Ideato alla fine degli anni’70 con l’obiettivo di riunire designer originali provenienti da ogni parte del mondo per sollecitare un confronto sull’estetica dell’aquilone e sulle implicazioni ambientaliste di una pratica millenaria che individua nelle forze e nel rispetto della natura la propria ragione e sacralità, Artevento Cervia è il più longevo festival internazionale dell’aquilone, nonché la culla di una vera e propria arte eolica che ha trovato nel suo spirito e nei suoi protagonisti energia propulsiva, interpreti innovativi e sollecitazione continua.
Occasione di uno straordinario incontro fra popoli per celebrare la Pace e l’intercultura, oltre ad offrire una panoramica completa sulle diverse espressioni dell’aquilone e a proporne il volo nel contesto di un vivace dialogo tra arti visive e performative, lo storico festival è infatti meta di un pellegrinaggio irrinunciabile per i fautori della creatività sostenibile. Grazie alla visione immaginifica e alla brillante intuizione del suo ideatore, è proprio sulla bella spiaggia romagnola che gli artisti del vento del mondo intero ritrovano, ogni primavera, dal 1981, il proprio “luogo dell’anima”.
Inneggiando al motto “we are the rainbow”, il festival dedicato all’arte che vola sceglie l’arcobaleno come propria bandiera per promuovere inclusione, dialogo e pluralismo come strumenti di pace e designare il colorato ponte tra la terra e il cielo come simbolo perfetto del sacro rapporto tra uomo e ambiente che da oltre 2500 anni l’aquilone rappresenta.
Simbolo dell’unità nella diversità incoraggiata da Artevento attraverso il suo ultraquarantennale progetto interdisciplinare, l’arcobaleno è dunque il paradigma perfetto dello spirito che fa di questo appuntamento di primavera un grande festival delle culture e della sostenibilità ambientale: 12 giorni in un “luogo dell’anima” fra le saline, la pineta e il mare di Cervia, per celebrare l’aquilone come oggetto d’arte e suggerire una visione poetica e sostenibile per il futuro.
Speciale 2024: omaggio all’Emilia-Romagna
A un anno dall’alluvione, seguita con apprensione anche dai suoi affezionati ospiti che da ogni parte del mondo hanno inviato messaggi di affetto e di sostegno, Artevento dedica la sua 44esima edizione alla Regione Emilia-Romagna attraverso la scelta di un simbolo evocativo, di testimonial d’eccezione e di un anniversario in linea con il suo progetto e con i valori di riferimento della manifestazione.
Le scelte di Antoniano come modello, dei bambini dello Zecchino d’Oro come ambasciatori, del fenicottero rosa come simbolo e dei 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi come ricorrenza da celebrare esprimono i valori guida di un’edizione dedicata alla pace e alla salvaguardia del pianeta.
La scritta Earth vivificato da un battito rosso pulsante, al centro di un cuore formato dal gioco d’amore fra due fenicotteri rosa, creature capaci di stabilire relazioni affettive durature al pari dell’uomo, animali simbolo della Città di Cervia e del messaggio di speranza lanciato da Artevento con un’edizione dedicata alla Regione Emilia-Romagna e, quest’anno più che mai, alla solidarietà, all’intercultura e all’arte come strumento di partecipazione, emancipazione, formazione e cura.
Mentre madre terra ci esorta a recuperare la genuinità del nostro rapporto con la natura attraverso il gioco delle ciliegie appese alle orecchie, simbolo di nutrimento, passione e della fanciullezza cui non bisogna abdicare per conservare inalterato il sentimento salvifico della meraviglia, sotto il suo sguardo sereno armonizzano, coloratissimi, gli elementi della poetica e i riferimenti valoriali di Aartevento. Dal logo della pace all’aquilone che diventa arcobaleno, i colori rosati del tramonto sulle saline di Cervia abbracciano una sinfonia di fiori ed animali convergenti nella sagoma centrale di uno chapiteau da circo, emblema dell’atmosfera accogliente di un festival nato come residenza internazionale di artisti e divenuto il più grande spettacolo dedicato alla creatività sostenibile e alla salvaguardia di un sapere antico che celebra innanzi tutto il rispetto della natura e delle sue regole.
Disegnata dalla direttrice artistica del festival Caterina Capelli, l’illustrazione dedicata all’edizione 2024 omaggia lo spirito di Artevento Cervia nell’anno in cui l’evento diviene oggetto di un progetto dell’ICPM del Ministero del Cultura e della Scuola di specializzazione DEA dell’Universitá di Perugia per l’impegno profuso a salvaguardia delle culture dell’Aquilone dal mondo, ossia premiando l’intenzione originale che l’esplosione di colori del poster intende celebrare: l’idea di procedere nell’analisi di un oggetto antico e delle molteplici e affascinanti forme che esso ha assunto nel corso della sua storia da un capo all’altro del mondo per proiettarsi nel futuro che vogliamo, è infatti innanzi tutto espressione della volontà di farsi interpreti di un messaggio e di un’operazione di cura, di attenzione e di premura nei confronti del nostro pianeta e di un linguaggio di pace, a tutela dei bambini di ogni paese del mondo e del bambino che sopravvive, per sempre, in ciascuno di noi…
La pace scritta nel vento con tutti i colori del mondo
Ideato per promuovere un incontro fra i popoli del mondo attraverso il pretesto dell’aquilone e impegnato nella costruzione di un linguaggio di pace anche grazie ai numerosi approfondimenti che accompagnano il suo colorato spettacolo, Artevento interpreta la partecipazione del coro dello Zecchino d’Oro alla sua edizione 2024 come un bellissimo contributo in perfetta armonia con lo spirito trasmesso dai suoi protagonisti, gli artisti del vento ospiti del festival che affermano con il volo collettivo degli aquiloni di tutti i colori del mondo l’unità dei popoli sotto lo stesso cielo.
Attraverso il suo spettacolo e i suoi approfondimenti, il festival abbraccia la filosofia promossa dal 1985 dall’aquilonista USA Jane Parker Ambrose, diffusa in Europa dal tedesco Michael Steltzer e celebrata dalla giornata mondiale del volo degli aquiloni per la fratellanza fra i popoli One Sky One World in programma la seconda domenica di Ottobre
Premio speciale per meriti di volo
In un momento storico contraddistinto dalla tensione per l’escalation militare che minaccia il mondo, coronato il sogno di far volare nello stesso cielo aquilonisti ucraini e russi durante la scorsa edizione del festival, la sua direttrice artistica ne ribadisce la filosofia, scegliendo di assegnare il Premio Speciale per Meriti di Volo 2024 al portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury e a Rondine Cittadella della Pace. Il premio speriale verrà consegnato domenica 28 aprile alla presenza di Fondazione Perugiassisi, Resq People Saving People e Festival delle Culture Ravenna.
I 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi
Nell’ambito dell’omaggio alla Regione Emilia Romagna si colloca anche la celebrazione per i centocinquanta anni dalla nascita del bolognese Guglielmo Marconi, che ricorrono proprio il 25 Aprile, in una delle giornate più attese della manifestazione. Sviluppato in collaborazione con la Fondazione Guglielmo Marconi e il Museo Marconi, l’approfondimento dedicato al grande scienziato è particolarmente sentito da Artevento, soprattutto per il ruolo che l’aquilone ebbe nel contesto dei suoi esperimenti di telegrafia senza fili.
Unendosi alla celebrazione ufficiale dei 150 anni della nascita del grande scienziato, ambientate il 25 Aprile a Villa Griffone (Bologna), la manifestazione cervese rivolge il suo omaggio a Guglielmo Marconi attraverso l’annullo celebrativo che storicizza il suo utilizzo dell’aquilone a scopo scientifico.
Speciale Anno del Drago
Dedicato all’aquilone inteso come patrimonio culturale immateriale dell’umanità e votato alla salvaguardia e alla divulgazione della storia e dei saperi legati alla pratica della sua costruzione e del suo volo, il festival rende omaggio ai paesi nei quali l’arte del vento è nata e si è diffusa raggiungendo la massima ricchezza e complessità espressiva, celebrando insieme a loro l’anno del drago iniziato con il capodanno lunare lo scorso 10 febbraio e festeggiato in larga parte dell’asia orientale.
Ospite d’onore la Corea
In occasione della ricorrenza dei 140 anni delle relazioni bilaterali tra Italia e Corea, con il patrocinio dell’Istituto Culturale Coreano in Italia Artevento è lieto di omaggiare il paese asiatico scegliendolo come ospite d’onore dell’edizione 2024 e promuovendo un approfondimento non solo sui temi dell’aquilone ma anche su altri affascinanti aspetti del patrimonio culturale della delegazione protagonista.
Omaggiato come uno dei primi paesi dove la pratica dell’aquilone si diffuse nell’antichità dopo l’origine in Cina, la Corea conserva antiche ritualità connesse all’usanza di far volare gli aquiloni, specialmente in occasione dell’inizio dell’anno lunare, quando si affida al loro volo il compito di scacciare la sfortuna dell’anno passato, dando il benvenuto alla buona sorte. Utilizzati originariamente per scopi militari, come mezzo di comunicazione o dispositivo strategico, i tradizionali aquiloni coreani contraddistinti dal foro centrale divennero un passatempo molto popolare fra il 1724 e 1776, conservando un significato beneaugurante dovuto anche all’utilizzo per la loro costruzione del bambù cui il popolo attribuiva il potere di tener lontano gli spiriti malvagi….
Conosciuta come la “terra di nobili montagne e di splendide acque”, la Corea è rappresentata al raduno cervese da uno straordinario gruppo di artisti eolici e performativi coordinati dal Chungham Cultural Heritage Content Cooperative e guidati dalla regia dell’artista visivo e performer Kibeom Jung. Intenzionato ad arricchire il programma con un contributo spettacolare, il leader della delegazione propone in esclusiva per Artevento un originale intervento destinato a mixare tradizione e innovazione nel campo dell’aquilone, della musica e persino della moda, con uno spazio destinato ai costumi tradizionali.
L’omaggio alla Cina nei 700 anni dalla morte di Marco Polo
Il focus sulla Cina celebra i 700 anni dalla morte di Marco Polo attraverso un’edizione speciale dell’iconica “Notte dei Miracoli” intitolata “In viaggio fra draghi e lanterne” e dedicata al viaggiatore e mercante veneziano che per primo nella storia di occidente lasciò testimonianza scritta (1298) circa l’esistenza in Cina di un “oggetto volante”, descrivendo l’aquilone nelle pagine de “Il Milione”.
Simboleggiato dal drago, che illuminerà lo spettacolo notturno più atteso del festival sulla spiaggia costellata di lanterne e giardini del vento la sera di Sabato 27 Aprile a partire dalle 21.00, l’omaggio alla Cina prevede anche un approfondimento sulla tradizione di Pechino grazie alla prestigiosa partecipazione ad Artevento del Maestro Ha Yiqi.
Il gemellaggio col Giappone
L’omaggio della 44esima edizione all’Oriente si completa con il focus sul Giappone realizzato attraverso il gemellaggio con la Japan Kite Association e il Museo dell’Aquilone di Tokyo. Sancito dalla donazione di alcuni pregiati aquiloni in arrivo dal leggendario Tako-No-Hakubutsukan Kite Museum , lo scambio culturale con il Giappone proprio nell’anno del progetto dell’ICPI del Ministero della Cultura corrobora l’intenzione di assicurare uno spazio permanente alla collezione di opere raccolte durante la lunga storia del Festival Artevento e attualmente esposte in alcuni attesissimi momenti dell’anno in occasione degli appuntamenti itineranti del “Museo dell’Aquilone”.
I pregiati aquiloni tradizionali realizzati in carta washi e bambù in arrivo dal Giappone per volontà del Presidente della Japan Kites Association Masaaki Modegi e del Maestro Suzuki saranno esposti nel contesto della mostra collaterale del festival “Il Giro del Mondo in 80 Aquiloni”, in programma al Magazzino del Sale dall’11 al 22 Ottobre.