Placidamente adagiata su una collinetta, osservata dalla sua imponente cattedrale, c’è Amelia, in provincia di Terni, in Umbria, antichissima città di quasi dodicimila abitanti, uno dei primi centri italici, di cui si hanno notizie già oltre tremila anni fa. A provarlo le sue imponenti cinta muraria romane e medioevali, che circondano interamente la città.
Al suo interno il borgo amerino è ricco di testimonianze del suo passato glorioso, con un centro storico che mostra le diverse stratificazioni delle varie epoche storiche, con viarie chiese, monumenti, mosaici, palazzi nobiliari.
Una primitiva cinta muraria difendeva l’acropoli sul colle; successivamente, in epoca romana, Amelia fu una città molto importante, dotata di mura ciclopiche che la cingevano interamente, con sei accessi, quattro dei quali usati ancora oggi.
Il suo foro, la piazza, era dominata da un’imponente statua bronzea di Germanico, ora conservata nel museo archeologico della città, assieme a tantissimi altri reperti dell’epoca ritrovati nel corso di diverse campagne di scavi archeologiche: bolli e iscrizioni, cippi funerari, sarcofagi, parti di statue.
Tra le vestigia del periodo romano vi è anche la Cisterna, una grande opera idraulica costituita da dieci ambienti contigui ed altre di minori dimensioni all’interno dei palazzi del centro.
L’epoca medioevale e rinascimentale è caratterizzata dalla realizzazione di una seconda cerchia di mura più esterna alla prima e dall’edificazione di numerosi palazzi nobiliari, tra i quali palazzo Petrignani, con la sala dello zodiaco, palazzo Nacci, palazzo Cansacchi, palazzo Farrattini ed altri.
Tra gli edifici religiosi, oltre all’imponente Cattedrale con l’attigua torre di dodici lati, realizzata nell’anno 1000, vi sono anche la la chiesa di Sant’Agostino con in facciata un portale gotico, la chiesa di San Francesco, con il chiostro cinquecentesco e la facciata romanica di pietra rossa e portale ogivale, la chiesa di San Magno con il monastero che ospita una comunità monacale fin dal XII secolo.
La città amerina è famosa anche per gli organi delle sue basiliche, tra i quali spiccano quello seicentesco di San Magno e quello settecentesco di Sant’Agostino, sui quali si esibiscono vari artisti nel corso dell’annuale Concorso internazionale di musica d’Organo di Amelia.
Di notevole interesse, inoltre, il teatro settecentesco, interamente in legno e con meccanismi originali tuttora perfettamente funzionanti.
Tante le manifestazioni che la cittadina umbra organizza per farsi conoscere e richiamare turisti; tra questi, oltre al Maggio Organistico Amerino, anche il Palio dei Colombi, una rievocazione storica dell’alleanza della città con Roma; Amelia Segreta, manifestazione di musica ed arte distribuita nei vari palazzi della città ed i festeggiamenti dell’Assunta, con cortei e rappresentazioni medioevali.
Ogni momento d’intrattenimento e festa collettiva è anche occasione per mettere in mostra i prodotti tipici del territorio amerino, tra i quali spiccano l’olio dei tanti oliveti coltivati nella zona ed i vini, la cui cultura è millenaria, tra i quali i bianchi e rossi Doc e la Malvasia.
Un altro prodotto locale che ha fatto conoscere Amelia nel mondo intero, sono i “Fichi Girotti”, fichi secchi conditi di cioccolato o canditi, confezionati a forma di girella, creati nel 1830 e prodotti ancora con una lavorazione interamente manuale oggi dalla stessa famiglia del loro creatore.