Nella parte centrale della costa orientale della Sardegna, in Ogliastra, c’è il piccolissimo borgo di Girasole, in provincia di Nuoro, paese di un migliaio di abitanti circa il quale, in virtù della sua posizione, viene moltiplicata in estate da una folla di turisti.
Pillole di storia
La cittadina risale ad oltre 3000 anni fa ed è stato un porto frequentato da Fenici, Cartaginesi e Romani; anche in epoca medioevale il suo porto è stato oggetto di mire conquistatrici barbariche e saracene prima pisane ed aragonesi poi.
La decadenza del paese coincide con la decadenza del suo porto, probabilmente dovuta al crearsi di dune di sabbia che ne ostruirono l’ingresso e che privarono il paese della sua fonte economica primaria; una decadenza dalla quale il paese è uscito solo nell’ultima metà del XX secolo, grazie al turismo.
Il suo territorio, caratterizzato da bellissime spiagge sabbiose e insenature rocciose dove il mare turchese riflette l’azzurro del cielo ed il verde dell’abbondante macchia mediterranea, composta in prevalenza di arbusti come eriche, olivastri, cisti e profumatissime erbe aromatiche, comprende anche lo “Stagno di Tortolì”:
Si tratta di un’oasi naturalistica importante e protetta, habitat di numerose specie di uccelli e piante palustri, frequentatissimo dagli amanti della natura e del birdwatching.
Oltre all’oasi, il territorio di Girasole, poco distante anche dal massiccio del Gennargentu, è vicina anche ad altri interessantissimi luoghi che rappresentano la cultura ogliastrina e angoli deserti e selvaggi di grande fascino.
Uno di questi è Baunel, dove c’è la chiesetta campestre di San Pietro, accanto alla quale si erge un betilo antropomorfo, conficcato nel terreno, la voragine di Su Sterru, un inghiottitoio profondo 290 m, unico in Europa e Is Piscinas, pozze d’acqua naturali.
Natura incontaminata
Non lontano, percorrendo un sentiero tra boschi di lecci secolari e ginepri c’è la spiaggia di Goloritzè, dominata dall’arco di calcare sul mare e da una maestosa guglia di 150 metri..
Nella zona di Barisardo si possono invece ammirare i bellissimi faraglioni di porfido rosso di Cea, la famosa torre spagnola a picco sul mare e la chiesa della Beata Vergine di Monserrato con i suoi pregiati marmi.
Tra le feste che si svolgono in paese, la più sentita del paese è sicuramente quella della patrona, la Madonna di Monserrato, che prevede, oltre all’aspetto devozionale, con la processione e la Messa solenne, anche aspetti laici, quali la sfilata dei costumi tradizionali e dei cavalieri, i balli in piazza, gli spettacoli folcloristici, musica tradizionale sarda.
Altra festa particolarmente importante per la comunità locale, è quella di Sant’Antioco, nel periodo pasquale, con una processione, balli in piazza con musiche tradizionali e le gare poetiche tra narratori improvvisati.