Quando si parla di Liguria e di La Spezia, è intuitivo pensare, come destinazione turistica, alle Cinque Terre.
E, in effetti, i cinque borghi, così caratteristici, a picco sul mare, con le loro colline “segnate” dalle dure coltivazioni a vigne, da soli, meritano una visita accurata: non è un caso che siano entrati nei “Patrimoni dell’Umanità” dell’Unesco.
La Spezia non è solo Cinque Terre
Ma La Spezia non è solo Cinque Terre: la città, infatti, che deve il suo sviluppo alla costruzione dell’Arsenale Militare Marittimo, negli anni ’60 del 1800, conserva tracce di un passato anche più remoto e offre, se ammirata, ad esempio, dal suggestivo scenario del Castello di San Giorgio, dei panorami suggestivi, fra l’azzurro del mare, il verde delle colline e il bianco-grigio delle Alpi Apuane, che si scorgono in lontananza, con le loro cave di marmo, già note all’epoca dei Romani.
Il Golfo dei Poeti
Il Golfo che ospita La Spezia, non sarà un caso, si chiama “dei Poeti”. Tra Portovenere e Lerici, che ospitarono e ispirarono, tra i tanti, Byron e Shelley, si snoda una serie di paesini collinari e borghi rivieraschi tutti da scoprire.
E poi, c’è la Val di Vara, percorsa dall’omonimo fiume, con i suoi insediamenti ricchi di storia antica e la moderna attenzione alle nuove tecniche di sfruttamento delle risorse, tanto da aver meritato l’appellativo di “valle del biologico”.
Un’altra valle, quella del fiume Magra, unisce al patrimonio storico e artistico, per fare solo un esempio, di Sarzana, quello ambientale, perché qui il fiume sfocia nel mare, creando un ecosistema unico, oggi protetto anche da un apposito Parco.
Insomma, un territorio tutto da scoprire, insieme con le sue specialità enogastronomiche, che mescolano sapientemente, e dai tempi più antichi, i sapori di terra con quelli di mare e formano quindi un “unico” in grado di accontentare tutti i palati, da quelli semplici a quelli più esigenti.
di Annalisa Coviello