Ajiaco colombiano: piatto tradizionale
Considerato il piatto tradizionale, sembra che l’ Ajiaco colombiano sia stato inventato dai Chibcha (popolo indígeno della regione Cundinamarca Boyaca che si nutriva originariamente con una minestra a base di mais e patate). Gli Spagnoli, al loro arrivo, aggiunsero il pollo, la panna e i capperi, ottenendo una zuppa proprio come quella che si prepara oggi.
Ajiaco colombiano: ingredienti per 4 persone
800 g di patate creole pelate e tagliate
500 g di patate pastusa pelate e tagliate
500 g di patate sabanera pelate e tagliate
800 g di pollo (petto o coscia)
2 pannocchie tenere, tagliate a rondelle di circa 3 cm di spessore
1 cipolla intera
1 spicchio di aglio tritato,
1 mazzetto di guasca.
sale e pepe qb
250 ml o una tazza di panna
100 g di capperi
40 ml o due cucchiaini di olio di girasole.
2 avocadi medi pelati e tagliati a cubetti o a spicchi a seconda della presentazione che si sceglie di fare.
N.B.
In Colombia esistono più 200 varietà di patate; noi sceglieremo fra quelle che abbiamo a disposizione.
L’erba guasca, benchè sia poco usata da noi, è diffusa in tutta Italia ed è considerata infestante. Il suo nome scientifico è Galinsoga parviflora.
Ajiaco colombiano: preparazione
1. In una pentola grande soffriggere il pollo con guasca, aglio, cipolla, sale e pepe. Quando prende colore unire la pannocchia e le patate, prima le creole e la pastusa perchè si sciolgono piu velocemente. Coprire il pollo con acqua, aggiungendone mano a mano fino a completa cottura.
2. Quando i grani del mais saranno cotti e teneri aggiungere la patata sabanera che deve rimanere intatta.
3. L’ajiaco deve risultare una zuppa cremosa non molto liquida. Viene servito con patate e pollo, decorato con capperi, crema e avocado a cubetti o a spicchi, spennellati con olio e limone per evitare l’ossidazione; solitamente si accompagnare con riso bianco.
Questa ricetta mi è stata gentilmente fornita da Paloma Bisulli, un’esperta guida colombiana nonché amante della buona cucina.