Marmellata di arance come da ricetta di Stefano
Questa marmellata di arance mi è stata suggerita da Stefano Bugamelli, amico e collega enogastronomo che ama dilettarsi spesso in cucina e proporre agli amici alcune preparazioni classiche rivisitate.
Fra le arance da lui prescelte si annoverano le Navel/Washington, varietà abbastanza precoce; oppure se si decide di confezionarla la marmellata più tardi si può scegliere tarocco giallo o rosso, della tipologia senza semi.
Per prima cosa occorre mondare la frutta ripulendola bene dalla cuticola bianca che la ricopre perché conferirebbe troppo amaro al risultato finale.
E’ importante utilizzare la parte esterna delle bucce, ma solo quella gialla avendo cura di impiegare un pelapatate. Questa andrà poi tagliata in piccoli pezzi o filetti che saranno aggiunti alla polpa delle arance.
La polpa dovrà anch’essa essere tagliata a pezzetti preferibilmente non più grandi di un cm³.
Su un chilo di frutta pulita dovranno essere utilizzate 40 g di scorzette (zeste) e 200/250 g di zucchero semolato raffinato.
La quantità di zucchero, necessaria per ottenere un equilibrio ideale, dipende dai gusti personali e dalla acidità della frutta.
È importante che la frutta sia acida perché il risultato finale risulterà con una maggiore gradevolezza gustativa; se la frutta non è sufficientemente acida è opportuno aggiungere succo di limone.
A piacere, all’inizio o verso la fine della cottura, è possibile unire pezzetti di zenzero fresco oppure polvere di zenzero.
Alla fine della cottura si può anche aggiungere un liquore o un distillato come grappa o whisky o altro.
Per un peso complessivo di circa 3 kg, il tempo di cottura sarà di circa un paio d’ore, considerando una fiamma di fornello a gas abbastanza contenuta.
Quando la marmellata avrà raggiunto la giusta densità, deporre nei vasetti sterilizzati secondo le procedure indicate per ogni altra confettura e chiudere accuratamente.