Il Carnevale in Piemonte è una celebrazione ricca di tradizione e folklore, e tra i più famosi, il più antico è senza alcun dubbio il Carnevale di Santhià, che va dal 25 febbraio al 4 marzo.
Quello della cittadina in provincia di Vercelli non è un Carnevale qualunque: è quello della colossale fagiuolata, e si dice che ogni anno la città si trasformi in un vero e proprio “regno della gioia”, provare per credere.
Va in scena il Carnevale storico di Santhià.
La magia del Carnevale vercellese si prospetta come sempre con i giganteschi carri allegorici, curati nei minimi dettagli, con temi che spaziano dall’attualità ai sogni più stravaganti. E poi ci sono i gruppi mascherati, che ballano, cantano e coinvolgono il pubblico.
Un momento clou è la famosa Fagiuolata, un pranzo comunitario che coinvolge centinaia di persone. Si cucina in enormi pentoloni di rame, e l’odore di fagioli inonda l’aria, attirando tutti a condividere questa deliziosa tradizione.
La festa esplode con l’arrivo del Giovedì Grasso al suono dei Pifferi e Tamburi e delle due bande cittadine, i gruppi carnevaleschi organizzano in Corso Nuova Italia un percorso enogastronomico, formato da circa 20 stand, dove si distribuiscono cibi e bevande a tutti i convenuti: un gigantesco luna park all’aperto. Da Venerdì ci sarà poi il “Santhià Carvé Food Village”, gustoso tour enogastronomico tra le regioni italiane.
Il 1 marzo c’è la consegna delle chiavi della città da parte del Sindaco alle maschere Majutin dal Pampardù e Stevulin d’la Plisera; a seguire: “Proclama al popolo” di Stevulin e sfilata lungo le vie cittadine del Corpo Pifferi e Tamburi e delle Bande Cittadine.
Non mancheranno i tradizionali “Giochi di Gianduja” del Martedì Grasso, un evento imperdibile per le vie di Santhià: tanti giochi risalenti al periodo medievale, a cui partecipano le varie Compagnie, sfidandosi tra di loro in una giornata all’insegna del divertimento.
Il Carnevale di Santhià è un l’evento Storico antico: ci sono documenti rinvenuti presso l’archivio comunale che attestano che già nei primi anni del Trecento a Santhià esisteva un’associazione giovanile laica l’”Abadia” che si occupava di organizzare balli e festeggiamenti in occasione del Carnevale e un documento rinvenuto più recentemente data la nascita dell’Antica Società Fagiuolesca addirittura all’anno 1093 con 2000 figuranti.
La Fagiuolata del Carnevale di Santhià
Oltre 10 carri allegorici, 10 maschere a piedi che sfileranno nei tre Corsi Mascherati alle 14.30 di Domenica 2 marzo e Martedì 4 marzo e nella suggestiva sfilata notturna di Lunedì 3 marzo; ma soprattutto 150 caldaie di rame issate sui trespoli per la Colossale Fagiuolata con 20 quintali di fagioli, 10 quintali di salami cotti da 50 cuochi per 20.000 razioni distribuite alla popolazione da 320 camerieri. Da non perdere il Carvè Museum dove si potrà ammirare la Storia e la tradizione del Carnevale Storico di Santhià.
Il Carnevale di Santhià, cominciato nel giorno dell’Epifania, vede l’intera città impegnata ogni sabato e domenica nello svolgimento delle “Pule”, dove ogni compagnia carnevalesca è “titolare” di una parte del territorio e i vari componenti insieme a sei musicisti della Banda Musicale Cittadina – la “Squadra dla Pula”-, recandosi di casa in casa, in un tradizionale percorso tra le cascine e le vie cittadine, ricevono una questua che va a costituire il patrimonio per l’organizzazione del Carnevale stesso.