Sorto oltre 1000 anni fa su una rupe protetta dai monti che la circondano, c’è Scapoli, piccolo centro molisano in provincia di Isernia di nemmeno 800 abitanti, circondato da fitti boschi, la cui principale peculiarità è di essere la capitale italiana dello strumento musicale natalizio per eccellenza: la zampogna.
Il piccolo borgo è sorto nel IX secolo attorno all’Abbazia di San Vincenzo al Volturno, fondato dai monaci fuggiti da Castel San Vincenzo a causa delle scorribande dei saraceni, che ne dissodarono i terreni circostanti per un’agricoltura di sussistenza.
Attorno al convento ed alla chiesa si formò un piccolo borgo sulla quale, fin dall’inizio, posero gli occhi molte famiglie nobiliari, data la posizione strategica sulla rupe, a guardia del territorio e della vallata sottostante.
Il paese degli zampognari
Al centro del paese c’è la Statua dello Zampognaro, personaggio che un tempo partiva da Scapoli e dal Molise in generale, per avventurarsi verso città anche distanti, per suonare nelle strade le nenie tipiche del periodo natalizio e raggranellare un po’ di soldi.
La suggestiva statua lo raffigura con il cappello di feltro e le vecchie ciocie ai piedi, il mantello e la classica zampogna a tracolla ed è capace di rinverdire il ricordo di queste figure nella memoria; figure oggi purtroppo scomparse come tante altre cose.
Essendo la capitale mondiale della zampogna, Scapoli ha allestito anche il Museo della Zampogna, una mostra permanente dedicata a questo strumento a fiato, con reperti storici, immagini d’epoca e storie particolari dei vari oggetti.
Nella stessa piazzetta, dietro la statua, c’è lo Sporto, il Palazzo dei Marchesi Battiloro, dal quale si accede al Cammino di Ronda, un percorso che segue il profilo della roccia sulla quale sorge Scapoli, offrendo una vista panoramica particolarmente suggestiva.
Sul cammino di ronda c’è una piccola stanza nella quale è stata ricostruita una postazione di guardia della seconda guerra mondiale, con tanto di brandina, borraccia, porta munizioni e fotografie del periodo bellico su queste montagne.
Il piccolo borgo è caratterizzato da un reticolo di vicoli e piazzette, dove si aprono molti negozietti e botteghe artigianali dove si può trovare di tutto, molte delle quali proprio dedicate alla zampogna, soprattutto nel corso delle tante manifestazioni folkloristiche che vi si organizzano.
Tra queste, oltre alla Mostra Mercato e Festival Internazionale della Zampogna, manifestazione che richiama migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo, c’è anche la “Sagra delle Sagre” e la “Raviolata” di carnevale, quando viene fatto e distribuito il “raviolo alla scapolese”, un raviolone con un ripieno dal gusto intenso e deciso.
Molte altre le iniziative, soprattutto in occasione delle celebrazioni religiose, come i Falò di San Giorgio, protettore del paese, e la “Tuzza” del periodo pasquale.