Situato sulla sponda sinistra del Po di Volano, nella pianura orientale della provincia di Ferrara, Tresigallo, poco più di 4500 abitanti, è uno dei più antichi centri della zona.
Pillole di storia
La medioevale Tresigallo era un borgo di poche case in una zona piena di paludi malsane, sotto il giogo dei feudatari veneziani; furono gli Estensi di Ferrara ad iniziare la bonifica nei secoli successivi.
Nel ‘500 fu costruito, dai principi Pio di Savoia, Palazzo Pio, unica testimonianza dell’epoca, probabilmente una residenza di caccia, con un corpo principale a due piani e torre laterale, che conserva ancora all’interno tracce di alcuni affreschi cinquecenteschi.
Le attività sono sempre state quelle legate all’agricoltura, dove famiglie bracciantili composte da numerose persone faticavano nei latifondi.
L’architettura razionalista
Una delle caratteristiche peculiari di Tresigallo, risale al periodo fascista, quando il paese viene completamente ricostruito con architetture razionaliste.
Vi vengono costruite strade, piazze, grandi infrastrutture, centri sportivi, educativi, sanitari, industriali, con una logica urbanistica e simbolico-formale, che richiama le teorie di scuola tedesca sulla progettazione democratica della “città nuova”.
Per questa sua particolarità, Tresigallo ha ottenuto il riconoscimento di “Città d’Arte”, quale esempio di città di nuova fondazione caratterizzata dalla modernità architettonica e urbanistica.
Molto particolare la piazza a forma di “D”; interessanti anche la chiesa e il porticato ricco di bassorilievi, gli incroci delle strade con gli edifici dalle facciate simmetriche.
Nel territorio comunale vi sono alcune piccolissime frazioni agricole; una di queste è la medioevale Final di Rero, un paese agricolo che negli ultimi anni ha avuto uno sviluppo socio economico notevole grazie alla vicinanza con il Po di Volano, legato alle coltivazioni frutticole, tanto da essere considerato in zona “Il paese della macedonia”.
Gli eventi e la gastronomia locale
Molte le manifestazioni che vengono organizzate a Tresigallo e nelle sue vicine frazioni, alcune legate alle tradizioni religiose ed altre a quelle laiche e decisamente ludiche ed enogastronomiche, che spesso, comunque, vengono a coincidere.
E’ questo il caso, per esempio, della “Fiera di Tresigallo – S. Apollinare – Sagra d’«Al maial e la ciupéta»”, fiera di antica tradizione dove, alle attrazioni, spettacoli, giochi e luna park, si affiancano esposizioni e manifestazioni culturali di rilievo.
La sagra è dedicata a due capisaldi della cucina ferrarese: il pane, che viene cotto direttamente in piazza diffondendo il suo profumo antico e suggestivo, e il maiale, proposto nei suoi molteplici aspetti culinari.
La gastronomia è celebrata ancora alla “Sagra del Somarino”, alla “Sagra di Final di Rero”, il Paese della Macedonia, dove la degustazione della gustosissima macedonia di frutta è diventata un rito colettivo, ed anche
“A zuen al maial … in piaza” dove il pubblico assiste e partecipa alla lavorazione della carne del maiale in un’atmosfera che profuma di passato, prima di passare agli assaggi dei piatti tipici preparati e cotti al momento.
Uno dei prodotti tipici della zona è il Tartufo Bianco di Sant’Agostino, che ovviamente gode di una sagra tutta sua.