Lo Sciur lo conoscono ancora in pochi, perché è giovanissimo, nato pochi anni fa in Valtellina; un vino totalmente sostenibile fatto con gli ingegneri del Politecnico di Milano.
E’ un’etichetta dell’Azienda Vinicola Nino Negri di Chiuro, sviluppata assieme agli ingegneri dello stesso Politecnico; si tratta di un vino innovativo e “sostenibile”, nato sulle montagne terrazzate della Valtellina.
La parola richiama un vecchio termine del dialetto lombardo, come segno di rispetto nei confronti del Sciur Carluccio, come veniva chiamato il figlio di Nino Negri, che ha fondato la cantina valtellinese centovent’anni fa.
Lo “Sciur” è un vino che rappresenta un’assoluta novità in campo enologico, nato da un’idea di Casimiro Maule, enologo della cantina Negri, sviluppata con Giacomo Mojoli di Slow Food.
Al lavoro anche gli studenti del Politecnico di Milano
Nel progetto sono stati coinvolti una ventina di studenti del Politecnico milanese, coi quali si è cercato di creare un vino eco-sostenibile, dalla coltivazione fino all’imbottigliamento e alla vendita, la cui produzione doveva rispettare il territorio valtellinese che ospita i vigneti; studenti ed operai dell’azienda hanno lavorato assieme per recuperare i muretti a secco nei terreni dell’azienda salvando così uno degli elementi tipici di questa zona.
Lo Sciur, un vino giovane da vigneti giovani
Il vino, che deriva da uve prodotti nei vigneti abbastanza giovani e curati esclusivamente con concimi naturali, senza un uso massiccio di solfiti, ricorda il gusto tipico del Nebbiolo, il vitigno di quasi tutti i grandi vini valtellinesi e come i suoi “fratelli” maggiori ha un’anima e una forte personalità.
Sciur è un vino equilibrato e piacevole da bere, che lascia a lungo in bocca un sapore persistente di freschezza e note profumate.
La produzione di Sciur è limitata a sole 15/20 mila bottiglie, confezionate in un contenitore eco-compatibile il progetto prevede che un euro di ogni bottiglia venduta debba essere devoluto al recupero ambientale e alla tutela della Valtellina.
La filosofia di questo innovativo progetto è riportata sull’etichetta delle bottiglie, voluta dall’enologo Maule: «Non abbiamo semplicemente prodotto un vino ma ci stiamo impegnando per salvaguardare e valorizzare il territorio, l’ambiente, la cultura e la storia».