Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo ha diffuso la nota dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) nella quale si stabilisce come le due denominazioni Vino Nobile di Montepulciano e Montepulciano d’Abruzzo siano diverse, dal momento che il “Vino Nobile di Montepulciano” identifica l’area geografica di produzione, cioè la località toscana di Montepulciano in provincia di Siena, mentre nel marchio Montepulciano d’Abruzzo, la stessa parola contraddistingue esclusivamente il vitigno.
Anche se i viticoltori toscani hanno sempre affermato che il marchio “Vino Nobile di Montepulciano” è stato registrato molto prima del marchio “Montepulciano d’Abruzzo”, Il provvedimento dell’UIBM puntualizza come nei due marchi non ci siano i presupposti per creare confusione e confondere i consumatori.
Montepulciano D’Abruzzo; una sentenza storica
Il Presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, Valentino Di Campli ha affermato con orgoglio che: «…dopo cinque anni di battaglie a suon di carte bollate, iniziate con il deposito il 15 gennaio 2013 della richiesta di registrazione di marchio nazionale collettivo Montepulciano d’Abruzzo per rivendicare nella classe 33 il prodotto vini, finalmente l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi potrà procedere nei prossimi giorni a rendere definitiva la Sentenza della Commissione Ricorsi e proseguire l’iter di registrazione a livello nazionale della nostra Doc come marchio collettivo. Non poteva esserci regalo migliore per il compleanno della nostra Doc che sta festeggiando i suoi 50 anni».
Si tratta di un risultato molto importante che giunge in un momento di grande attenzione e interesse dei mercati internazionali verso il vino abruzzese ed in particolare il Montepulciano d’Abruzzo che da fine 2018 avrà sulle bottiglie la fascetta ministeriale quale segnale di rafforzamento del concetto di origine e di qualità del vino.
Montepulciano d’Abruzzo; una Doc in salute
Il Montepulciano d’Abruzzo è il vino principe della Regione Abruzzo; da solo rappresenta oltre l’80% del totale dei vini a denominazione prodotti in Abruzzo ed è tra i primi tre vini Doc prodotti in Italia.
È un vino ribelle e maestoso, pieno, spigoloso, un intreccio di difficile lettura che ricorda un sottobosco in cui si percepiscono sfumature umide, di mora, ma che poi si illumina raggiungendo vette inimmaginabili di calore fruttato di visciole e ciliegie.
I vini abruzzesi, in generale, sono richiesti ed apprezzati in tutto il mondo grazie al lavoro di viticoltori e di oltre duecento cantine, tra privati e cooperative, che producono vini di straordinaria qualità.
I dati dell’export vitivinicolo 2017 dell’Abruzzo riferiscono di oltre 170 milioni di euro di fatturato globale, con un + 13,2% sull’anno precedente; cifra che rivela l’eccellente lavoro svolto dal Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo e dai tanti produttori vitivinicoli regionali che per 50 anni si sono impegnati nella valorizzazione, nella promozione, nella tutela e nella salvaguardia delle Doc abruzzesi.