A Sutrio, in Friuli Venezia Giulia, ai piedi dello Zoncolan, fra i monti della Carnia, fino al 7 gennaio si svolge da anni la rassegna “Borghi e Presepi”.
Otre 100 presepi prevalentemente di legno, ma realizzati anche con altri materiali, sono collocati en plein air nei cortili, sotto i portici delle caratteristiche case del centro storico del paese, nelle piazzette e lungo le stradine lastricate di pietra. Il paese è addobbato a festa, con grandi alberi di Natale in legno da riciclo creati dagli artigiani del paese, luci, corone e composizioni natalizie. La rassegna è affiancata da una nutrita serie di appuntamenti (dal folklore alla gastronomia), che animano il paese per tutto il periodo festivo: si ripetono i gesti e le usanze tramandate da generazione a generazione, si gustano i piatti e le bevande natalizie più tradizionali
C’è anche il Presepe in Vaticano del 2022
Cuore di Borghi e Presepi è il grande Presepe che per il Natale 2022 è stato esposto in Piazza San Pietro a Roma. Realizzato a Sutrio, vi ha fatto ritorno ed ora è esposto al pubblico nella piazzetta sotto il Municipio. Creato da un team di artisti ed artigiani del legno attivi da tempo a Sutrio e in Friuli Venezia Giulia, è composto da 18 statue a grandezza naturale in legno di cedro disposte su una superficie di 116 metri quadrati e illuminate da 50 punti luce. A fare da cornice alle statue, la grotta, pure in legno, con una cupola alta 5,65 metri di 41 mq. Per questo Presepe nessun albero è stato abbattuto per fornire la materia prima; un dettaglio significativo che testimonia la sensibilità del progetto per la natura e la montagna: la culla del bambino è stata scolpita da Stefano Comelli, con l’artista Martha Muser, nella radice di un albero sradicato durante la terribile tempesta Vaia.
Il lavoro fornisce la perizia artigiana di scultrici e scultori: un artigianato, quello del legno, che è un elemento distintivo di Sutrio e fa da controcanto agli altri materiali utilizzati nei Presepi artigianali in mostra, tanto minuscoli da stare in un guscio di noce o con grandi statue intagliate.
Il Presepe di Teno: un vero e proprio Museo Etnografico
Un’altra interessante attrattiva della manifestazione è il grande Presepe di Teno, eseguito nel corso di ben 30 anni di lavoro da Gaudenzio Straulino (1905-1988), maestro artigiano di Sutrio, ed esposto al piano terra di una vecchia casa porticata. Riproduce in miniatura gli usi e i costumi tradizionali del paese, che vengono animati grazie ad una serie di perfetti ingranaggi meccanici, con l’alternarsi del giorno con la notte, le figure in movimento, l’acqua che scorre nei ruscelli. Più che un presepio nel senso tradizionale del termine, quello di Teno è uno straordinario spaccato etnografico sulle tradizioni, la vita, i lavori, le usanze della montagna carnica. La fienagione in montagna ed il trasporto del fieno a valle su gerle e slitte, le donne che filano e tessono, il lavoro al mulino e quello alla segheria, il trasporto del corredo nuziale nella nuova casa della sposa, la festa dei coscritti che attraversano il paese sul carro infiocchettato…: decine e decine di scene, realizzate con minuzia filologica, descrivono la vita e i ritmi di un tempo e lasciano incantati grandi e piccoli.
Borghi e Presepi: le attività del 2023
La manifestazione è arricchita anche da altri eventi speciali, come il Presepe Vivente (7 gennaio), con teatranti e comparse locali, che mettono in scena la natività e l’arrivo dei Re Magi, e la tradizionale Festa dei coscritti (26 dicembre) che ha il suo clou nella sfilata pomeridiana aperta dal carro dei diciottenni che sono festeggiati, seguiti dalle classi più anziane. Ogni annata ha la sua bandiera e le più antiche risalgono agli inizi del 1900.
Per tutte le giornate della manifestazione ci saranno laboratori manuali e artistici per grandi e piccoli che coinvolgono realtà artigiane locali: dal creare una lanterna a preparare la cioccolata calda, dalla letterina per Babbo Natale alle candele personalizzate. Lungo le vie del paese botteghe che coinvolgono artigiane e artigiani locali specializzati nella realizzazione di manufatti che richiamano la tradizione: dal legno al ricamo, dalle ceramiche che riprendono i disegni tradizionali carnici; ma non solo manufatti, anche delizie da assaggiare con i prodotti del territorio: biscotti, frittelle e il frico, tortino tipico di formaggio e patate.