Il progetto della cantina Leonildo Pieropan firmato dall’architetto Moreno Zurlo dell’A.C.M.E. Studio di Verona e progettato assieme alla famiglia Pieropan si è aggiudicata il premio Best of Wine Tourism per la categoria Architettura e Paesaggio.
Il premio nasce nel contesto delle Great Wine Capitals, che riunisce le zone vitivinicole più prestigiose al mondo in termini di enoturismo. Grazie all’impegno della Camera di Commercio, per l’Italia è stata scelta Verona che da qualche anno può annoverarsi tra le mete enoturistiche per eccellenza.
La cantina, inaugurata nella scorsa primavera, è stata costruita con criteri di sostenibilità, dalla scelta dei materiali locali per limitare al minimo gli impatti del trasporto, alla sostenibilità energetica. L’ambiente interrato rappresenta una scelta efficace per il risparmio energetico e per l’efficienza bioclimatica, assicurando la stabilità dell’ambiente dal punto di vista termo-igronomico, riducendo i costi di refrigerazione. È stata posta ancora più attenzione al consumatore, utilizzando una filiera che lavora con l’azoto autoprodotto dalla pressatura fino all’imbottigliamento, riducendo al minimo l’impiego di anidride solforosa, all’interno dei vini. Gli ambienti interni della cantina sono stati rifiniti con materiali naturali, come la calce del Brenta, apportando una migliore qualità dell’aria, rispettando un’armonia di colori e giochi di luce, per creare una esperienza di emozioni e benessere.
«L’idea, dal punto di vista paesaggistico, è stata molto elementare nella sua semplicità: sollevare un lembo del pendio e “nascondervi” al di sotto il considerevole volume (oltre 60.000 mc) necessario allo svolgimento dell’attività vitivinicola – spiega l’architetto Moreno Zurlo – il progetto si propone come “utensile da lavoro”, perfettamente adattato alla tecnologia sempre più affinata dei metodi di vinificazione e con un’architettura fortemente integrata nell’ambiente, grazie alla scelta della costruzione ipogea, istituendo un dialogo tra storia e paesaggio, attraverso la contrapposizione dialettica di forme contemporanee e materiali tradizionali»
La cantina, dedicata al visionario enologo soavese scomparso nel 2018, dalla sua apertura ufficiale ha contato un numero crescente di visitatori, dai winelovers a professionisti e ristoratori da tutto il mondo, grazie anche alla presenza capillare del brand in 60 paesi. Il numero di visitatori solo nei tre mesi estivi è stato pari a 2500 persone, con una percentuale di stranieri pari al 47%.
«Nel 2022 abbiamo creato tre tipologie di visite – ha affermato Teresita Pieropan, proprietaria assieme ai figli Andrea e Dario dell’azienda – ma per il 2023 stiamo già lavorando all’ampliamento dell’offerta e delle esperienze. Stiamo iniziando ad ospitare diversi eventi nella sala meeting dedicati alla formazione e il prossimo anno contiamo di aprire anche la Country House di Villa Cipolla per far immergere ancora di più i nostri ospiti nella storia della nostra famiglia e nella qualità dei nostri vini.»