Al via in questi giorni con la raccolta delle uve di varietà Turbiana, la vendemmia in Lugana, l’area Doc di circa 2000 ettari a cavallo tra le province di Verona e Brescia in cui si produce l’omonimo vino bianco.
Una stagione iniziata con forti timori per le abbondanti piogge primaverili che facevano presagire un destino simile a quello della complicata stagione 2014, ma poi virata decisamente verso il meglio.
A farsi portavoce del territorio è Fabio Zenato, agronomo, vivaista, autore di studi sulla Turbiana nonché titolare con il fratello Paolo dell’azienda agricola Le Morette: “Le piogge copiose, ha detto, si sono rivelate in realtà una benedizione caricando l’argilla, impagabile risorsa del nostro territorio, che ha consentito un ottimo equilibrio della vite anche durante le settimane più calde e siccitose di agosto, con punte di temperatura fino a 36 gradi. Le perturbazioni arrivate tra fine agosto e i primi di settembre sono state abbondanti, ma non a carattere violento, come purtroppo è accaduto in alcune zone viticole circostanti. Piogge che hanno contribuito ad abbassare decisamente le temperature, con minime intorno ai 13-15 gradi, pur mantenendo giornate per lo più soleggiate. In questo modo si è riequilibrata la maturazione e favorita la formazione dei profumi primari, esaltati dall’elevata escursione termica“.
vendemmia in Lugana: sarà una raccolta eccellente
Un’annata quindi particolarmente fortunata, che nel bilancio finale può essere considerata di grande equilibrio.
Anche il momento della raccolta è tornato ad essere quello tradizionale di metà settembre, a differenza degli ultimi anni in cui veniva anticipato di almeno una decina di giorni.
“Caratteristica peculiare di quest’anno, ha aggiunto Zenato, sono gli acini leggermente più grandi della media; le piogge di primavera alternate al sole hanno infatti favorito la crescita nel momento in cui l’acino si sviluppa per divisione cellulare, portando ad un numero particolarmente elevato di cellule all’interno di ogni singola bacca d’uva“.
I vini Lugana 2018 si prospettano quindi dotati di spiccata freschezza e intensità aromatica, promettendo di avvicinarsi a quelli dell’ottima vendemmia 2016.