Rinomata meta turistica nota per il suo passato di arte e cultura, Bobbio, nel piacentino, poco più di 3500 abitanti nella zona di confine tra le province di ben quattro regioni, è terra anche per gli amanti della natura e dello sport, oltre che della cultura.
Bobbio è il più importante centro della val Trebbia, stazione di villeggiatura connessa al turismo balneare del fiume, nonchè stazione sciistica grazie alla vicinanza con il monte Penice.
Pillole di storia
La zona in cui sorge il centro era già abitata nell’età della pietra e viene successivamente popolata da insediamenti liguri, cui subentrarono i Galli ed i Romani.
La sua storia si identifica con quella dell’Abbazia fondata nel 614 San Colombano, che nell’Alto Medioevo diviene una delle principali sedi della cultura religiosa medioevale in Italia, con un famoso scriptorium ed una celebre biblioteca e possedimenti estesi a tutta l’alta Italia.
Il suo centro storico ha mantenuto intatte le caratteristiche del borgo medievale; simbolo della cittadina il Ponte Gobbo, o Ponte del Diavolo, un ponte in pietra di origine romana, che attraversa il fiume Trebbia con 11 arcate irregolari.
La cittadina
Moltissime le vestigia antiche da vedere a Bobbio, a partire appunto dall’Abbazia di San Colombano, dove si respira ancora un’atmosfera di estrema pace; poi il Duomo cittadino, la Chiesa di San Lorenzo, il Convento di San Francesco, solo per citare quelli entro le mura cittadine.
Tra gli edifici civili c’è il trecentesco Castello Malaspina, con l’antico quartiere alto medioevale, il Borgo le antiche mura ed il Mulino Ocelli del XII secolo, il duecentesco Palazzo Brugnatelli, Palazzo Olmi, il Ponte del Diavolo, l’antica contrada di S. Giuseppe con edifici in pietra del 1100 ed i Musei.
Gli eventi
Nel corso dell’anno a Bobbio vengono organizzate circa 150 tra feste, sagre, mostre, rassegne; tra queste il festival di musica Irlandese denominato ”Irlanda in musica”; il festival del cinema diretto da Marco Bellocchio; il palio delle contrade; la mostra del fungo, tartufo e dell’uva; la sagra della lumaca.
Diversi anche gli eventi di natura religiosa, come la Festa di San Giuseppe e quella di San Giovanni dove, oltre alle tradizioni liturgiche, l’evento si arricchisce anche di momenti conviviali ed enogastronomici con i prodotti tipici della valle.
L’agricoltura, un tempo principale mezzo di sostentamento per gli abitanti del territorio bobbiese, ha in parte perso questa sua caratteristica in conseguenza dei cambiamenti sociali avvenuti nel corso degli ultimi decenni.
Rimane comunque un’attività di fondamentale importanza, con la coltivazione della vite, dei foraggi e dei cereali ed anche l’allevamento suino riveste una certa importanza, collegato alla produzione degli insaccati.
Anche il settore turistico è particolarmente florido; la valenza artistica del centro storico e l’ambiente naturale attraggono molti turisti in ogni stagione; a Bobbio infatti sono possibili attività sia di tipo culturale, come la visita ai musei e ai monumenti della città, che sportivo, come il trekking, il rafting, le passeggiate a cavallo, sia la pratica degli sport invernali sul vicino Monte Penice.
La gastronomia
In ambito gastronomico Bobbio occupa una posizione di rilievo potendo annoverare una serie di originali piatti tipici locali e dolci che si tramandano da molte generazioni, come i maccheroni con l’ago da calza, i pinoli alla ricotta o pin da lesa; e poi i piatti cosidetti “alla bobbiese”: le lasagne, lo stracotto, le lumache in umido cui è anche dedicata una sagra.
Bobbio è nota anche per i salumi piacentini Dop, salame, coppa e pancetta, salamini di vario tipo, cotechini e zampone e per la produzione dei vini Colli Piacentini Doc.