Non solo chef pluristellati, maestri cioccolatieri e sommellier pluripremiati; la Romagna è sulla vetta del mondo anche nella difficile arte della Tostatura di caffè.
Un mese fa infatti si è svolto a Guagzhou, in Cina, l’annuale Campionato del Mondo di Tostatura, vinto da Rubens Gardelli, giovane forlivese che ha battuto una nutrita concorrenza proveniente da tutto il mondo.
Tostatura di caffè; Gardelli batte 21 concorrenti del mondo intero
I 21 concorrenti, campioni nazionali nei rispettivi paesi, si sono cimentati nelle varie prove della gara, dalla selezione del caffè verde, alle prove di tostatura fino agli assaggi dei caffè tostati.
Gardelli, campione italiano di tostatura del caffè per quattro volte consecutive, è titolare della Gardelli Speciality Coffees in via Balzella 28, che da anni si occupa del caffè in tutte le sue fasi, a partire dalla ricerca che fa lui stesso sempre con una particolare attenzione anche alla sostenibilità etica del prodotto, oltre che, naturalmente, al sapore del prodotto finale nella tazzina.
Il trentaquattrenne forlivese è per così dire figlio d’arte, in quanto è “cresciuto” nel bar gestito dai genitori ed ha “respirato” caffè da sempre, lavorando nella caffetteria di famiglia appena possibile.
Una dozzina d’anni fa ha iniziato a viaggiare in Italia e nel mondo, per fare esperienze e studiare, prima di tornare nella città romagnola d’origine e prendere in mano le redini dell’attività.
Tostatura di caffè, un’idea vecchia nella testa di Gardelli
Quella della Tostatura di caffè era un’idea che a Gardelli frullava per la testa dal tempo della sua permanenza in California, rimasto affascinato da un bar con tostatrice annessa, accanto al bancone.
Tornato in Patria, la cominciato a tostare in una piccola macchina di rame messa a scaldare sulla stufa di casa, acquistando piccole quantità di caffè crudo selezionato di origini diverse da un’azienda statunitense.
In tal modo, sperimentando e scoprendo nuovi aromi, sapori, e luoghi d’origine, ha fatto esperienza fino a diventare lui stesso torrefattore e creare un suo marchio.
In pochi anni, grazie all’esperienza acquisita, con un’attrezzatura realizzata su misura per lui da un artigiano di Forlì, riesce a tostare autonomamente i chicchi verdi di caffè Arabica, e degustando, modificando, assaggiando i suoi vari “esperimenti”, è riuscito ad ottenere con pazienza e costanza un caffè che rappresenta il massimo del profilo sensoriale del prodotto.