el Viterbese c’è piccolo borgo di Sant’Angelo di Roccalvecce, un particolare paesino fatto di stradine e murales dedicati al mondo delle favole.
Sant’Angelo di Roccalvecce è un piccolo borgo fatato, nascosto nel cuore della Tuscia, ad un’ora di distanza da Roma. Oggi è conosciuto come il “Paese delle Fiabe” in quanto il muro di ogni casa racconta una favola.
Passeggiare tra le stradine di questo paese farà sentire il viaggiatore trasportato in un mondo incantato, sarà come immergersi e toccare con mano quelle fiabe che hanno felicemente accompagnato intere generazioni di bambini.
Questo luogo è stato sconosciuto ai più per molto tempo, nessun luogo di interesse o monumento degno di nota, probabilmente Sant’Angelo era una paesino destinato ad essere abbandonato, poi avvenne il miracolo: il borgo, proprio come ha fatto il brutto anatroccolo si era trasformato in un bellissimo cigno.
Per quanto è stata straordinaria la sua metamorfosi sembra sia, effettivamente, passata la fata turchina a fare una magia. In realtà questo incantesimo è avvenuto nel 2016 per mano dell’Associazione Culturale Arte e Spettacolo che ha deciso di far ri-nascere il borgo: un gruppo di street Artist tutto al femminile ha realizzato murales e dipinti fiabeschi, installazioni, sculture, bassorilievi, edicole e mosaici.
Da questa brillante idea, il piccolo borgo dimenticato da tutti è cominciato ad essere un mondo incantato, un museo alternativo dove in ogni angolo si cela una sorpresa fantastica. Il 27 novembre del 2017 è nata la prima opera e porta il volto di Alice nel Paese delle Meraviglie, la prima protagonista ad essere disegnata, nella raffigurazione non manca, ovviamente, il Bianconiglio con il suo immancabile orologio da tasca, orologio che segna le 11:27, ora che fa riferimento al mese e al giorno dell’inaugurazione.
La rappresentazione della celebre fiaba non si ferma solo sulla prima facciata ma prosegue anche su quella laterale, qui sono dipinti due bambini che sembrano scoprire il primo murales.
Dopo di lei sono stati dipinti tantissimi personaggi di racconti, miti e leggende: da Cenerentola a Peter Pan, da Pinocchio al Brutto Anatroccolo, dal Libro della Giungla a la Spada nella Roccia ma anche La Bella e la Bestia, il Piccolo Principe, Pocahontas, I Tre Porcellini e tanti altri, le pitture delle favole hanno reso il paese più vivo che mai. I disegni sono pensati in base alle superfici delle case, Hansel e Gretel, raffigurati esattamente come ce li immaginiamo con una casa colma di dolciumi e con i due ragazzi pronti a cacciarsi nei guai e Biancaneve ed i sette nani si snodano su tre lati, il Libro della Giungla ed altri occupano, invece, l’intera facciata.
Ogni murales ha uno stile ed un’interpretazione della fiaba diversa ed ogni accessorio reale facente parte dell’edificio diventa parte integrante del disegno. Questo è un luogo dove la fantasia si unisce alla realtà dando vita ad un’atmosfera unica al mondo, passeggiare per Sant’Angelo è come sfogliare un grande libro capace di risvegliare la fantasia e lo stupore tipico dei bambini.
Oltre alle raffigurazioni sono presenti i bassorilievi su pietra dedicati a Cucciolo e Brontolo, due dei sette nani della favola di Biancaneve: si narra che sfregare il naso di Brontolo porti fortuna e sussurrando i propri desideri dentro il grande orecchio di Cucciolo, questi si avverino.
Essendo un borgo non esiste un vero e proprio itinerario, ma ha una mappa sulla quale sono segnalati tutti i murales da poter ammirare.
Simpatico, unico, originale ed intrigante il Paese delle Fiabe è la destinazione perfetta da raggiungere da Roma per trascorrere una Pasquetta fuori dagli schemi, è quel posto che ci permette di tornare bambini sognando mondi fatati.