a provincia di Treviso ha la fortuna di collocarsi tra la catena montuosa delle Prealpi trevigiane fino quasi al mare e questo le conferisce un fascino ed una bellezza che non passano inosservati.
Questa varietà ed eterogeneità di territorio, fa sì che vi si possano trovare una moltitudine di prodotti tipici davvero eccellenti e di grande qualità.
Le catena delle Prealpi trevigiane racconta gli echi della Grande Guerra prima e della resistenza partigiana poi; si possono ancora percorrere, infatti, i sentieri battuti dagli alpini ed ammirare resti di trincee, monumenti, luoghi e reperti ritrovati.
Malghe e alpeggi
Tra gli alpeggi sono disseminate diverse malghe con produzione e vendita di burro e formaggi tipici, sia di mucca, che di capra e pecora, alcuni dei quali hanno il sapore di tempi contadini e lontani.
Per chi poi desidera una sosta è facile trovare ristori e rifugi dove consumare un pasto davanti al camino, degustando cibo genuino di montagna, una fetta di polenta con la soppressa e con il salame trevigiani e sorseggiando un buon bicchiere di vino.
Un territorio Di-Vino
Scendendo dai monti verso i colli, il cammino che si può intraprendere ci porta in molteplici direzioni.
Per gli amanti del vino la scelta si snoda tra i tre percorsi del vino, tra i colli del prosecco e del cartizze, che da Valdobbiadene ci portano a Vittorio Veneto, passando per Conegliano e degustando le sue grappe ed acquaviti e dove possiamo ammirare la presenza di castelli e città murate.
Ma se il prosecco la fa da padrone, il percorso della destra e sinistra Piave, circa 150 km, dai monti fino quasi al mare, non da meno, offre dei bianchi ed i rossi corposi del Piave, Cabernet, Cabernet Sauvignon, Merlot, Raboso e Pinot nero, Pinot Bianco e Grigio, Tocai, Chardonnay e Verduzzo sono il vanto di questo territorio, che offre anche ricchi ed evocativi spunti artistici, storici ed architettonici.
Per finire troviamo il percorso del Montello e dei colli asolani, dove Asolo, “città dai cento orizzonti”, borgo medievale e facente parte dei borghi più belli d’Italia, ne rappresenta l’incanto, e la cui mitezza climatica favorisce la crescita di vitigni Doc di Prosecco, Merlot, Cabernet, Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Grigio.
Per gli amanti dell’arte, non possiamo non ricordare i natali dell’artista Antonio Canova, che a Possagno trova la sua origine e dove oggi possiamo visitare ed ammirare la gipsoteca che racchiude numerosissime sue opere ed il maestoso Tempio da lui ideato.
A Castelfranco Veneto, una delle cittadine perla della provincia, troviamo testimonianza, entro le mura del castello e nel duomo, di tele del Giogione.
Gironzolando verso la pianura possiamo ammirare incantevoli testimonianze architettoniche lasciate dal Palladio, nelle ville venete, sintesi di armonia tra edifici e giardini, che ne esaltano la sua arte.
La bella Treviso
Arriviamo alla bella Treviso, con le sue case affrescate, i portici e i monumenti antichi, elegante città medievale d’acqua, dove i suoi canali interni ed il Sile che la circonda, creano degli scorci incantevoli che si svelano ad ogni angolo, qui numerosi sono gli spunti di interesse culturale in ogni periodo dell’anno, per accompagnare l’offerta di prodotti tipici, dal radicchio di Treviso agli asparagi bianchi, alla porchetta e altri insaccati “de casada”, solo per citarne alcuni.
I corsi d’acqua
La provincia è percorsa da diversi corsi d’acqua, i principali sono: il fiume Piave, sacro alla patria, dove sono state combattute decisive battaglie durante la grande guerra, di cui abbiamo testimonianza nei sacrari e nei musei presenti sul territorio ed il Sile, fiume di risorgiva più lungo d’Europa, dichiarato parco naturale regionale per la straordinaria natura che offre, lo possiamo scoprire ed ammirare attraverso la navigazione con i barconi che ne seguono il pigro e placido movimento, oppure in bici o a piedi lungo i percorsi esistenti.
Una ricca gastronomia
Per i nostri lettori, amanti come i trevigiani del buon bere, buon mangiare, e quindi del buon vivere, il territorio propone una varietà di ottimi prodotti, alcuni dei quali abbiamo già citato, dalle vigne gli ottimi vini e grappe, dalla terra, il radicchio rosso di Treviso ed il castellano di Castelfranco veneto, sulle sponde del Sile gli asparagi bianchi di Cimadolmo e Roncade, i funghi di montagna, le ciliege in numerose varietà nelle zone dei colli asolani, i marroni di Combai e di tutta la pedemontana, i salumi freschi, i formaggi, quali la casatella, il morlacco e l’imbriago, l’olio d’oliva dei dolci colli ed i mieli dai mille sapori, sono solo alcune delle prelibatezze che avrete l’onore ma soprattutto il piacere di gustare e degustare sedendovi ad una delle tantissime tavole che l’ospitalità trevigiana, vi mette a disposizione.
di Paola Rizzardo