di Leonardo Felician
AAA: sembra un annuncio ma potrebbe essere una sigla. Oltre alla posizione e al calore dell’accoglienza, la ristorazione è uno dei punti di forza dell’Albergo alle Alpi di Alleghe, 30 comode camere nel centro del paese dolomitico.
Dopo un buffet a self service di verdure miste cotte e crude, la cena servita a tavola con il menù della mezza pensione offre l’imbarazzo della scelta: casunciei di ricotta e spinaci oppure con le rape rosse, spaghetti all’amatriciana o crema di zucca e patate.
Tra i secondi piatti pollo arrosto, pastin con polenta e funghi, cioè una specie salsiccia speziata tipica tra queste montagne, oppure un più classico prosciutto crudo con mozzarella.
Seguono poi i dessert: questa cucina tradizionale, con piatti semplici che una volta erano comuni e oggi invece sono spesso una sorpresa, è proporzionata alla clientela italiana e straniera, svedesi, inglesi, tedeschi e cechi in prevalenza, che frequenta l’albergo e non segue le mode.
Basata principalmente su carne, verdure, formaggi e salumi possibilmente a chilometro zero, l’offerta gastronomica non disdegna il pesce quando si tratta di trota o salmerino che sono pesci che si pescano nel lago.
L’équipe dell’albergo è formata da una decina di persone molto ben organizzate dirette da Fridolino Bernardi, ma l’attenzione per l’aspetto gastronomico è testimoniato da due cuochi, uno egiziano e uno siciliano, ma entrambi da lungo trapiantati nelle vallate alpine.
Di categoria tre stelle, l’Albergo alle Alpi è frequentato da molti stranieri e comoda sosta per chi percorre le vie delle Dolomiti: apre la stagione invernale a inizio dicembre per chiuderla a fine marzo, mentre la stagione estiva va da maggio a metà ottobre.
Nei mesi restanti, come in tutti gli alberghi stagionali, naturalmente si lavora per preparare la prossima stagione, ma soprattutto per la manutenzione e per i miglioramenti e rifacimenti sempre necessari in un albergo, in particolar modo in montagna.