La parte settentrionale della Riviera Romagnola è probabilmente quella più naturale, meno antropizzata; la costa ravennate è un territorio esteso, con numerosi centri balneari, ma diversamente da ciò che è accaduto negli altri centri costieri del territorio romagnolo, ogni piccolo nucleo, ogni area, ogni anfratto, ha mantenuto una propria originalità.
I ravennati utilizzano la loro immensa pineta come un giardino pubblico, usandola per riunioni conviviali, merende, braciolate, semplici passeggiate a piedi, in bicicletta o a cavallo, regolamentando anche la raccolta degli asparagi selvatici, dei funghi e dei tartufi e della caccia.
Per il turismo equestre è stato allestito anni fa un vero e proprio percorso storico-naturalistico lungo circa settanta chilometri, senza dover mai incontrare un’automobile.
Valli e pinete
Le valli e le pinete ravennati si snodano da Casal Borsetti a Marina Romea, Porto Corsini, Marina di Ravenna, Punta Marina, Lido Adriano, lido di Dante, Lido di Classe e, più a sud, Lido di Savio, fanno parte del Parco del Delta del Po, caratterizzato da ambienti diversi, tutti affascinanti ed accoglienti.
All’interno delle loro aree sono popolate da rettili, anfibi, insetti ed uccelli ed anche qualche ungulato ed animali di piccola dimensione; una fauna e flora ricche di specie spesso rare ed importanti.
A nord, le Valli di Comacchio sono le più grandi lagune d’Italia, nonostante le bonifiche le abbiano ridotte ad un decimo circa di quello che erano ad inizio secolo; è l’area più importante dell’Italia settentrionale per la quantità di uccelli migratori svernanti e di passo; tra i circa 150.000 che ne vengono ospitati annualmente, si trovano i magnifici gabbiani rosei corallini e gli eleganti cavalieri d’Italia.
Appena più a sud c’è Punte Alberete, l’unica foresta allagata della Regione ed una delle più importanti d’Italia, un biotopo protetto che l’Amministrazione comunale e la continua attenzione dei naturalisti ha sempre tutelato da eventuali alterazioni ambientali.
Tra Porto Corsini e Casal Borsetti, in pieno mare, è adagiato il relitto “dei cannoni” di epoca cinque-seicentesca, da cui provengono sculture marmoree caricate probabilmente a Roma e destinate alla corte estense, ora al Museo Nazionale di Ravenna, un cannone in bronzo con stemma veneziano, conservato all’arsenale della città lagunare, ed un cannone con iscrizione turca.
Poco a nord, alla foce del fiume Reno, gli appassionati sub possono incontrare nel corso di un’apposita escursione i resti di una struttura di difesa del cinque-seicento di cui restano parti di una torre in laterizio, pavimenti di un cortile o di una strada e diversi frammenti ceramici.
I lidi Sud
Saltata Ravenna che va “goduta” da sola con i suoi mosaici e le sue chiese millenarie, ottimamente attrezzata per l’accoglienza turistica che da tempo l’hanno inserita tra gli itinerari delle città d’arte, la zona sud della costa ravennate comprende Marina di Ravenna, divenuta un elegante cittadina modaiola, piena di locali e frequentata da moltissimi giovani, unita alla vicina Punta Marina da una bellissima e fresca pineta percorsa da numerosi sentieri.
Il territorio tra Lido Adriano, la foce dei Fiumi Uniti e Lido di Classe, ancora più a Sud, è caratterizzata invece da un aspetto selvaggio, poco antropizzato, dove dune più o meno elevate dividono il mare dalla retrostante pineta, con tratti mantenuti allo stato naturale, senza stabilimenti balneari, se non di fronte ai piccoli paesi.
In questo tratto di spiaggia il turismo viene vissuto in modo diverso, lontano dalla massa e più vicino ai valori della natura, che molti romagnoli e ravennati stanno riscoprendo.
Nelle piccole località di mare, comunque, alberghi, campeggi, case e appartamenti non mancano, così come non mancano le ampie spiagge di sabbia fine e pinete che furono cantate da Dante e da Byron.
L’organizzazione dei servizi balneari è efficiente e dinamica; si può scegliere tra sole e relax, attività sportive e fitness in spiaggia, compreso le terme; si può passare dal ristorante romantico in riva al mare alla cucina etnica o a quella tradizionale romagnola, spesso accompagnata dall’immancabile e divertente ballo liscio, alle innumerevoli Feste e Sagre dove il divertimento è garantito.
Oltre a numerosi porticcioli turistici per gli attracchi di barche da diporto, vi sono anche un paio di zone di spiaggia libera che, a differenza del resto della costa dove non ne hanno la possibilità, è possibile portare i cani, con grande soddisfazione dei molti turisti d’oltralpe che vengono in vacanza con i loro amici a quattro zampe.