Nell’area International Wine Wall del Salone internazionale dei vini e dei distillati in corso a Verona è stata presentata la collettiva con i vini da Serbia, Albania e Macedonia del Nord. Presenti i vertici istituzionali dei tre Paesi balcanici
Oltre 150 vini da Serbia, Albania e Macedonia del Nord, per la prima volta si presentano (e degustano) a Vinitaly uniti sotto la bandiera di Open Balkan. Perché non solo il business, ma anche la diplomazia e la collaborazione internazionale passano attraverso l’assaggio di un calice di vino che diventa anche un modo per pensare ad un viaggio o un long weekend nei tre Paesi balcanici.
Nell’International Wine Wall (padiglione D) del salone internazionale dei vini e dei distillati, in corso fino al 5 aprile a Veronafiere, i produttori dei tre Paesi balcanici presentano una selezione delle migliori etichette dai diversi vigneti dell’area, tra identità e potenzialità di un panorama enologico che negli ultimi anni ha attirato sempre più l’attenzione di critici e consumatori di tutto il mondo.
La collettiva ha ricevuto ieri la visita ufficiale a Vinitaly del presidente della Repubblica Serba, Aleksandar Vučić, del primo ministro dell’Albania, Edi Rama, e del primo ministro della Macedonia del Nord, Dimitar Kovačevski, accompagnati dal ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani.
<<Vinitaly ha avuto la grande capacità di aprirsi a paesi amici – ha detto Tajani – Avere qui i Balcani con i loro prodotti significa avere una visione più ampia e scoprire nuovi mercati, con l’obiettivo di far crescere il nostro settore vitivinicolo>>.
<<Serbia, Albania e Macedonia del Nord possono essere ancora più presenti qui in fiera e in Italia in generale – ha commentato il presidente serbo Vučić – Sono convinto che collaborazioni di sistema come la collettiva di Open Balkan siano in grado di portare benefici anche in altri campi, attraendo più businessmen e portando l’industria italiana a essere più presente nelle nostre regioni. Siamo molto contenti di essere qui a Vinitaly, anche perché abbiamo la possibilità di imparare molto su questo settore».
Tra gli appuntamenti in calendario ad Open Balkan, “Indegenous varieties of Balkan – taste the difference”, la masterclass condotta dal pluripremiato critico enologico e sommelier Luca Gardini e dallo chef stellato Tomaz Kavćić, alla scoperta delle varietà autoctone dei Balcani con nove etichette in degustazione.
La compagine balcanica arriva a Vinitaly dopo il successo della prima edizione di Wine Vision by Open Balkan, la fiera dedicata all’enogastronomia e al turismo di Belgrado che ha visto lo scorso anno la partecipazione di oltre 350 espositori provenienti da oltre 20 Paesi, diventando di fatto la manifestazione internazionale di riferimento nel sud-est Europa e stabilendo nuovi ed elevati standard per la diffusione e la promozione del vino dei Balcani occidentali.
Foto: ©Veronafiere-Ennevifoto