C’è una Romagna tutta da scoprire, patrimonio naturalistico, centro termale e luogo d’eccellenza della produzione vitivinicola, un territorio specifico che la Romagna dello Spungone, particolare dorsale rocciosa che forma le colline romagnole da Bertinoro a Castrocaro Terme, passando da Meldola e Predappio, splendido patrimonio naturalistico per cicloamatori e turismo slow, ricco di storia e tradizioni, oggi al centro del progetto Di Rocca in Rocca – La Romagna dello Spungone che mette in rete i quattro comuni,
Obiettivo dichiarato del progetto, che ha il fondamentale contributo della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e Destinazione Turistica Romagna, è quello di promuovere questa parte di territorio romagnolo mettendo in sinergia le migliori caratteristiche dei quattro territori per costruire un’offerta turistica di grande attrattività e creare un brand immediatamente riconoscibile.
Punti di forza del progetto la qualità ambientale e paesaggistica, una produzione enogastronomica di pregio, la presenza di borghi suggestivi, affascinanti testimonianze del passato, sorgenti termali per concedersi momenti di benessere e relax, un calendario di eventi stimolanti e, soprattutto, la possibilità di andare alla scoperta di tutto questo attraverso una serie di itinerari studiati ad hoc per chi va in bicicletta o ama il trekking.
L’invito per chi arriva nella Romagna dello Spungone è di non limitarsi a visitarla, ma a viverla attraverso esperienze coinvolgenti.
“La Romagna è una terra fortunata – spiega Mirko Capuano di Destinazione Romagna – e non dobbiamo inventarci nulla per renderla più attrattiva: basta che raccontiamo quello che abbiamo e quello siamo. E quello che esprimiamo: la cordialità che ci appartiene e che i turisti cercano”.
La roccia nata dal mare
Costituito da un grossolano impasto di gusci di conchiglie marine tenute assieme da cemento calcareo, lo Spungone è nato da una barriera corallina presente durante il Pliocene Medio, circa 3 milioni di anni fa, sulle zone rialzate che costituivano la Romagna di allora.
Riconoscibile per il suo aspetto spugnoso, a cui deve il suo nome (che deriva dalla forma dialettale spugnò o spungò), oggi lo Spungone rappresenta l’ossatura della catena collinare.
Gli affioramenti sono più evidenti nei punti in cui questa catena è tagliata dal corso dei fiumi (ad esempio, dal Montone nei pressi di Castrocaro e sul Bidente-Ronco nei pressi di Meldola.
Una terra di rocche e di vigne, di ospitalità e benessere
Altrettanto evidente la presenza dello spungone presso le rocche che punteggiano il territorio e che sorgono, quasi tutte, su alture costituite da questa roccia, rendendo inconfondibile questo territorio, per altro ricchissimo di testimonianze del passato: pievi millenarie, dimore storiche, piccoli musei di grande interesse. E proprio dalla presenza caratteristica delle fortezze nasce il titolo del progetto “Di Rocca in Rocca”.
Ma il panorama di queste terre si caratterizza anche per i filari dei vigneti che si estendono lungo le colline e che trovano qui un habitat ideale, proprio grazie alla presenza dello Spungone: i suoi preziosi elementi fossili, infatti, conferiscono ai vini prodotti mineralità, colore a una buona acidità, contribuendo alla loro eccellenza. E altrettanto benefico è l’influsso dello Spungone per la produzione dell’olio.
Niente di più facile che gustare i prodotti del territorio, grazie alla fitta rete dell’ospitalità, con offre infinite opportunità di ristorazione, oltre che di sistemazione alloggiativa.
E se è vero che a tavola non si invecchia, è altrettanto vero che stare bene aiuta a mantenersi giovani: a dare una mano in questo senso gli stabilimenti termali di Castrocaro Terme e Fratta Terme (anch’essi ‘figli’ dello Spungone), che offrono percorsi e trattamenti benessere per coccolarsi.
Di Rocca in Rocca – La Romagna dello Spungone: gli strumenti
Per guidare i visitatori alla scoperta della Romagna dello Spungone, è stata messa a punto un’ampia serie di strumenti.
E’ appena andato on line il sito www.laromagnadellospungone.it, che offre una panoramica completa del territorio, e segnala le esperienze da provare e i luoghi da visitare.
Una sezione specifica è dedicata agli itinerari di bike e trekking, con tracciati studiati ad hoc da esperti, che si dipanano nei territori dei quattro Comuni, ma si allungano anche verso Forlì e Cesena e verso la costa, come nel caso del percorso che costeggia il fiume Savio fino alla foce, quello verso Cervia (per collegarsi all’itinerario bike verso Venezia) e quello, ormai classico, che si dirige a Cesenatico.
Fra gli altri materiali previsti, una brochure di 24 pagine, una mappa complessiva della Romagna dello Spungone, e cartoline specifiche dedicate ai vari itinerari (carta e web dialogheranno grazie alla presenza di QRcode).
Con questi materiali, grazie alla sinergia con Destinazione Turistica Romagna, la Romagna dello Spungone sarà presente al Salone del Camper di Parma e ad altri appuntamenti fieristici legati al turismo.