La Fondazione per l’Educazione Ambientale Italia (FEE Italia-Foundation for Environmental Education), nel corso di una cerimonia di premiazione ospitata nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura, a Roma, mercoledì 24 luglio 2024, ha presentato, insieme a Confagricoltura, l’elenco delle comunità rurali che hanno ottenuto la “certificazione di sostenibilità ambientale” in questa nona edizione del programma “Spighe Verdi”.
Alla cerimonia erano presenti i Sindaci e gli amministratori locali. Sono 75, i Comuni premiati, quest’anno, in 15 Regioni italiane, su 79 candidature: 3 in più rispetto alla precedente edizione, con 6 nuovi ingressi, mentre 3 località non sono state confermate. Si registrano 2 “rientri”: Ragusa, in Sicilia, e Senigallia, nelle Marche. Il Piemonte in testa con 13 “Spighe Verdi”.
Il programma “Spighe Verdi” è nato ufficialmente nel 2015 in collaborazione tra FEE Italia e Confagricoltura per guidare percorsi di sviluppo sostenibile nei Comuni rurali, delle aree interne e montane, mettendo a punto criteri razionali ed equi di valutazione della gestione dei territori, per attivare processi virtuosi e “buone pratiche”, di valorizzazione del patrimonio naturale, paesaggistico, ambientale, culturale, artigianale e imprenditoriale, turistico, con il ruolo centrale dell’agricoltura. Un percorso virtuoso, che parte dalle Amministrazioni Comunali e coinvolge le comunità territoriali e le imprese.
SPIGHE VERDI 2024
La Regione Piemonte è capofila: Alba (CN), Bra (CN), Canelli (AT), Centallo (CN), Castiglione Falletto (CN), Cherasco (CN), Gamalero (AL), Gavi (AL), Guarene (CN), Monforte d’Alba (CN), Pralormo (TO), Santo Stefano Belbo (CN) e Volpedo (AL).
Seguono le Marche, con 9 località premiate: Esanatoglia (MC), Grottammare (AP), Matelica (MC), Mondolfo (PU), Montecassiano (MC), Montelupone (MC), Numana (AN), Senigallia (AN) e Sirolo (AN).
Al terzo posto, pari merito con 8 riconoscimenti, la Toscana: Bibbona (LI), Castellina in Chianti (SI), Castiglione della Pescaia (GR), Castagneto Carducci (LI), Gambassi Terme (FI), Grosseto (GR), Massa Marittima (GR) e Orbetello (GR);
L’Umbria: Acquasparta (TR), Deruta (PG), Montecastrilli (TR), Montefalco (PG), Norcia (PG), Scheggino (PG), Todi (PG), Trevi (PG);
La Puglia: Andria (BT), Bisceglie (BT), Castellaneta (TA), Carovigno (BR), Maruggio (TA), Nardò (LE), Ostuni (BR), Troia (FG).
In quarta posizione, la Calabria, con 7 Comuni: Belcastro (CZ), Crosia (CS), Miglierina (CZ), Montegiordano (CS), Roseto Capo Spulico (CS), Santa Maria del Cedro (CS) e Trebisacce (CS).
La Campania ottiene 6 “Spighe Verdi”: Agropoli (SA), Ascea (SA), Capaccio-Paestum (SA), Foiano di Val Fortore (BN), Massa Lubrense (NA) e Positano (SA).
Il Lazio ha 5 Comuni premiati: Canale Monterano (RM), Gaeta (LT), Pontinia (LT), Rivodutri (RI) e Sabaudia (LT).
Hanno ciascuna 2 località “Spighe Verdi”, la Regione Veneto: Montagnana (PD) e Porto Tolle (RV);
La Liguria: Lavagna (GE) e Sanremo (IM);
L’Abruzzo: Gioia dei Marsi (AQ) e Tortoreto (TE);
La Lombardia: Ome (BS) e Sant’Alessio con Vialone (PV).
Parma è la regina delle “Spighe Verdi” in Emilia-Romagna.
Nova Siri (MT) in Basilicata.
Rientra Ragusa per la Sicilia.
I Comuni che ottengono le “Spighe Verdi” si fregiano di un prestigioso riconoscimento che li accredita su scala internazionale, ma pure, possono vantare un attestato ufficiale del successo delle politiche locali, di buona gestione, nell’ottica della salvaguardia dell’ambiente e della qualità della vita dell’intera comunità territoriale. Anche con un forte impatto sulla valorizzazione e sulla promozione turistica.
Il turismo rurale è una componente fondamentale del programma.
“I Comuni rurali per la loro storia, il legame con la terra, le tradizioni enogastronomiche, i prodotti tipici, le aziende locali, gli itinerari turistici, la cultura, rappresentano le radici più profonde dell’Italia – ha affermato Claudio Mazza, Presidente di FEE Italia –. In altri Paesi europei, come la Spagna, il turismo dei borghi, delle aree interne, dei piccoli comuni montani e delle aree agricole, ha un’importanza rilevante rispetto ad altre forme di turismo, e sta crescendo anche in Italia. “Se ben sostenuto, può diventare trainante per tutto il settore del cosiddetto turismo “dolce” (soft)”.
I criteri di assegnazione
Sono 67 in 16 macro-aree, gli indicatori utilizzati per assegnare il punteggio di “sostenibilità virtuosa”: tra questi, l’educazione allo sviluppo sostenibile, il corretto uso del suolo, la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura, l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione, la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata, la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggi, la cura dell’arredo urbano, la qualità dell’offerta turistica e l’accessibilità per tutti. In particolare, per la sezione Turismo, sono presi in considerazione, tra l’altro: la diversità dell’offerta turistica, la pressione dei flussi, l’utilizzo dei prodotti tipici locali da parte delle strutture ricettive e ristorative, la presenza di aree attrezzate.
Anche i parametri di valutazione sono aggiornati periodicamente, nella prospettiva del miglioramento continuo.
FEE è un’organizzazione non-governativa e no-profit, con sede in Danimarca, presente in 81 Stati nei cinque Continenti e riconosciuta dall’UNESCO leader mondiale nell’educazione alla sostenibilità. Fondata nel 1981, Anno Europeo dell’Ambiente, intorno al binomio “ambiente-turismo”, ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale con due agenzie ONU – il Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite -UNEP e l’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite- UNWTO – per l’organizzazione di programmi internazionali, tra i quali il più noto è Bandiere Blu. Oltre a Spighe Verdi: Eco-Schools, Green Key, Young Reporters for the Environment e Learning about Forests.
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