, sociale, generazionale e di genere. La circolarità è quindi un aspetto cruciale nella filosofia di tutti i nostri marchi. – spiega Benincasa, Ceo di HQ – Cerchiamo di avere una visione a lungo termine, che garantisca innovazione e sviluppo, sia per le future generazioni, che per il pianeta”. Senza questa lungimiranza si rischia di puntare a obiettivi miopi, che non vedono cosa si potrà presentare tra 20 anni alle nuove generazioni”.
HQ in pillole
- Mauro Benincasa, Ceo
- Catering del settore lusso con quattro brand specializzati:
- Hi Fly specializzato in catering per jet privati
- BioQitchen, il catering oltre il biologico
- Dream Eat, catering per la moda e le produzioni cinematografiche
- HangarQ, sede in via Tertulliano n. 68 per eventi privati e aziendali