Tutto pronto a Castel di Tora, nel rietino, per brindare al ritorno di “Turano diVino”. Nel pomeriggio del 23 di giugno 100 etichette, 30 cantine e fiumi di vino. Bianco, rosso, rosè e bollicine faranno bella mostra di sè.
Ogni bicchiere sarà accompagnato dalla voce esperta di un sommelier che lo racconterà. Che siano note di ciliegio o chissà se di pesca o albicocca, andranno assaporate e “ascoltate”, sarà un viaggio sensoriale attraverso la storia e la cultura del vino.
La manifestazione vuole valorizzare il territorio attraverso la degustazione di pregiati vini e la scoperta di prodotti gastronomici locali e non solo, di certo genuini. Arrosticini, patatine fritte, farro, pane cunzato, ciambelle tipiche del territorio e altro. Sarà presente anche uno stand senza glutine.
La pittoresca vallata del Turano si prepara ad accogliere la seconda edizione di “Turano diVino”, bellissimo borgo in provincia di Rieti dove si può godere dello splendido spettacolo dell’omonimo lago, appena sotto al paese.
Momenti di dialogo e condivisione tra produttori e winelover arricchiranno l’esperienza, creando un ponte tra tradizione e innovazione; la presenza di sommelier professionisti garantirà un’accurata selezione delle etichette e guiderà i partecipanti attraverso un percorso di degustazione consapevole.
L’evento si svolgerà nel cuore del centro storico di Castel di Tora, offrendo ai visitatori non solo un’esperienza enogastronomica, ma anche la possibilità di immergersi nella bellezza e nella storia di uno dei borghi più suggestivi d’Italia circondato dalla riserva naturale Monte Navegna e Monte Cervia.
Castel di Tora è il luogo perfetto per un weekend di fine giugno con i caratteristici scorci mozzafiato, la torre esagonale medievale dell’XI secolo, adiacente al Palazzo Scuderini, e poi su per i vicoli che conducono a piazzette ben tenute e curate; e ancora scoprire la chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista, la Fontana del Tritone e archi, scalinate, grotte e cantine scavate nella roccia.
Fino al 1864 il paese si chiamava Castelvecchio, poi si decise di legare il suo nome a Tora, antico insediamento sabino nel quale avvenne, nel 250 d.C., il martirio di Santa Anatolia: a lei è dedicato un santuario, che si erge su una collina attigua al paese.