Un Vinitaly 2018 pieno di soddisfazioni e di progetti per l’Emilia Romagna,che nel rinnovato padiglione, ha accolto anche la presentazione dei nuovi progetti dell’Associazione Donne del Vino – Delegazione Emilia Romagna.
Mercoledì 18 aprile infatti la Delegata Antonietta Mazzeo ha esposto il progetto In..formazione, che racchiude in sé il lavoro che si sono prefissate le 36 socie per l’anno in corso.
Le Donne del Vino per la sicurezza a tavola
Primo fra tutti il Progetto SicurezzAtavola, tramite i corsi di formazione che si svolgeranno in tutta l’Emilia Romagna, ed anche in altre regioni in accordo con l’Associazione Nazionale, dopo il primo che si è tenuto lo scorso 12 marzo presso La Scuola di Gusto – Via Cesare Gnudi, 5, Bologna (BO). E’ già in corso di definizione un accordo con Confcommercio Ascom Bologna per istituire dei corsi nel prossimo autunno.
Sì al Martinotti, no allo Charmat…
In accordo con il Comitato Casale Monferrato Capitale della DOC, la delegazione emiliano romagnola si farà promotrice, presso le aziende sue affiliate, del Progetto Martinotti, affinché venga indicato in etichetta il logo “Metodo Martinotti_1895” , al posto del più diffuso metodo Charmat, per la promozione del Made in Italy.
Donne per valorizzare l’olio EVO
Da un progetto nato dalla Delegata regionale Antonietta Mazzeo; nell’anno in cui si celebra il cibo italiano l’Associazione Nazionale Le Donne del Vino e l’Associazione Nazionale Le Donne dell’Olio, danno vita ad un sodalizio per ribadire il legame profondo tra cibo, paesaggio, identità e cultura.
Il territorio italiano vanta oltre 500 vitigni e 300 cultivar censite che rappresentano un unicum al mondo, per questo è importante valorizzare questo immenso patrimonio coinvolgendo tutti protagonisti della filiera, a partire da agricoltori, allevatori, pescatori e cuochi, in una serie di laboratori ed eventi, per valorizzare, conoscere e apprezzare, l’abbinamento armonioso tra cibo, vino e olio.