Domenica 9 marzo, Castel di Tora, in provincia di Rieti, nella Sabina, si trasforma nel paradiso dei buongustai con la Sagra del Polentone.
Questo piccolo borgo medievale sulle rive del lago del Turano infatti, non è solo uno dei più belli d’Italia, ma anche il regno del Polentone, un piatto povero solo di nome ma ricco di gusto e tradizione.
Le abili mani delle donne castelvecchiesi, così vengono chiamati gli abitanti del borgo, prepareranno la famosa polenta, servita con un condimento unico e saporito: ragù di aringa, tonno, baccalà e alici, che racconta storie di tempi lontani e della tradizione quaresimale.
Questo piatto non è solo una pietanza: è un viaggio nella storia culinaria locale e un simbolo che unisce il borgo a una rete di 20 paesi dell’Associazione Culturale dei Polentari d’Italia, da Nord a Sud.
Il centro storico è un dedalo di stradine in pietra, portali antichi e grotte scavate a colpi di piccone che raccontano di un passato fatto di fatica e ingegno; la Torre esagonale dell’XI secolo è un simbolo del borgo, accanto al maestoso Palazzo Scuderini.
Il Lago del Turano, che d’estate offre ristoro dal caldo, d’inverno è poesia; uno specchio d’acqua che riflette il borgo, ideale per una passeggiata romantica o una pausa di contemplazione, che dopo il polentone è doverosa.
Castel di Tora è il punto di partenza per scoprire luoghi incantevoli, come il Convento di Santa Anatolia, un rifugio di pace che un tempo accolse monaci-eremiti.
Il borgo medievale di Antuni, abbandonato ma ricco di fascino, che oggi è un sito archeologico immerso nella natura.
E ancora le Riserve dei Monti Navegna e Cervia che per chi ama il trekking e la natura selvaggia è perfetto, oppure la Cascata delle Vallocchie, un angolo nascosto e suggestivo, perfetto per gli amanti delle meraviglie naturali.