Lunedì 13 marzo i membri dell’associazione Union des Gens de Métier tornano in Italia per una degustazione d’eccezione. Si riuniranno a Milano, dalle 10.00 alle 18.00, per un walk around tasting nelle prestigiose sale dell’Hotel Principe di Savoia. L’evento, riservato a operatori del settore previa registrazione sul sito, offrirà l’opportunità di immergersi nel talento di questi produttori, conoscerne la passione per i terroir e apprezzare l’espressività dei loro vini. Ai 17 vignerons partecipanti si uniranno alcuni selezionati produttori italiani ospiti.
L’ultima occasione italiana che li aveva visti protagonisti è stata una masterclass tenutasi nel 2011 durante la 45esima edizione di Vinitaly – Salone internazionale del vino e dei distillati, dal titolo “Terroirs UGM. Racconti dell’Union des Gens de Métier”, dove quindici interpreti dei terroir francesi e italiani si sono raccontati attraverso i loro vini più rappresentativi.
I precedenti appuntamenti si sono tenuti ad Aubervilliers, al Théâtre Zingaro, il 6 giugno 2016, alla Somerset House di Londra il 5 giugno 2017, al Pavillon Wagram di Parigi l’11 giugno 2018, a San Pietroburgo nel 2019, all’Hôtel Les 5 Terres di Barr, in Alsazia, il 22 novembre 2021 e al Salons George V a Parigi il 13 giugno 2022.
Union Des Gens De Métier, storia di un’amicizia
L’UGM nasce alla fine del secolo scorso quando, durante un pranzo tra viticoltori al ristorante di Alain Passard (chef oggi titolare de L’Arpège di Parigi, premiato con tre stelle Michelin), Didier Dagueneau, grande vignaiolo della Loira, lancia l’idea di riunire uomini dal profilo singolare, legati al mondo della fermentazione e uniti dalla passione, dalla curiosità, dall’approccio naturale alla cultura e all’ambiente, ma soprattutto dall’amicizia. Tra i primi ad abbracciare la proposta Alois Lageder, noto produttore altoatesino, e il “filosofo agrario” Rainer Zierock.
L’Union des Gens de Métier (per tutti UGM) è anzitutto “un gruppo di donne e uomini liberi, legati ai mestieri della terra e rispettosi degli equilibri dell’ambiente”. I loro prodotti sono caratterizzati da “terroir, giustizia e nobiltà”. Li lega la stima per “il diritto all’originalità e alla differenza” e i valori che “uniscono il benessere del corpo a quello dello spirito”. I suoi membri sono “mossi da un impegno che si nutre di amicizia, passione e gastronomia”.
La grande apertura di questo gruppo, fa sì che fin dagli inizi il métier che li accomuna in qualità di vigneron, nel tempo, si apra in maniera naturalissima anche a un produttore di sidro e poi ad un panificatore. In tutti lo stesso tratto: minimo interventismo, grande attenzione all’ambiente e un approccio principalmente biologico e in alcuni casi biodinamico.
G.D. Vajra unica azienda italiana del gruppo
Oggi fanno parte dell’Union des Gens de Métier 23 produttori, che rappresentano le diverse AOC francesi – Appellation d’origine contrôlée (il corrispettivo della DOC – Denominazione di Origine Controllata), un viticoltore italiano, un produttore di sidro che lavora con vecchie varietà di mele e pere e un panificatore di Lille.
Gli unici italiani sono Aldo e Milena Vaira di G.D. Vajra, azienda vinicola indipendente, interamente a conduzione familiare, nelle Langhe. Nell’acronimo che precede l’antico modo di scrivere il cognome di famiglia (con la “j”), c’è il grazie di Aldo a suo padre, Giuseppe Domenico, per quel primo nucleo di vigneti nel Bricco delle Viole, oggi coltivati e raccontati insieme ai figli Giuseppe, Francesca e Isidoro.
In Vajra coesistono l’amore per la tradizione e il territorio e un indomito spirito curioso. A fianco di espressioni enologiche di eccellenza quali Barolo, Nebbiolo, Barbera e Dolcetto, fin dagli anni ’80 sono state promosse varietà quali la Freisa e il Riesling. L’azienda ha inoltre aperto la strada alla riscoperta del Chiaretto di Nebbiolo e dei vini del XVII secolo attraverso due referenze a produzione limitata: il N.S. della Neve (Metodo Classico Extra Brut Rosé) e il Claré JC, nebbiolo in purezza con parziale fermentazione a grappolo intero, segnalato in anni recenti tra i 25 Essential Wines di Punch e nei Top 100 Wine Discoveries di Monica Larner, firma di Robert Parker per l’Italia.
I membri Francesi dell’associazione UGM (e le relative AOC) sono
Philippe Alliet – Domaine Philippe Alliet (Chinon); Eric Bordelet – Château de Hauteville (Calvados, Sydre et Poiré); Manuéla e François Chidaine – Domaine Chidaine (Montlouis–sur–Loire et Vouvray); Olivier Clape – Domaine Clape (Cornas); Véronique Cochran – Château Falfas (Bordeaux; Côtes de Bourg) Alex Croquet – Boulangerie Alex Croquet (Lille); Louis Benjamin Dagueneau – Domaine Didier Dagueneau (Pouilly Fumé, Jurançon, Sancerre); Elian Da Ros – Domaine Elian Da Ros (Côtes du Marmandais); Nady Foucault – Clos Rougeard (Saumur, Champigny); Létizia & David Duband – Domaine Duband (Nuits St Georges); Maxime Graillot – Domaine Alain Graillot (Crozes–Hermitage); Marc Imbert – Domaine de Torraccia (Corse); Olivier Jullien – Mas Jullien (Terrasse du Larzac); Charlotte e Antoine Kreydenweiss – Domaine Marc Kreydenweiss (Alsace); Christophe Peyrus – Clos Marie (Pic Saint Loup); Myriam e Bernard Plageoles – Domaine Plageoles (AOC Gaillac); Jacques Puffeney – Domaine Jacques Puffeney (Côtes du Jura, Arbois); Daniel Ravier – Domaine Tempier (Bandol); Thérèse e Michel Riouspeyrous – Domaine Arretxea (Irouléguy); Jean Marc Roulot – Domaine Roulot (Meursault); Corinne e Anselme Selosse – Domaine Jacques Selosse (Champagne); Stéphanie e Michel Théron – Clos du Jaugueyron (Haut–Médoc et Margaux).