Tra le morbide colline preappenniniche di Levizzano Rangone, una piccola frazione di Castelvetro di Modena, dominata dall’omonimo castello, dove spicca la Torre Matildica, si incontra l’Azienda Agricola Ca’ Montanari – Opera 02.
Nasce poco più di una ventina di anni fa, precisamente nel 2002, da un’idea di Mattia Montanari (foto sotto) che, terminati gli studi universitari decise di dedicarsi alla creazione di un luogo “del cuore”, perfetto per soggiorni relax nella quiete delle colline emiliane e punto di partenza ideale per andare alla scoperta delle vicine città d’arte di Modena e Bologna.
All’inizio Mattia è partito con una tenuta di quattro ettari di vigneto, che poi si è ingrandita velocemente sviluppandosi sull’intera collina (per circa 45 ettari), grazie all’acquisto di una stalla degli anni ’50, oggi trasformata in acetaia e agriturismo.
Opera 02: coltivazioni 100% bio, rispetto per la natura ed energia green
Oggi Opera 02 si contraddistingue, da un lato, per i suoi terreni interamente coltivati in biologico e, dall’altro per un resort unico nel suo insieme, un’area wellness con sauna e bagno turco ed un ristorante con una proposta bistrot, massima espressione della cucina tradizionale emiliana in equilibrio tra tradizione e sperimentazione. Dalla sala principale del bistrot si gode di una vista magnifica sulle colline circostanti e sui vigneti.
Altra caratteristica che contraddistingue resort e ristorante è il bassissimo impatto ambientale grazie ad un design innovativo di spazi e materiali e all’attenzione per le fonti di energia rinnovabili.
Il filo conduttore che lega tutte e aree di Opera 02 è il rispetto della natura, la conservazione delle tradizioni attraverso un’attenta cura dei particolari e uno sguardo sempre aperto all’innovazione. L’intera struttura è alimentata attraverso Verde Dentro, il progetto di RepPower che certifica l’utilizzo di sola energia green, garantendo sia la fonte di provenienza che l’impianto rinnovabile utilizzato per produrla.
La storia della tenuta parte dal lambrusco
La storia della tenuta inizia con il Lambrusco. Infatti nel 2002 sono state impiantate le prime viti di Grasparossa, uno dei più antichi vitigni autoctoni del mondo. Negli anni successivi sono poi state messe a dimora altre viti di Malbo Gentile, Moscato, Fiano e di Trebbiano, le cui uve sono utilizzate per la produzione di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.
Oggi la cantina, circondata dai vigneti, è il cuore pulsante di Opera 02. Qui prendono vita i vini della tenuta, tutti biologici, frutto di una continua evoluzione e sperimentazione che si avvale dei più moderni impianti. Tradizione e tecnologie all’avanguardia si fondono in una produzione dove la qualità, e non la quantità, viene sempre al primo posto. I vini sono prodotti naturalmente senza forzature ed artifici e seguono il ritmo della terra e delle stagioni.
In tal modo, come la natura cambia, di anno in anno, attraverso le sue mille sfumature, così è il vino di Opera 02: sempre diverso e mai uguale a sé stesso. Inoltre la cantina, così vicina ai vigneti, consente un rapido trasporto dell’uva, che giunge intatta e ancora ricca dei profumi del vigneto, sensazione che si ritrovano in ogni bottiglia stappata.
I lambruschi: un omaggio al vitigno Grasparossa
Sono via via nati Opera Brut ed Opera Demi Sec, Opera Pura, Opera Rosa, lambruschi di qualità, dal fine perlage e sfumature dal corallo al rosso rubino.
Vini freschi e briosi nati dalla passione del fondatore di Opera 02 per questo rosso autoctono brillante e frizzante noto in ogni angolo del mondo e che ben si abbinano alla succulenta cucina dell’Emilia Romagna.
Aceto balsamico: simbolo di una cultura
L’acetaia è un altro dei must di Opera 02, uno dei suoi pilastri. Ricavata dalla ristrutturazione di una stalla degli anni ’50, ospita le antiche botti di Aceto Balsamico Tradizionale della famiglia Montanari. Un prodotto di eccellenza ed un condimento esclusivo e unico al mondo, che si distingue per il colore scuro e lucente, la densità e la ricchezza di profumi e sapori.
«L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena è il cuore pulsante di Opera 02 – dice il Ceo di Opera 02 Mattia Montanari – il filo indissolubile che lega passato, presente e futuro delle persone e del nostro territorio. Sono partito dalla terra, dando il via alla prima generazione di coltivatori della mia famiglia – racconta ancora Montanari – I primi cinque ettari coltivati con le viti di Lambrusco Grasparossa biologico sono diventati venti. Da lì è stato naturale pensare a come dare risalto al territorio e ai suoi prodotti. Sono sorti il ristorante e il resort: otto junior suites con una doppia vista impareggiabile, sui vigneti all’esterno e sull’acetaia all’interno».
Valorizzare a pieno l’acetaia è stato semplicemente il passo successivo, e necessario, per chiudere il cerchio della tradizione. Le oltre trecento botti sono adagiate in quella che un tempo era la stalla. In questo luogo quasi mistico il tempo segue il suo corso, incurante di quello che accade fuori.
Le botti accolgono ciò che il clima offre: caldo, freddo, umido, secco. Non ci sono lamentele, solo giorni, mesi e anni che si susseguono per fare dell’oro nero custodito l’unico e inimitabile “Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P.”, invecchiato per un minimo di 12 anni, che diventano 25 se si vuole ottenere la dicitura “Extra Vecchio”.
A Modena il legame con l’aceto balsamico è secolare: in molte famiglie tradizione vuole che ogni nuova nascita venga festeggiata con un regalo speciale, una dote per la vita: una batteria di botti di aceto, da far crescere e tramandare alle generazioni future. La famiglia Montanari non fa eccezione.
La cucina: passione e territorio
Il terzo pilastro di Opera 02 è la cucina. Quella proposta affonda le radici nella semplicità territoriale, con la sua varietà di sapori e contrasti, alla quale si affianca una cucina creativa, che viene proposta sulla base di prodotti locali e di stagione. Infatti le migliori materie prime di stagione sono alla base di ogni preparazione, mentre i grandi piatti della tradizione sono presentati nella loro pura autenticità oppure reinterpretati accanto a soluzioni che ne esaltano i sapori.
Così come la pasta fresca, interamente fatta a mano dalle “razdore” , molti degli ingredienti utilizzati sono di diretta produzione: l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, i Condimenti Invecchiati, le Composte di frutta, la Saba, il Nocino, la Grappa e i Vini.
Il menu “à la carte”, è cambiato periodicamente per dare spazio ai prodotti di stagione, mentre i menu degustazione consentono di assaporare varie pietanze in abbinamento con i loro vini.
All’interno di questa cornice, lo staff di cucina e sala, sotto la guida dello chef Pietro Gisondi, si muove in armonia con un unico obiettivo: accompagnare il cliente a scoprire e gustare appieno questo percorso di equilibrio ed eleganza.
Ospitalità e benessere: per soggiorni di charme
Il resort, con otto suite, è la soluzione ideale per vivere un’esperienza di piacere, gusto e benessere in un ambiente dove natura e design contemporaneo si incontrano. Le suite si sviluppano lungo un corridoio che affaccia direttamente sull’acetaia, mentre l’accesso dal terrazzo privato permette di ammirare le sfumature e i colori intensi del paesaggio collinare.
Gli interni, arredati con finiture di design, prendono ispirazione da otto diversi prodotti tipici del territorio, rendendo ogni stanza unica e originale.
La piscina esterna, le mountain bike e la piccola area wellness con sauna e bagno turco, sono pensate per permettere agli ospiti di godere del massimo relax e comfort.
Le cene in acetaia: dal 29 marzo all’1 maggio
Per far conoscere sempre di più questo vero e proprio simbolo di eccellenza, Opera 02 propone un’esperienza unica nel suo genere in Italia: le cene in acetaia.
Non si tratta di semplici degustazioni post-visita, attività offerta in molte delle acetaie che costellano la galassia modenese, quanto di una vera e propria esperienza immersiva tra le centinaia di botti.
Le cinque portate del menu ideato dallo chef Pietro Gisondi delineano un percorso gustativo che esalta le caratteristiche differenti di ogni aceto con diverso invecchiamento e vengono servite su eleganti tavole preparate proprio all’interno dell’acetaia. Gusto, olfatto, vista e tatto: ogni senso è appagato.
La prima cena del programma primaverile è in programma venerdì 29 marzo, alle ore 20. Si replica, sempre a partire dalle 20, il 5, 10, 12, 17, 19, 24, 26 aprile e si chiude mercoledì 1° maggio.
Poi con l’approssimarsi del periodo estivo le cene si fermano. Infatti per non alterare le condizioni ambientali dell’acetaia, non si può mettere in funzione l’impianto di condizionamento.
Ulteriori info
OperaZeroDue
Via Medusia 32
Levizzano di Castelvetro (Mo)
Sito web: www.opera02.it.