“Il primo messaggio di questo percorso espositivo è che la cultura dobbiamo socializzarla, non una cultura di nicchia ma le opere devono essere fruibili da più persone possibili, in quanto l’opera d’arte è l’occasione per ripensare il mondo da un altro punto di vista – spiega Maura Anfossi, membro Consiglio generale Fondazione CRC, referente della commissione Arte”.
“Le 13 opere di Sergio Unia, donate dall’artista alla Fondazione CRC, Cassa di Risparmio di Cuneo, trasmettono il messaggio di apertura verso la bellezza, il desiderio, la gentilezza, il garbo, la misura: valori fondanti del nostro territorio – sottolinea la Anfossi -. Attraverso questa mostra si vogliono esportare tali valori della nostra comunità che ama creare ponti, connessioni, legami con altri territori e altre istituzioni. Vogliamo far circolare fuori dal nostro territorio le opere che ci vengono donate e accogliere opere che provengono da altri luoghi. Il nostro desiderio è fare diventare Cuneo e il suo territorio uno snodo di pensiero, di scambi di cultura. La scelta di questo luogo meraviglioso deriva dal rapporto di Unia con la natura, con la terra. A lui piace scolpire, e in passato l’ha fatto molto, osservando i contadini che lavorano la terra. Questa location sicuramente permette di espandere il messaggio che le opere racchiudono”.
Questa dichiarazione di passione viene fuori passeggiando attraverso i vialetti romantici del Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama a Torino, mentre si osservano con ammirazione le opere bronzee dell’artista Sergio Unai.
Oggi, 23 ottobre 2024, apre al pubblico il progetto espositivo Sergio Unia. In Ascolto, promosso da Fondazione CRC in collaborazione con Fondazione Torino Musei.
Il progetto nasce su iniziativa della Fondazione CRC, nell’ambito del progetto Donare.
Ci troviamo in questo luogo incantevole, in questa mattina d’autunno accarezzati da un piacevolissimo sole e da colori che ti invitano a restare.
Si è appena conclusa, la conferenza stampa di presentazione della Mostra Sergio Unia. In Ascolto, un’esposizione che presenta il lavoro artistico dello scultore monregalese Sergio Unia (Roccaforte Mondovì, 10 marzo 1943), un dialogo tra le opere dell’artista e le suggestioni del Castello degli Acaja. Una risonanza tra resti antichi, natura, mutare del tempo e del paesaggio e i lavori di uno scultore che fa della tradizione un baluardo tramite cui leggere la quotidianità.
Le tredici sculture in bronzo toccano alcuni dei temi universali sviluppati dall’artista – quali l’infanzia, l’adolescenza e la giovinezza, il rapporto con la classicità, facendo emergere una poetica figurativa, capace di plasmare la materia donandole una forma tesa alla ricerca di una perfezione astratta.
Fra i temi principali, quello del rapporto con l’antico, si svela nelle opere Reperto torso virile, La musa (reperto n. 2) e Attesa ed emerge con particolare forza in relazione ai frammenti di pilastri e vasi lapidei della balaustrata juvarriana del palazzo, che giacciono quali rovine nell’area a sud del castello.
Sono però i soggetti dell’infanzia, dell’adolescenza e della giovinezza a costituire il nucleo centrale della mostra: Maia con l’aquilone, Bimba sui pattini, Giochi, La cavallina, Adolescente con flauto (Rossana), Nudo dormiente e Danzatrice (Elena) trasmettono all’osservatore il senso di una ricerca artistica che plasma la materia in forme depurate.
Il bronzo materializza corpi all’apparenza senza peso, disegnati dal movimento dell’azione. Le posture, che rievocano secolari esperienze di bottega e il farsi della lezione accademica, vengono declinate nella realtà intima e concreta, soggetta al variare quotidiano della luce e dei colori.
La donazione alla Fondazione CRC di diverse opere tra disegni e sculture di Sergio Unia risale al 2019. Nel corso del 2024, in parallelo all’iniziativa espositiva promossa insieme a Fondazione Torino Musei, la Fondazione CRC ha lavorato al riordino, alla catalogazione e alla digitalizzazione di più di 600 disegni donati da Sergio Unia, nell’ottica di valorizzare questo patrimonio e renderlo accessibile a tutti.
INFO
ORARI: lunedì e da mercoledì a domenica: 10 – 18. Martedì chiuso. Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura.
BIGLIETTI: incluso nel biglietto di ingresso al museo: intero € 10 | ridotto € 8. Gratuito Abbonamento Musei e Torino+Piemonte card.
GRATUITÀ: residenti in provincia di Cuneo.
SERGIO UNIA
Sergio Unia è nato a Roccaforte Mondovì (Cuneo) il 10 marzo 1943.
Si avvicina all’arte confrontandosi in modo diretto con l’ambiente delle vallate cuneesi, disegnando e dipingendo en plein-air i paesaggi e i visi segnati dei montanari. A Torino, dove la famiglia si trasferisce nel 1952, frequenta gli ambienti artistici cittadini e nel 1970 frequenta i corsi liberi di nudo di Filippo Scroppo all’Accademia Albertina. Dall’anno successivo inizia a esporre le sue opere grafiche e pittoriche. Solo allora scopre la vocazione per la scultura plastica, che diventa la sua forma preferita di espressione artistica. Nel 2006 la Galleria d’Arte Moderna di Roma organizza una mostra personale di Sergio Unia al Museo Manzù di Ardea, suggellandone il riconoscimento.
Nel 2011 è tra gli artisti invitati al Padiglione Italia della Biennale di Venezia. Nel 2013 è nominato accademico ad honorem della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon. Numerosi musei italiani annoverano nelle proprie collezioni opere di Sergio Unia, ma particolarmente stretto è rimasto il suo rapporto con il Piemonte. Nel monregalese, a Mondovì e a Roccaforte Mondovì, le fontane con i suoi gruppi statuari costituiscono il fulcro del paesaggio urbano.
FONDAZIONE CRC
La Fondazione CRC è un ente non profit, privato e autonomo, che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico, attraverso erogazioni di contributi a favore di soggetti pubblici e privati non profit e attraverso progetti promossi direttamente, in partenariato con i soggetti attivi nei diversi campi, sul territorio della provincia di Cuneo. Il progetto Donare, attivo dal 2017, ha l’obiettivo di rilanciare la cultura del dono in provincia di Cuneo: negli anni questa iniziativa ha permesso di raccogliere donazioni di varia natura da parte di privati, con l’impegno da parte della Fondazione perché queste vengano valorizzate a favore dell’intera comunità, con l’obiettivo di ampliare la conoscenza e la fruizione del patrimonio culturale sul territorio.