Nel fine settimana che va dal 25 al 27 ottobre torna a Ravenna GiovinBacco, la grande vetrina enologica della Romagna, giunta alla 22a edizione.
Organizzata da Cooperdiem in collaborazione con Slow food Ravenna, da venerdì 25 a domenica 27 la città diventerà il palcoscenico ideale per gustare il buon vino, con centinaia di etichette, cibo di strada, punti di ristorazione, assaggi e incontri.
Quest’anno la manifestazione sarà all’insegna della solidarietà: il 50% del ricavato dalla vendita del vino donato dalle cantine aderenti nello stand in piazza del Popolo gestito dal Lions club Ravenna Bisanzio, sarà destinata ai cittadini colpiti dall’alluvione.
GiovinBacco 2024 si svolgerà in cinque piazze del centro storico ravennate; in piazza del Popolo e in piazza Garibaldi il pubblico potrà gustare i vini di Romagna; sarà presente anche una selezione di spumanti di Romagna metodo classico e un’ampia selezione di vini italiani e regionali della guida Slow wine.
Fra le novità dell’edizione 2024, piazza XX Settembre accoglierà il mercatino dei produttori del territorio legati storicamente a GiovinBacco e i food truck del cibo di strada.
Piazza Garibaldi sarà dedicata alle cantine di Romagna, con la conferma dello spazio dell’associazione Anima dei tre colli di Brisighella a cui si aggiunge il Tribunato di Romagna con una trentina di etichette premiate quest’anno.
Accanto al vino ci saranno gli stand degli artigiani Cna che propongono pasta fresca, piadina, pizza fritta e altre specialità.
In piazza Kennedy saranno presenti sei punti di ristorazione mentre anche il giardino Rasponi o delle Erbe dimenticate rimarrà aperto per i turisti e visitatori.
Per gli assaggi di vino sono a disposizione carnet da 5 o 10 degustazioni da 15 o 25 euro compreso il calice, che si acquistano online o direttamente alla manifestazione, durante la quale si terranno anche diversi incontri, laboratori, chiacchierate, fra piazzetta Paolo Serra, giardino Rasponi o delle Erbe dimenticate e il Mar.
Durante gli incontri si affronteranno vari argomenti, come la dolcezza del Tirolo in Romagna; la birra artigianale di Faenza e i formaggi di Brisighella; la mortadella e lo spumante della cantina Poggio della dogana; i biscotti di Ramina e il vino dolce di Romagna; l’ebrezza della bellezza, il gusto di bere con gli occhi ovvero il vino dipinto dai grandi artisti; il pesce sfilettato e le sarde in saor; rum e cioccolato.