In Toscana, nella bellissima Val d’Orcia, Pienza dichiarata città patrimonio Unesco, con poco più di duemila abitanti, è il centro più rinomato e di maggiore importanza artistica.
Sorta come Corsignano, era un borgo fortificato già conosciuto in epoca romana che, ancor prima, remoti abitatori avevano scelto come residenza primitiva, lasciando tracce abbondanti del loro passaggio, fin dall’età del neolitico superiore e del bronzo.
Il bellissimo borgo è di origine medioevale, che diede nel quattrocento i natali a Enea Piccolomini che arrivò poi alla soglia papale come Pio II, il quale fu l’artefice della trasformazione del luogo da piccolo borgo povero e degradato alla “città ideale” del Rinascimento, armoniosa e florida che ancora oggi possiamo ammirare. Pio II affidò la rielaborazione di Pienza a Bernardo di Matteo Gambardelli detto il Rossellino, allievo del più famoso Leon Battista Alberti. I lavori durarono tra il 1458 e il 1462 e interessarono l’antico borgo fortificato di Corsignano.
Gran parte del rilevante patrimonio storico-artistico di Pienza è concentrato nella sua piazza, dedicata al pontefice Pio II la Cattedrale, il Palazzo Comunale, Palazzo Borgia, Palazzo Piccolomini e numerosi luoghi di culto.
La Cattedrale, vero e proprio capolavoro del Rinascimento, ha una facciata composta da grandi lesene sormontata da un timpano triangolare con lo stemma papale. Tutte le costruzioni quattrocentesche hanno vedute prospettiche con un susseguirsi di terrazze panoramiche e giardini pensili.
Poco fuori del borgo c’è il Romitorio, un complesso di locali scavati nell’arenaria da monaci eremiti; in una delle grotte, c’è una curiosa scultura di una Madonna con sei dita.
Pienza, che è una delle più belle e visitate città della Toscana, organizza anche moltissime iniziative sia di carattere culturale, sia di carattere promozionale per i suoi prodotti e piatti tipici.
Qui non ci si può esime dall’assaggiare le iconiche bistecche di razza Chianina, o i pici toscani, un piatto povero di origine contadina: una pasta fatta a mano con acqua e farina, condita con delizie come il ragù di Chianina, l’aglione e le briciole di pane tostate in padella, oppure il cacio, o pecorino di Pienza, un formaggio a pasta dura da latte di pecora stagionato in barriques, cui è anche dedicato il curioso “Palio del cacio a fuso”.
Tante le iniziative organizzate per i turisti, come il Torneo di Panforte, Pienza e i Fiori, ed il Festival della Val d’Orcia.