IT.A.CÀ, che in dialetto bolognese significa “sei a casa”, è un festival che promuove un approccio consapevole al viaggio, nel rispetto dei luoghi e delle persone che li abitano, oltre che di se stessi; un viaggio che è inteso come movimento da casa (propria) a casa (altrui) e ritorno.
Il viaggio di IT.A.CÀ è infatti sempre un viaggio circolare, dove si parte da casa per arrivare a casa, e dove l’importante è il cammino.
Il tema di questa 16ima edizione è Radici in movimento. “Dove mai andiamo? Sempre a casa”, un focus dedicato non solo al recupero delle proprie radici, per chi discende da esperienze familiari migratorie, ma anche al saper accogliere nuove radici sul territorio in cui si risiede, riscrivendo continuamente gli equilibri dei nostri ecosistemi. Questo tema gioca volutamente con il binomio tra turista e migrante, esplorando tutte le sue contraddizioni, per tentare di unire il globale e il locale, l’esotico e il giardino di casa, il mito epico e la peculiarità del genius loci.
IT.A.CÀ: le tappe 2024 in Emilia-Romagna
Dal 24 agosto al 1 settembre – Valle Del Panaro (Spilamberto, Giuglia, Savignano Sul Panaro)
Due weekend fra trekking, giri in bicicletta, degustazioni e incontri, immersi nelle verdi campagne del fiume Panaro e nelle dolci colline modenesi. Si parte da Guiglia, con un breve cammino dove colture antiche rinascono con nuove esperienze, e una degustazione serale dedicata alle peculiarità del territorio – tra cui i borlenghi – al Castello di Guiglia. A Savignano sul Panaro, una giornata dedicata alle querce, regine degli alberi e monumenti del tempo, con visita a aziende agricole e tour del borgo fortificato.
A Spilamberto concerti, spettacoli di burattini, tour urbani, un’escursione alla scoperta dell’ex Convento dei Monaci Agostiniani (dove, secondo la tradizione, sarebbe stato ospitato Martin Lutero), un ciclotour tra Spilamberto e Vignola, una serata di letture teatrali e anche un laboratorio di pasticceria per i più piccoli per imparare a creare l’amaretto di Spilamberto.
dal 13 settembre al 13 ottobre 2024 – Bologna
La tappa ‘madre’ del festival si terrà ogni weekend da metà settembre a metà ottobre, coinvolgendo Bologna, l’Appennino e la Pianura, per andare a scoprire luoghi e peculiarità culturali, artistiche e naturalistiche fuori dai circuiti tradizionali, proponendo ai residenti di far tesoro delle storie del territorio e ai viaggiatori di immergersi nei luoghi a stretto contatto con le comunità locali.
Oltre alla città di Bologna, i territori coinvolti sono Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, Monghidoro, Monteveglio, Marzabotto, Castel d’Aiano, Vergato, e uno speciale legato al Modenese, con Modena, l’’Appennino, Mirandola e le Valli Mirandolesi.
Ad aprire la tappa centrale del festival, il Migrantour della Bolognina, un itinerario che racconta persone provenienti da tutto il mondo, che hanno messo radici a Bologna, in uno dei quartieri popolari più noti della città.
Oltre ai tradizionali itinerari a piedi e in bicicletta (sia in città che fuori), alle mostre fotografiche, ai laboratori per bambini e alle presentazioni di libri, il fitto programma della tappa bolognese accoglie anche numerose collaborazioni con il cuore artistico della città, come lo spettacolo sul cambiamento climatico di Ateliersi, come il laboratorio di scrittura collettiva e meticcia con Wu Ming 2 e come la mostra del collettivo brasiliano-spagnolo (DIS)INTEGRARE PROSPETTIVE.
Inoltre due appuntamenti a Castel del Rio dedicati alle aziende agricole biologiche e al loro ruolo nella cura del territorio e nella cultura locale: cammini, racconti, buon cibo e musica.
Infine un appuntamento anche nella montagna più alta del Bolognese, a Lizzano in Belvedere, ai piedi del Corno alle Scale, grazie alla collaborazione con Poesando, il festival di poesia in cammino.
5 – 6 e 12 – 13 ottobre 2024 – Ravenna
Il Festival IT.A.CÀ a Ravenna non è soltanto un insieme di eventi per approfondire le tematiche legate al turismo responsabile, ma rappresenta un’occasione unica per scoprire la storia, i retroscena, i valori e la bellezza del territorio ospitante.
In questa 15a edizione nazionale del Festival, il tema è “Tutta un’altra Storia – Le comunità raccontano i territori”; un’affermazione che incarna il cuore del Festival, dove la narrazione e l’ascolto delle storie diventano i veicoli per scoprire e comprendere il mondo che ci circonda.
Sabato 14 ottobre al piano superiore del Mercato Coperto di Ravenna avrà luyogo un evento-racconto di Storie di Romagna, il blog collettivo realizzato da Happy Minds sui racconti dell’alluvione in Romagna: intervengono imprese, realtà, istituzioni e persone che hanno raccontato o intendono raccontare la loro storia di speranza o che hanno deciso di narrare la Romagna con linguaggi creativi.
Sempre sabato, trekking tra le voci del Parco del Delta, con ritrovo al Museo NatuRa di Sant’Alberto, per l’escursione a piedi nelle Valli di Comacchio alla scoperta della stagione venatoria e piscatoria, alla scoperta delle valli dal punto di vista particolare di una comunità ancora legata a questa antica tradizione: la caccia agli anatidi e la pesca del pesce di valle. Durante il percorso saranno ascoltate testimonianze dalla viva voce di chi ancora, pur se all’interno della cornice e delle regole del Parco del Delta, abita le valli afferendo a questi due mondi. All’arrivo, breve rinfresco presso il Museo NatuRa a base di piadina e sangiovese.
Domenica 15 ci sarà invece la “pedalata dei fenicotteri”; luogo di ritrovo sempre al Museo NatuRa di Sant’Alberto dalle 16.00 alle 18.00.
Escursione in bicicletta di 12 km su territorio pianeggiante nelle Valli di Comacchio alla scoperta della natura che esse racchiudono: fenicotteri, anguille, anatre. Il Parco del Delta del Po, scrigno della più importante biodiversità avifaunistica d’Italia, raccontato dalla voce di chi lo abita, lo conosce e cerca con passione e impegno di proteggerlo. L’argine sud delle Valli di Comacchio ascoltando storie e racconti di uomini e animali che in queste zone hanno sempre convissuto in lotta e in simbiosi.