“È il nostro luogo del cuore – dicono i titolari Sabrina Vistoli e Giorgio Turini – che vogliamo condividere con i nostri ospiti”. Uno dei suoi punti di forza è la cucina guidata da Sabrina con una brigata al femminile
A Noventa di Piave un paesone dell’entroterra veneto, disteso nella parte orientale della provincia di Venezia, si incontra l’agriturismo biologico Settecentoalberi. Una struttura ecosostenibile circondata da un polmone verde composto da 700 alberi (da cui i il nome) che incornicia un’ampia radura con un orto di un ettaro ed un piccolo frutteto.
Questo è il luogo del cuore di Sabrina Vistoli e Giorgio Turini, una coppia nella vita e nel lavoro. Lei veneta e lui laziale, hanno deciso di lasciare Roma, dove si erano conosciuti (entrambi insegnavano in scuole della Capitale), per trasferirsi nella pianura veneta per concretizzare il loro sogno nel cassetto: dare vita ad un progetto di ospitalità incentrato su una casa immersa nel verde con il sottofondo di un tempo “rallentato” adatto per riscoprire, in tutta tranquillità, i ritmi della natura, e ritrovare la gioia semplice della meraviglia, lontani anni luce dalla frenetica corsa del quotidiano.
Settecentoalberi: il luogo del cuore di Sabrina e Giorgio
«Settecentoalberi – dicono con soddisfazione Sabrina e Giorgio – è nato innanzi tutto come progetto di coppia e per concretizzare un sogno che avevamo da tempo nel cassetto. Dare vita ad una struttura che mettesse in luce il grande amore che abbiamo per la terra e la natura. Inizialmente doveva essere un B&B poi è nato un agriturismo, dove abbiamo riversato le esperienze personali e professionali di una vita, che risplende di bellezza e benessere, di casa e di famiglia».
«Siamo partiti piantando piccole talee – continuano i due titolari – Poi negli anni successivi abbiamo messo a dimora oltre settecento alberi intrecciandoli con arbusti per ottenere un bosco di pianura avvolgente e profumato che si affaccia su un’ampia radura verde. Successivamente, con un team di architetti, abbiamo adattato ad alloggi una parte del vecchio fienile e abbiamo aperto la nostra casa costruendo una grande sala ricolma di luce per pranzi e cene. Una sorta di nave luminosa ed accogliente ………. in un mare di verde, dove tutto è un inno al gusto, al calore e alla qualità. Oggi tutto questo è “Settecentoalberi” il nostro posto del cuore che vogliamo condividere con i nostri ospiti».
Video intervista a Sabrina Vistoli e Giorgio Turini
Settecentoalberi: azienda agrituristica vocata alla sostenibilità
Una realtà che ha il suo cuore nell’azienda agricola vocata alla sostenibilità ed alla salute delle persone e dell’ecosistema. Nell’annesso orto biologico di un ettaro e nel piccolo frutteto di 3.000 metri quadri si coltivano ortaggi e piccoli frutti di bosco in modo naturale senza pesticidi e prodotti chimici.
I legumi biologici (ceci e lenticchie) ed i cereali antichi arrivano da terreni di proprietà a Servigliano, in provincia di Fermo e l’olio dal mezzo ettaro di ulivi a Civitella S. Paolo, nella valle del Tevere, ad un’ora di macchina da Roma.
Settecentoalberi è anche sede didattica ed ospita workshop, corsi di cucina individuali e di gruppo, degustazioni, presentazioni e sessioni di analisi gustativa. A breve inizieranno i seminari per conoscere il miele, le farine, i formaggi e le tecniche di panificazione.
Ospitalità: cinque camere di buon livello
L’ospitalità è garantita da cinque camere ampie e luminose, impreziosite dall’estro di Sabrina e ricercate anche nei nomi: Teatro Allegro, Tuli-Poni, Isabel, Quinta e Spring. Quest’ultima è l’unica singola mentre le altre sono una tripla attrezzata per ospiti con disabilità, una doppia con letti singoli e due matrimoniali. Ognuna ha diversi allestimenti e rivestimenti, legati alle collezioni delle ceramiche Bardelli che ne impreziosiscono in maniera unica interni e bagni. Le stanze sono molto spaziose e sono attrezzate per accogliere ospiti anche per lunghi periodi.
Buongiorno Inverno: esclusiva colazione letteraria
Alla mattina il profumo delle pagnotte e dei dolci appena sfornati solletica il naso ed il palato. È il momento di “Buongiorno inverno” la colazione letteraria a base di squisitezze del territorio da gustare nella grande sala con le travi in legno, ricolma di libri, tappeti, oggetti che raccontano di conoscenze, di storie, di viaggi.
Al termine, ogni ospite riceve una speciale foglia con una riflessione o un pensiero d’autore magari quello che parla della piacevolezza di vivere in campagna all’aria aperta, per sentire “il canto degli uccelli. E respirare il profumo delle fioriture che indugia nella sera”.
«E’ la foglia che ti sceglie» – dicono con soddisfazione Giorgio e Sabrina – perché qui ogni gesto e ogni incontro hanno un senso da vivere e indagare.
Cucina di qualità che sceglie e riscopre
Altro suo segno distintivo è il ristorante, aperto però solo nelle sere di giovedì (con menu vegetariano) venerdì e sabato e domenica a pranzo.
La cucina è il regno di Sabrina, per tre decenni insegnante in vari istituti alberghieri, dapprima al I° Istituto Alberghiero di Roma, poi al Barbarigo di Venezia e infine al Cornaro di Jesolo.
La ristorazione è partita dinamicamente nel 2021 quando la chef patron ha deciso di lasciare l’insegnamento per dedicarsi a tempo pieno alla creazione di una forma di agriturismo alternativo.
Sabrina è una chef appassionata e talentuosa, determinata e volitiva ed assieme alla sua briga di cucina tutta al femminile – composta da Sabrina Giovannini, Nesha Belaziri e Manjola Muci – propone piatti, intriganti e particolari, che reinterpretano con fantasia le ricette della tradizione contadina utilizzando, per massima parte, i prodotti dell’orto. Infatti la chef Sabrina, talentuosa, appassionata e determinata, raccoglie personalmente i prodotti dell’orto e li propone con stile ed estro creativo.
Le due sale da pranzo che possono contenere al massimo 35 persone sono piene di libri che cercano un domicilio e un lettore. Alla sera si possono gustare i piatti del menu, à la carte, articolato su una dozzina di piatti, tra antipasti, primi e secondi, aggiornati mensilmente e con una linea dedicata ai vegetariani. Ci sono anche “crudités” di stagione, ovviamente preparate al momento. Anche pane, pasta e dolci sono fatti in casa.
«Tutto sotto la “spietata” tirannia della produzione dell’orto – ricorda la chef – che a volte regala ed altre toglie imponendo i suoi tempi e la sua gerarchia ai desideri del palato»
Nel rispetto dei ritmi della natura sono nati i suoi piatti più iconici come ad esempio i Ravioli di rapa rossa con ricotta affumicata erba cipollina e semi di papavero che sono diventati una celebrità. Sono proposti in autunno al pari delle lasagnette alla zucca.
In questo periodo viene anche servita una ottima crema di zucca con burratina affumicata e gocce di olio di zucca, uno specialissimo “Tortino di Stravecchio” con finferli e porcini e la Guancia di manzo cotta a bassa temperatura e marinata al Raboso, con zucchine, cavolfiore ed una purea di patate. In sala un piccolo team coordinato da Erika Luccarda che consiglia anche i giusti abbinamenti con i vini di una cantina dove primeggiano le etichette del Triveneto.
Bottega e la spesa su appuntamento
Annessa all’agriturismo c’è una piccola bottega dove si possono acquistare i prodotti raccolti dall’orto e quelli che vengono trasformati nel laboratorio interno. Confetture, sciroppi e sottoaceti, ma anche polpa di pomodoro e sugo, zucca in saor e cipollotti in agrodolce, o la crema di cipolle rosse, e fichi canditi e crema di melanzana…. E non ultime le confetture “speciali”: alle olive o al melocotogno e rafano, oppure alla zucca e uva passa che accompagnano la degustazione di ricotta e formaggi del territorio, una tavolazza di sapori assolutamente da scoprire, molto apprezzata come dessert.
Ulteriori info
Settecentoalberi, Via Guaiane 144, Noventa di Piave (Ve)
Agriturismo aperto tutto l’anno
Il ristorante solo nelle sere di giovedì (con menu vegetariano) venerdì e sabato e domenica a pranzo
Tel. 0421- 307764 – – Cell. Sabrina: 347 7149207 – – Cell. Giorgio: 346 8000064