Se pensate che il Giubileo 2025 sia solo una questione di solenni pellegrinaggi e silenziose preghiere, è perché non l’avete ancora vissuto a Siena.
Qui la fede si intreccia con le tradizioni secolari delle contrade, il fascino dei vicoli medievali e… il profumo di pici al ragù che vi farà venir voglia di pregare il cuoco.
Siena è la città dove il sacro incontra il folklore, dove potrete passare dalla maestosità del Duomo al delirio del Palio in un batter d’occhio. E tra una chiesa e l’altra, troverete anche il tempo per gustare una bella zuppa di fagioli o un bicchiere di Chianti che, diciamolo, non risolve i problemi… ma li rende molto più simpatici.
Pronti per un pellegrinaggio tra fede, storia e qualche buon piatto?
Il Duomo di Siena: dove la fede brilla di marmo bianco e verde
Iniziate il vostro percorso giubilare dal Duomo di Siena, uno dei capolavori più straordinari dell’arte gotica italiana. Questa cattedrale non è solo un luogo di culto, è un capolavoro a cielo aperto che vi farà camminare con il naso all’insù… e la bocca aperta per lo stupore.
Passate per la Porta Santa e sentirete l’energia della città che vi accoglie. Se avvertite un brivido, potrebbe essere la spiritualità… o il vento toscano che si infila nei vicoli.
C’è all’interno il pavimento Intarsiato, un mosaico di marmo che racconta storie bibliche e allegorie. Camminarci sopra è come sfogliare un libro antico, ma con la comodità di non dover leggere a voce alta.
Poi si va alla Libreria Piccolomini; un tripudio di affreschi colorati che vi farà sentire dentro un fumetto medievale e quindi il Battistero di San Giovanni: scendete sotto il Duomo e ammirate il fonte battesimale scolpito da artisti del calibro di Donatello e Jacopo della Quercia.
Dopo aver attraversato la Porta Santa, prendetevi un momento per riflettere sulla bellezza come espressione di fede. E se vi scappa una foto al pavimento, non sentitevi in colpa… anche l’arte è un modo di avvicinarsi al divino.
Piazza del Campo, dove la fede incontra il folklore …e i cavalli
Dopo il Duomo, dirigetevi verso il cuore pulsante della città: Piazza del Campo, famosa in tutto il mondo per il Palio di Siena, la corsa di cavalli più pazza (e più sacra!) del pianeta. Qui la fede non si vive solo nelle chiese, ma anche tra i colori delle contrade, le bandiere svolazzanti e le urla dei tifosi che sembrano preghiere.
Visitate il Palazzo Pubblico e la Torre del Mangia; se avete fiato, salite i 400 scalini della torre per una vista mozzafiato su Siena. Scoprite poi le Contrade: Siena è divisa in 17 contrade, ognuna con il suo animale simbolo e la sua chiesa. Da Oca a Tartuca, da Aquila a Lupa, ogni contrada ha una storia e una fede che va oltre la religione: è una vera e propria religione civica.
Fermatevi a guardare la Fonte Gaia, la fontana monumentale al centro della piazza, decorata con rilievi che raccontano storie bibliche e mitologiche. Seduti sui mattoni rossi di Piazza del Campo, pensate a come la fede può essere anche comunità, tradizione e… una sana competizione tra contrade. E se siete qui durante il Palio, preparatevi a vedere come i senesi trasformano una corsa di cavalli in un evento quasi mistico.
Pausa Pranzo, la fede passa anche per la cucina senese
Dopo aver girato tra Duomo e Piazza del Campo, è il momento di una pausa sacrosanta dedicata alla cucina senese, dove il cibo è così buono che potrebbe convertirvi alla religione dei pici al ragù.
Pici al ragù di cinghiale: spessi spaghetti fatti a mano, conditi con un sugo ricco e saporito. Ribollita: zuppa toscana di pane raffermo e verdure, che riscalda il cuore e lo stomaco. Tagliata di Chianina: carne tenera e succulenta, servita con un filo d’olio e un pizzico di sale… quasi un’esperienza spirituale.
E per dolce non perdetevi i ricciarelli, biscotti di mandorle morbidi e il panforte, una bomba calorica che vi farà ringraziare il cielo e il pasticcere.
Condividere un pasto è uno degli atti più antichi di comunione e dopo un piatto di pici e un bicchiere di Chianti, la vita vi sembrerà un po’ più bella… e la salita verso la prossima chiesa un po’ più difficile.
Basilica di San Domenico, sulle orme di Santa Caterina
Dopo il pranzo e magari una breve passeggiata digestiva, dirigetevi verso la Basilica di San Domenico, dedicata a Santa Caterina da Siena, la patrona d’Italia e d’Europa. Qui troverete un’atmosfera più intima e raccolta, perfetta per riflettere sul vostro cammino.
Nella Cappella di Santa Caterina si conserva la reliquia più famosa della santa… la sua testa e le reliquie e i dipinti che raccontano la vita della santa, una donna forte e determinata che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della Chiesa.
Il Santuario di Santa Caterina, un luogo di pace nel cuore di Siena
Per chiudere il vostro percorso giubilare, visitate il Santuario di Santa Caterina, costruito sulla casa natale della santa. Un luogo semplice, ma carico di spiritualità, dove potrete prendervi un momento di silenzio per concludere il vostro pellegrinaggio.
Qui si potrà ammirare la casa natale della Santa, con oggetti personali e ricordi della sua vita, il piccolo oratorio, dove la semplicità dell’ambiente invita alla riflessione e alla preghiera.
Dopo un’intera giornata tra chiese, piazze e pici, prendetevi un momento per ascoltare il silenzio: la fede non è solo nelle grandi cattedrali o nei miracoli eclatanti, ma anche nei piccoli gesti e nei momenti di quiete.
by Fuoriporta