Tra il fiume Sesia ed il torrente Agogna, in provincia di Novara, sovrastato dal castello quattrocentesco, c’è Barengo, appena un piccolo gruppo di case situato ai piedi di un collina abitato da meno di mille persone.
Pillole di storia
Barengo è un borgo è di origine medioevale, probabilmente longobarda; la sua storia si sovrappone a quella del suo castello, un vasto quadrilatero irregolare, con torri d’angolo, che ha subito nel corso del tempo varie vicissitudini ed è stato ampliamente ricostruito nel secolo scorso, che l’ha reso molto scenografico.
Il castello di Barengo non passa inosservato, è visibile anche da lontano, in quanto domina dall’alto l’antico borgo medioevale, che si espande tra il pendio boschivo della collina e la pianura di pioppi e risaie.
Appena fuori dal castello, a ridosso della collina, c’è la chiesa di Santa Maria Assunta; attorno alla chiesa ed al castello venne costruito il borgo, che seguì le sorti dei due edifici religioso e civile, passando da un signore all’altro.
Oltre al castello, all’interno del piccolo borgo sono da vedere anche gli Oratori di Santa Maria di Campagna e di San Rocco, che conservano alcuni pregevoli affreschi del XV secolo.
Del duecentesco oratorio di San Clemente, un tempo uno dei luoghi più emblematici del territorio, rimangono solo delle rovine, ancora pervase di un fascino romantico che riporta idealmente indietro nel passato, al periodo in cui questo edificio religioso venne innalzato in prossimità della “via francisca”.
Negli ultimi due secoli dello scorso millennio il borgo subisce notevoli trasformazioni, con una sostanziale riorganizzazione nel sistema di distribuzione e bonifica delle acque e la costruzione dei campi e delle strade, pur mantenendone inalterato l’assetto urbanistico di stampo ottocentesco del paese.
L’agricoltura e la risicoltura
Nel territorio pianeggiante la coltivazione del riso assunse via via una forte rilevanza economica mentre in collina si diffuse la coltura della vite e del mais.
Il comune rientra nel territorio della Doc Colline Novaresi; i vitigni sono coltivati sulla dorsale morenica alle spalle del paese; anche l’allevamento di bestiame ha assunto negli ultimi decenne una certa importanza.
La caccia alla volpe
Barengo è nota, oltre che per le sue attività legate all’agricoltura ed alla sua produzione vinicola, anche per l’organizzazione di uno spettacolare evento autunnale, la “Caccia alla Volpe”, un lungo e impegnativo percorso di campagna a cavallo che richiama moltissimi spettatori per ammirare uno spettacolo ottocentesco di intrepidi cavalieri in giacca rossa o nera galoppare o trottare su campi e sentieri, fino a sfidarsi nella tradizionale contesa della “presa”.