Torna Biennale Democrazia, ottava edizione, a Torino. Dal 22 al 26 marzo 2023, più di 220 relatori dal mondo per oltre 100 appuntamenti in 17 sedi in città e 4 percorsi tematici
“Biennale Democrazia 2023 riparte dalla libertà che, assieme all’uguaglianza, costituisce il fondamento stesso della democrazia, tanto che l’affermarsi delle libertà civili, il consolidarsi dei diritti politici e il progressivo allargamento dei diritti sociali sono processi paralleli, necessariamente connessi gli uni agli altri”.
Così Gustavo Zagrebelsky, Presidente di Biennale Democrazia, annuncia l’ottava edizione di una manifestazione che, negli anni, ci ha fatto riflettere sulle questioni fondamentali che riguardano i nostri sistemi democratici.
Ai confini della libertà, è il tema di questa edizione che riparte dunque dalla libertà che, con l’uguaglianza, costituisce il fondamento stesso della democrazia.
La manifestazione accoglie oltre cento incontri, più di duecentoventi ospiti italiani e internazionali, cinque mostre e il contributo di circa centocinquanta volontari.
In cinque giorni, una riflessione a partire da quattro itinerari tematici, quattro diverse prospettive per discutere e ragionare assieme attorno ai grandi temi che riguardano la libertà, a cui quest’anno si andranno ad aggiungere le sezioni Democrazia Futura, dedicata ai giovani e alle scuole di ogni ordine e grado, e Democrazia Diffusa, realizzata in sinergia con le realtà culturali del territorio.
Biennale Democrazia torna a Torino con un programma ricchissimo – sottolinea il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo – che quest’anno è rafforzato da due importanti novità. Da un lato vede rinnovata la proposta per le scuole, nel quadro di un grande progetto della Città indirizzato alle giovani generazioni. D’altro lato, un programma partecipato e disseminato nei quartieri di Torino che coinvolge associazioni, istituzioni e imprese del terzo settore.
Il tema dell’ottava edizione
Ai confini della libertà è il tema di Biennale Democrazia 2023, per tornare a discutere della libertà come il valore fondamentale – assieme all’eguaglianza – delle nostre società democratiche. Dalla guerra alla pandemia fino alla crisi ambientale, mai come oggi è urgente tornare a discutere di nuove rivendicazioni di libertà, e dei limiti che queste incontrano nel vivere collettivo. Tutto ciò non è però possibile senza aprirsi alla dimensione internazionale, uscendo dai nostri confini, e spostando lo sguardo verso quei Paesi dove sono in corso conflitti e dove le libertà sono spesso negate.
La locandina
Per rappresentare la libertà e i suoi confini, è stata scelta un’opera dell’artista Federica Landi, grazie alla collaborazione con CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia di Torino. Si tratta di Red Square, parte del progetto Spectrum, elaborato nel 2015 con l’intento di riflettere sull’atto del guardare, strumento di interpretazione e ridefinizione della realtà, e sul rapporto fra essere umano, paesaggio e tecnologia. Il quadrato rosso sulla riva della costa infatti non è altro che il tetto di una torretta di salvataggio scagliata via da una bufera: è il nostro sguardo a trasformarla in un portale di senso e significato, evidenziando il nesso profondo fra le molteplici soggettività che interpretano il reale. Biennale Democrazia intende così mettere in dialogo differenti punti di vista, per pensare insieme il futuro del binomio inscindibile fra democrazia e libertà.
Gli eventi di inaugurazione e chiusura
Mercoledì 22 marzo alle ore 17.30 al Teatro Carignano, l’edizione Ai confini della libertà si apre con un dialogo dal titolo Come nasce una dittatura fra la giornalista e attivista turca Ece Temelkuran e la reporter e scrittrice Francesca Mannocchi.
L’ottava edizione di Biennale Democrazia si conclude domenica 26 marzo alle ore 21.00 alle OGR Torino con lo spettacolo Mosca 1966. Processo alla letteratura, di e con Ezio Mauro, che racconta l’incredibile storia di Andrej Sinjavskij e Julij Daniėl, due scrittori russi che sfidarono il regime sovietico usando la più sottile delle armi: la parola.
I 4 percorsi tematici
Quattro i percorsi tematici di Biennale Democrazia 2023:
- Liberi tutti! per riflettere su come le società democratiche facciano fronte alle tensioni e alle richieste di nuove libertà civili, sociali, politiche ed economiche;
- Conflitti di libertà, per indagare le questioni geopolitiche di pressante attualità, dentro e fuori l’Europa, anche a fronte di nuove torsioni in senso illiberale;
- La libertà come format, intende porre l’attenzione sul lento deterioramento del dibattito pubblico spesso ridotto al modello stantio del talk-show;
- Immaginare la libertà, per ripartire dall’arte, dalla letteratura, dal gioco come punti di vista imprescindibili per ripensare il futuro.
Gli spettacoli
Tra gli altri, sabato 25 marzo sono attesi a Torino Fedez e Luis Sal, con il loro famosissimo podcast Muschio Selvaggio, che avrà come ospite speciale Gustavo Zagrebelsky. Kento, Lucariello, Oyoshe e Oltre le barre Crew si esibiranno all’Hiroshima Mon Amour in un concerto e dj set dal titolo Portami là fuori – Rap fuori le s{barre} per esprimere – attraverso la musica – l’anima, i sogni e le speranze dei ragazzi in regime di detenzione; al teatro Gobetti invece va in scena Songs of Freedom dell’Accademia dei Folli, uno spettacolo sull’intima connessione tra musica e libertà, dagli spiritual ai canti della resistenza fino alle canzoni dei cantautori.
Per il programma completo, le informazioni logistiche, gli spettacoli con biglietto d’ingresso contattare il sito www.biennaledemocrazia.it