La passione accende gli animi, i tamburi suonano, le taverne aprono i battenti, e i deschi sono imbanditi, è tempo del Palio del Velluto di Leonessa dal 28 al 30 giugno. Il piccolo centro montano ai piedi del Terminillo dedica le tre giornate di fine giugno alla rievocazione storica più emozionante del Lazio.
Il Palio del Velluto è una tradizione che affonda le sue radici nel lontano 1464 e che per 114 anni stimolò a tal punto l’antagonismo fra gli abitanti del posto da costringere Margarita d’Austria, figlia di Carlo V a cui la manifestazione è dedicata, a sospenderlo.
Spettacoli di fuoco, musici, giullari e ricette rinascimentali da gustare mentre i Sesti, ovvero le sei contrade del borgo reatino, Corno, Forcamelone, Poggio, Croce, Terzone e Torre si cvontenderanno il palio a colpi di giochi: la “palla grossa”, la “gara del pane” e ovviamente quella dedicata alla “giostra del velluto”. Ci si gioca il tutto per tutto, perchè conquistare l’antico stendardo che per un anno intero sarà esibito dalla contrada vincitrice è orgoglio di tutti.
Intorno alle divertenti e spettacolari gare, prenderà vita un evento che rappresenta un vero e proprio tuffo all’indietro nel passato che vedrà protagonisti dame, cavalieri e fanti, con esibizioni di falconeria, spettacoli del fuoco, trombonieri e archibugieri. Fra i momenti più attesi, lo spettacolare corteo storico-allegorico con oltre 600 figuranti in costumi d’epoca, che sfilerà sabato 30 giugno illuminato dalla luce delle fiaccole e il pomeriggio successivo alla presenza di Margherita d’Austria, interpretata dalla “Madonna” del Sesto vincitore.
In occasione del Palio, inoltre, si batterà moneta: nelle 6 taverne aperte per l’occasione, che proporranno particolarissime ricette rinascimentali e piatti tipici della tradizione locale, si potrà pagare solo con il carlino: nel centro storico saranno aperti i banchi del cambiavalute dove si potranno convertire gli euro in carlini, unica moneta spendibile nelle taverne.
Delizie da gustare mentre la competizione entrerà nel vivo con il torneo della “palla grossa”, un gioco simile al calcio storico fiorentino, con la “gara del pane” che vedrà sfidarsi sei dame lungo un percorso ad ostacoli con una tavola e sei pagnotte da un chilo ciascuna sulla testa, oppure con la classica “giostra del velluto”, il torneo equestre tra i cavalieri dei Sesti.
Leonessa è un grazioso borgo montano con un impianto urbanistico di origine medievale, ha mantenuto intatti monumenti di grande interesse. E’ il caso della Fontana Farnesiana, risalente al XVI Secolo, che impreziosisce piazza 7 Aprile 1944 in corrispondenza del Palazzo Comunale; e ancora della Chiesa di San Pietro, con la sua splendida cappella affrescata, e di quella di San Francesco. Adagiato a mille metri slm, in un’ampia conca all’interno degli Appennini al confine tra Lazio, Umbria e Abruzzo, il borgo offre agli appassionati delle gite all’aria aperta la possibilità di effettuare splendide escursioni nel complesso del Terminillo.
Quest’anno il palio “prosegue” il 20 luglio con un appuntemento d’eccezione, la “Festa della Fondazione” ovvero la rievocazione e cerimonia della Fondazione di Leonessa con l’Arrivo di Re Carlo Primo d’Angiò con un Corteo Medievale, con concerto serale per Leonessa al lume di candela.