Il suggestivo Cenere – Museum & Bistrot racchiude cucina, vino e arte, un richiamo ai fasti di Pompei antica. Concepito per godere di un pasto osservando dipinti, sculture e le belle anfore esposte in un esclusivo piccolo museo privato, tra luci e ombre di un’epoca che ancora rivela i suoi segreti grazie alle più recenti scoperte; il bistrot nasce nel luogo in cui si fondono storia e modernità, il cuore pulsante della città ma a pochissimi passi dal Parco Archeologico, il secondo sito più visitato al mondo.
La preziosa cucina vede alla guida lo chef Pierpaolo Giorgio, con la gestione del Maître sommelier Valerio Coppola, che scandisce l’armonia tra aromi e sapori del vino in accompagnamento alle pietanze. Proprietà di Gennaro Santarpia, il locale è una storica dimora ottocentesca dalle sale in pietra lavica e sedimenti vulcanici; nella prima spiccano lastre di pietra chiara con iscrizioni in latino di Plinio il Vecchio e alcuni affreschi d’epoca restaurati e abbelliti, dove predomina il famoso rosso pompeiano.
A soli due anni dall’apertura, entra in Guida Michelin Italia 2024
Si pranza e si cena in un piccolo museo con 25 coperti
Dove la città di Pompei è da anni assuefatta a un’offerta turistica, Cenere si distingue con un’atmosfera intima e curata, lapillo nero e formule lente, studiate, volte a evocare passione e tradizione.
Per l’occasione, la nostra accoglienza a cena è stata caratterizzata da ingredienti di altissima qualità, a partire dal ricco cestino contenente grissini, tarallini sugna e pepe, pane di grano macinato a pietra, olio evo cilentano, burro di bufala, seguito da una delicatissima entrèe di street food partenopeo: palline di riso, polpettina vegetariana, pasta e fagioli ripassata, a cui è stato abbinato un freschissimo cocktail estivo a base di Gin e Sambuca, definito dal suo creatore “Un’estate italiana”.
Ha poi avviato il percorso enogastronomico l’unica varietà autoctona bianca del Trentino, una Nosiola delle Dolomiti IGT 2020, al naso fresca e briosa, che esprime il suo carattere di montagna con note di pompelmo e fiori di sambuco. Perfetto per il prosieguo, un antipasto di Tuna in Horto Vegetabilis – tartare di tonno, patate e fagiolini-.
Il soave primo piatto, Risotto del Fauno -parmigiano reggiano 48 mesi, tartare di gamberi, agrumi-, è stato unito al bianco della cantina Poggio Ridente di San Sebastiano al Vesuvio, in un perfetto trasporto estivo.
Laddove il secondo primo piatto ha invece voluto scandire con decisione l’imminente passaggio autunnale, disponendo Candelotti alla Genovese dalle cipolle dolcissime e carni tenere.
Una vera portata d’onore a cui il sommelier Valerio Coppola ha scelto di abbinare la birra artigianale “Ribelle” di Birrificio delle Cave: chiara, corpo medio e finale secco, gusto fruttato e speziato. Soffermandoci sulle carni, il Porcellus barbecue si è dimostrato un secondo piatto di carattere: Ribs unica di suino nero casertano, pasticcio di melanzane e salsa barbecue, sapori esaltati dal raffinato Bolgheri “Clarice” Rosso DOC 2022.
Finale sancito poi da Sorbetto al basilico con fiori di borragine, brioches calde e pasticceria mista irrorata di Falernum Elixir, il nettare dell’antica Campania.
L’inebriante conclusione di una gustosa e creativa quanto equilibrata cena.
Tradizione e innovazione
Il variegato Menù stagionale di Cenere – Museum & Bistrot consente due sontuosi percorsi degustazione, uno di quattro e l’altro di sei portate, con possibilità di abbinamento vini a cura del sommelier Valerio Coppola; altrimenti, consueta formula À la carte.
La ricchezza degli ingredienti è l’elemento predominante in Cenere – Museum & Bistrot, con un occhio particolare alle eccellenze del Sud Italia, senza tralasciare le prelibatezze che offrono altre regioni; lo chef Pierpaolo Giorgio è riuscito a coniugare mare, montagna e orto in una cucina destinata a lasciare il segno per originalità, gusto ed eleganza, con la capacità di unire produzioni tradizionali a identità nuove e sostenibili.