Il Farsu Magru è un piatto della tradizione culinaria siciliana, di origini medioevali, che veniva preparato soprattutto in occasione dei pranzi natalizi, la cui ricetta varia a seconda le zone della Sicilia.
Si tratta di una pietanza altamente nutritiva e dalla preparazione complessa; in pratica il Farsu Magru è un arrosto arrotolato ripieno di prosciutto, salsiccia, caciocavallo, pecorino, uova, aromi e spezie.
Si dice che le sue origini siano normanne, mentre altri sostengono che la ricetta sia stata introdotta in Sicilia dalla Spagna nel Quattrocento durante il periodo del dominio aragonese.
Il suo nome, italianizzato in falsomagro, dovrebbe derivare da carne magra con farcia; la combinazione fra il francese parlato durante il Regno Angioino, antecedente al Regno Aragonese, e il dialetto siciliano ha prodotto il nome Farsu Magru.
Nella ricetta tradizionale il Farsu Magru viene cotto con lo strutto al posto dell’olio d’oliva.
Farsu Magru, la preparazione
La sua preparazione prevede che vengano sgusciate ed affettate le uova sode, tritato finemente il prezzemolo, uno spicchio d’aglio.
Stessa cosa per il salame che va poi messo in una ciotola insieme alla carne macinata, al formaggio grattugiato, al trito di aglio e prezzemolo, ad un uovo fresco, con sale e pepe, amalgamando bene il tutto.
A questo punto la fetta di va unta d’olio, spolverizzata di sale e pepe, ricoperta con il ripieno, e le fette di uova sode, quindi si arrotola il tutto in modo da ricavarne un rotolone , che viene legato con dello spago da cucina.
A questo punto si fa un soffritto di cipolla, uno spicchio d’aglio, sedano e carota, sul quale si mette la carne, lasciandola rosolare a fuoco vivace da tutte le parti, sfumandola con il vino rosso.
Ottenuta la rosolatura si prosegue la cottura per circa 2 ore, bagnando poco alla volta con brodo bollente e rigirando di tanto in tanto la carne con un forchettone.
Il Farsu Magru si mangia freddo, tagliato a fette, con il suo fondo di cottura, accompagnato con le patate o l’insalata.