L’usanza nordica di produrre una birra per il Natale arriva a Napoli, si unisce al prodotto simbolo del Natale italiano, il panettone, e lo fa con uno dei migliori artigiani, Catello Di Maio.
Una lenta e lunga lievitazione – garantendo il tempo necessario ad un processo fatto di dedizione amorevole e giusta tecnologia – insieme ad una selezione meticolosa delle materie prime, rendono indimenticabile il profumo, e soprattutto il sapore, del panettone Cesto Bakery, il panificio di Torre del Greco.
Profumo di Natale
Panettone e birra di Natale si sono presentati per la prima volta insieme il 27 novembre presso Salumeria Contavoli, la gastronomia d’eccellenza di Danilo Cortimiglia, sita in via Bisignano 8, nel “salotto buono” di Napoli.
Oltre al panettone tradizionale, Catello Di Maio per questo Natale 2024 propone: il panettone all’albicocca del Vesuvio, quello ai tre cioccolati, al pistacchio, da non perdere anche la versione con cereali antichi, cioccolato bianco e frutti di bosco e non manca il pandoro del Vesuvio.
Il birrificio artigianale Kbirr di Fabio Ditto è un progetto che si è affermato con determinazione sia sul mercato nazionale che estero, grazie all’altissima qualità delle birre e al format che vede interpretare gli stili brassicoli più conosciuti, con immagini e linguaggio simpaticamente legati alla cultura napoletana.
La “Casa Cupiello” è una Christmas Ale dall’intenso color nocciola, schiuma abbondante, cremosa e persistente, al naso offre sentori fruttati e speziati con evidenti note di anice stellato e cannella. Al palato si presenta corposa con un approccio dolce che ricorda “o’ spasso” del dopocena natalizio. Al retrogusto permangono piacevoli sensazioni dovute alla combinazione dei malti tostati. Ottima anche per l’aperitivo, ad accompagnare crostini con prosciutto crudo 36 mesi, stracciata di bufala e basilico.
Catello Di Maio e la sua Cesto Bakery a Torre del Greco
Entrando in Cesto Bakery, nel centro di Torre del Greco, si viene immediatamente colpiti dall’estesa varietà di pani: sono circa quaranta e spaziano dalle creazioni contemporanee di Catello, al recupero dei pani storici della Campania, ai pani di altre regioni italiane, fino a quelli del nord Europa. Proprio questi ultimi sono oggi amatissimi dal suo pubblico e rappresentano uno stimolo fondamentale per il lavoro del panettiere all’ombra del Vesuvio.
Catello Di Maio è un bravissimo artigiano della farina di segale: sono particolarmente apprezzati il rugbrød, il pane svedese nella sua forma tipica in cassetta, così come la pagnotta da 500 grammi di farina di segale al 100%, nonché quella realizzata con segale ed un misto di cereali. Negli scaffali si fanno notare le grandi pagnotte di farina integrale al 100%, le miste, quelle di farina bianca, croccanti e profumate. Il pane di campagna, nella forma del ‘palatone’ da 1,5 kg, tipicamente napoletano e legato ai ricordi di famiglia. Il pane di Altamura è un altro richiamo fortissimo, insieme al pane di semola, mentre perfetti nella forma e nella tipica consistenza soffice sono i buns, tra i più richiesti dalle hamburgherie d’autore.