A Roma, nel quartiere del Quadraro, c’è da dieci anni un locale particolare, la Locanda dei Girasoli, dove, come in tanti altri, si mangia la pizza e la cucina romana ma che, a differenza di altri ristoranti, si è circondati da ragazzi davvero “speciali”.
Sono una dozzina quelli che si aggirano tra i tavoli; alcuni di loro sono persone down, altri sono affetti dalla sindrome di Williams, altri dalla sindrome X fragile.
In cucina c’è l’aiuto chef Emanuele Raffaelli, che è stato anche uno dei protagonisti del programma “Hotel 6 Stelle” di Rai 3; anche lui è una persona down, che ha studiato alla scuola alberghiera e ora sta continuando la sua formazione all’Accademia dell’Alta Cucina e che nel suo futuro vorrebbe diventare uno chef famoso, “tipo Antonino Canavacciuolo”.
Locanda dei Girasoli, dieci anni tra alti e bassi
Aperta grazie alla volontà di alcuni volenterosi famigliari per assicurare un futuro lavorativo ai figli con handicapp, la Locanda dei Girasoli, dopo un iniziale periodo di notorietà e affluenza di pubblico solidale, ha subito una forte crisi che ha portato, nel 2013 il Consorzio Sintesi ad incorporare la cooperativa originaria, scongiurandone la chiusura.
In questi anni il ristorante, tra alti e bassi, è riuscito a stare sul mercato nonostante sia collocato in una zona periferica e non goda di alcun finanziamento pubblico.
“Il ristorante funziona, ha detto Enzo Rimicci, il presidente del consorzio Sintesi; il problema è che è difficilmente raggiungibile, dal lunedì al giovedì c’è il deserto, mentre la Locanda è un gioiellino che ha bisogno di un’attenzione continua per vivere, perche i costi di gestione dell’attività sono abbastanza alti“.
Ricci non chiede aiuti economici all’amministrazione comunale, ma la possibilità di affittare un locale in una zona più centrale della città, in modo tale che la clientela possa frequentare il ristorante senza troppe complicazioni: “Vorremmo spostarci più in centro, magari in uno stabile confiscato alle mafie, pagando regolarmente un affitto. Non vogliamo beneficenza, ma la possibilità di essere raggiungibili dai nostri clienti; anche la sindaca Raggi è venuta a cena da noi e le abbiamo ricordato l’urgenza di risolvere questa questione, della quale si sono fatti portavoce e testimonial anche diversi personaggi pubblici dello spettacolo, dell’arte e dello sport, tra i quali Paolo Ruffini, Flavio Insinna, Maria Grazia Cucinotta e tanti altri che sono venuti a cena qui”.
Locanda dei Girasoli, un SOS al Comune e al crowfunding
Oggi la situazione si è fatta di nuovo critica ed è concreto il rischio chiusura tanto che è stata avviata una petizione che ha già superato le 100mila firme ed una sorta di micro-crowdfunding per salvare la Locanda dei Girasoli, la cui esperienza costituisce una ricchezza dal punto di vista enogastronomico e sociale che la città non può permettersi di perdere, perché è la rappresentazione concreta di come le persone con disabilità possono essere inserite concretamente nel mondo del lavoro.
In questi anni Sintesi ha investito complessivamente un milione di euro per salvare il ristorante, formare i ragazzi, sostenerne la gestione. Recentemente i video sull’esperienza de La Locanda dei Girasoli hanno raggranellato 20milioni di visualizzazioni sul sito Usa “Intheknow.foodie” con 250mila condivisioni e 5.5 milioni sulla pagina Faceboom spagnola “Vidasreales”.