Per la prima volta è stata studiata in maniera approfondita e articolata la cultura gastronomica italiana dal Medioevo all’Unità d’Italia.
Tre anni di ricerche
Un lavoro ingente di oltre 3 anni di studio, considerando che l’Italia ha una biodiversità gastronomica straordinaria con prodotti alimentari celebri e riconosciuti in tutto il mondo.
I testi e le parole del cibo

Leonardo Tozzi Presidente Aset e David Foschi General Manager Hotel Bernini Palace
I ricercatori e le ricercatrici hanno analizzato la varietà linguistica, che si lega ai territori con le loro tradizioni e i loro dialetti, e produce un numero impressionante di testi e parole che raccontano la storia sul cibo: sono stati selezionati 55 testi scritti, 18mila ricette e 400 parole. Un panorama ricco e articolato, di cui lo studio e l’analisi ha cercato di ricostruire il meraviglioso viaggio tra storia e cultura.
Il metodo di lavoro
Il progetto ha unito un metodo di lavoro scientifico, secondo la migliore tradizione filologica e linguistica italiana, e le più moderne tecniche nell’ambito delle digital humanities.
Ideazione e coordinamento

Giovanna Frosini ideatrice e coordinatrice nazionale del progetto
La coordinatrice nazionale e ideatrice del progetto è la prof.ssa Giovanna Frosini, responsabile dell’unità di ricerca dell’Università per Stranieri di Siena, capofila del progetto.
Hanno lavorato a AtLiTeG quattro unità di ricerca di Università italiane: oltre a Siena Stranieri, l’Università di Cagliari, l’Università di Napoli “Federico II”, l’Università di Salerno.
“AtLiTeG nasce come risorsa innovativa e interattiva per tutti coloro che vogliono studiare e approfondire la cultura gastronomica italiana attraverso quello strumento privilegiato e straordinario che è la lingua. Grazie al portale si possono esplorare le origini, la storia e le tradizioni di molte pietanze, offrendo un viaggio di conoscenza senza precedenti, proprio perché uno dei principali obiettivi del progetto è quello dell’accertamento delle fonti, con studi di indagine molto approfonditi. L’auspicio adesso è quello di continuare il lavoro iniziato con nuove risorse per rendere sempre più completa ed aggiornata l’opera.
Dal Medioevo all’Unità d’Italia
La storia e la geografia dei testi e della lingua italiana del cibo sono stati ricostruiti in maniera scientifica in un arco temporale scelto in virtù della sua rappresentatività: si tratta infatti del periodo più ricco di incroci, di suggestioni, di realtà distinte eppure convergenti in forza di rapporti reciproci, ma anche quello che presenta zone numerose ancora da indagare riguardo alle tradizioni dei testi, ai centri di produzione, al lessico.
Un universo linguistico

Valentina Iosco_ Monica Alba_ Giovanna Frosini_Chiara Murru_Hotel Bernini Palace
Un esempio su tutti è la cioccolata: originaria delle Americhe, fu portata in Europa dai conquistadores spagnoli nel XVI secolo; in Spagna, la bevanda densa e scura conquistò rapidamente la corte reale e da lì si diffuse in tutta Europa, diventando una delizia apprezzata da molti. In Italia, la parola “cioccolata” ha attraversato diverse trasformazioni. Derivata dal termine spagnolo “chocolate”, che a sua volta ha origini azteche, la cioccolata è diventata sinonimo di dolcezza e comfort nella nostra cultura. Dalle prime bevande calde ai cioccolatini raffinati, la cioccolata ha mantenuto il suo posto speciale nei cuori degli italiani. AtLiTeG ne ha individuato le prime attestazioni in Italia.
Le scoperte di AtLiTeG
Altrettanto affascinante è seguire la storia di parole che tutti pensiamo di conoscere bene, e che invece non mancano di riservare sorprese: si è così scoperto che la prima attestazione documentata del termine spaghetti risale al 1817, in un contesto preciso e particolare; e che la parola tradizionale per indicare il tipo di pasta filiforme era, fino dai tempi di Dante, vermicelli. E così la parola lasagna appare oggi, grazie alle ultime ricerche, non tanto di origine latina, quanto probabilmente araba, per la forma della losanga in cui venivano tagliate le strisce di pasta. Tante novità, insomma, da un universo linguistico infinitamente suggestivo.
Un clic per scoprire origini, storia e tradizioni delle pietanze
Così accade per ogni parola studiata con riferimenti storici e con l’indicazione dell’etimologia e della documentazione: tutto è a portata di un semplice clic che ci permette di svelare mito e realtà della gastronomia italiana.

Leonardo Tozzi Presidente Aset e David Foschi General Manager Hotel Bernini Palace
In un unico portale www.atliteg.org sono raccolti:
1) una banca dati, ovvero un corpus di testi, al momento oltre 50, dal Medioevo alla fine dell’Ottocento, scelti fra i più rappresentativi della cucina italiana;
2) un Vocabolario storico della lingua italiana della gastronomia (VoSLIG), redatto in forma digitale, che ricostruisce la storia delle parole più interessanti della lingua del cibo (al momento circa 400, studiate una ad una);
3) un Atlante geo-testuale, che proietta su una rappresentazione cartografica della penisola italiana i dati relativi alle attestazioni, alla diffusione, alla circolazione delle parole del cibo nelle loro varie forme linguistiche. Attualmente ospita 140 lemmi, per un totale di 2.434 attestazioni archiviate e riconosciute dai gruppi di ricerca.
La consultazione è semplice e diretta: basta aprire il portale www.atliteg.org e seguire i menu, chiari e intuitivi. Il portale presenta anche molti materiali relativi alla diffusione e alla comunicazione nazionale e internazionale del progetto, con video e ricerche relativi anche al mondo della scuola.