La classifica che segue è un riassunto dei nomi più celebrati nella storia della cucina, basato su riconoscimenti internazionali, influenza storica e impatto sulla gastronomia mondiale. Attenzione, non è la classifica delle migliori ricette o della nazione che cucina meglio, è la classifica che tiene conto di chi ha portato più innovazione e devo dire che, e chi ha fatto la scuola alberghiera e ha lavorato a certi livelli mi confermerà, come classifica ci ha preso anche se devo dire lo chef Adrià non mi piace, non mi piace lui e nemmeno le sue proposte troppo estreme per i miei gusti e nemmeno mi son mai piaciute le sue tecniche che ho avuto modo di sperimentare in piccola parte e sono molto ma molto lontane da quello che intendo io come cucina.
Una menzione particolare va invece a chi cucina a casa, che non fa lo chef ma ogni giorno si arrabatta per cucinare il meglio possibile per la propria famiglia senza nessuna pretesa, perchè puoi essere anche lo chef più grande del mondo ma la cucina, quella vera, è nata e rinasce tutti i giorni nelle case di tutti quelli che cercano di mettere insieme una pasto più buono possibile con quello che c’è in casa, un arte vera e difficile.
Il più grande cuoco di tutti i tempi? Una domanda difficile, perché la cucina è arte, passione e cultura, e ognuno ha il proprio “maestro” preferito. Ma se parliamo di impatto storico, innovazione e leggenda, alcuni nomi sono davvero imprescindibili. Ecco una panoramica dei più grandi chef della storia, quelli che hanno trasformato il cibo in pura magia.
1. Auguste Escoffier (1846-1935) – Il “Re dei cuochi”
Chi era? Considerato il padre della cucina moderna, Auguste Escoffier è probabilmente il più grande chef di tutti i tempi. Ha rivoluzionato la gastronomia francese, creando il sistema delle brigate di cucina (la struttura che ancora oggi si usa nei ristoranti). Fu il primo a standardizzare le ricette e a rendere la cucina un’arte raffinata. Perché è famoso? Ha scritto il leggendario “Le Guide Culinaire”, una bibbia della cucina. Ha creato piatti iconici come la Pesca Melba e il Filetto alla Chateaubriand. Ha reso la gastronomia accessibile, trasformando i ristoranti in luoghi di lusso per tutti. Titolo: “Re dei cuochi e cuoco dei re”.
2. Ferran Adrià (1962 – oggi) – L’Alchimista della Cucina
Chi è? Chef spagnolo considerato uno degli innovatori più radicali della cucina. È famoso per aver portato la cucina molecolare alla ribalta nel suo ristorante El Bulli, che è stato nominato il miglior ristorante del mondo per diversi anni. Perché è famoso? Ha trasformato la cucina in un’esperienza multisensoriale. Ha creato piatti rivoluzionari come le sfere di olio d’oliva e la spuma d’aria. Ha cambiato per sempre il modo di pensare la gastronomia. Titolo: “L’Alchimista”
3. Paul Bocuse (1926-2018) – Il Padre della Nouvelle Cuisine
Chi era? Paul Bocuse è stato il simbolo della Nouvelle Cuisine, un movimento che ha rivoluzionato la cucina francese negli anni ’60 e ’70, introducendo piatti più leggeri, eleganti e creativi. Il suo ristorante, L’Auberge du Pont de Collonges, ha mantenuto 3 stelle Michelin per oltre 50 anni! Perché è famoso? Ha reso la cucina più salutare e moderna. Ha creato il Bocuse d’Or, il concorso di cucina più prestigioso al mondo. Ha dato dignità internazionale alla figura dello chef. Titolo: “Monsieur Paul”.
4. Alain Ducasse (1956 – oggi) – Il Re delle Stelle Michelin
Chi è? Alain Ducasse è il cuoco più stellato della storia. I suoi ristoranti in tutto il mondo hanno accumulato più di 30 stelle Michelin. Ha portato la cucina francese ai massimi livelli e continua ad essere un punto di riferimento. Perché è famoso? Ha aperto ristoranti stellati in tutto il mondo, da Parigi a Tokyo. È stato uno dei primi a portare la cucina di lusso su una nave spaziale! Promuove la sostenibilità e la cucina naturale. Titolo: “Il Re delle Stelle Michelin”.
5. Gualtiero Marchesi (1930-2017) – Il Maestro Italiano
Chi era? Considerato il padre della cucina italiana moderna, Gualtiero Marchesi ha trasformato l’immagine della cucina italiana, rendendola internazionale e artistica. È stato il primo chef italiano a ottenere tre stelle Michelin. Perché è famoso? Ha creato piatti iconici come il riso oro e zafferano. Ha portato l’arte e la semplicità nella cucina italiana. Ha formato molti dei più grandi chef italiani di oggi. Titolo: “Il Maestro”.
6. Massimo Bottura (1962 – oggi) – L’Artista Visionario
Chi è? Massimo Bottura è oggi uno dei cuochi più influenti al mondo. Il suo ristorante, Osteria Francescana a Modena, è stato nominato il miglior ristorante del mondo più volte. Bottura è un vero visionario, che unisce arte, cucina e innovazione. Perché è famoso? Ha creato piatti come “Oops! Mi è caduta la crostata di limone”. Ha innovato la tradizione italiana, rendendola moderna e internazionale. È impegnato nel sociale, con progetti contro lo spreco alimentare. Titolo: “Il Cuoco Filosofo”.
E gli italiani del passato?
Bartolomeo Scappi (1500-1577)
Uno dei primi grandi cuochi della storia, chef dei papi e autore di uno dei primi libri di cucina rinascimentale.
Pellegrino Artusi (1820-1911)
Padre della cucina casalinga italiana, il suo libro “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” è ancora oggi un riferimento.
E il verdetto finale?
Se si dovesse scegliere il più grande cuoco di tutti i tempi, probabilmente il titolo andrebbe ad Auguste Escoffier, il padre della cucina moderna. Senza di lui, la gastronomia non sarebbe quella che conosciamo oggi. Ma in ogni epoca ci sono stati giganti della cucina, e ognuno ha lasciato un segno indelebile. e il mio? per quanto riguarda la tecnica e le basi fondamentali non possiamo giraci intorno, ancora oggi in tutte le cucine da brigata si parla solo il linguaggio di Escuffier e non mi riferisco al francese, Il mio cuoco preferito in assoluto per come cucina per la scelta di alcuni abbinamenti, per la “mano”, per le ricette assolutamente è Bocuse. (bravo anche Marchesi eh, ma se conosci Bocuse noterai subito che Marchesi scopiazzava parecchio) anche se devo ammettere che dar ragione ai Francesi mi brucia parecchio.
by Gabriele Cattarin – “Rapanello” (da Facebook)