Il Prosecco d’altura è in grande spolvero: zone di produzione che fino a poco tempo fa sembravano destinate alla marginalità ora, grazie al lavoro di pochi, eroici viticoltori, riescono a regalare eccellenti declinazioni di quello che è a oggi il vino italiano più esportato, conosciuto e purtroppo anche contraffatto al mondo.
Il Prosecco d’altura si valorizza lungo la “farra”
La Farra è l’espressione tangibile dello spirito energico e instancabile che anima da sempre la famiglia Nardi. Profondamente radicata nella valorizzazione e cura del proprio terreno, l’azienda trasforma con maestria le uve dei suoi vigneti attraverso le tecniche dell’enologia moderna, dando vita a vini che si distinguono per una qualità e un’eleganza senza pari.
Un nuovo capitolo per il Prosecco
Nel 1997, un nuovo capitolo nella storia di una famiglia legata da generazioni alla terra e alle sue tradizioni vitivinicole, ha visto il suo inizio. I fratelli Adamaria, Innocente e Guido Nardi, mossi da un profondo rispetto per il passato e da una visione audace per il futuro, decidono infatti di portare avanti l’eredità dei loro genitori, fondando l’azienda agricola La Farra. Le radici di questa scelta affondano nell’intimo tessuto familiare, dove, fin dalla tenera età, si sono intrecciati i destini dei fratelli Nardi con le fila dei vigneti, condividendo con i genitori non solo il lavoro, ma anche l’amore e la dedizione verso questa nobile arte.
Lungo la strada del Prosecco
Ci troviamo lungo la strada del Prosecco, nel cuore dell’area di produzione del Conegliano Valdobbiadene DOCG, dove si produce il Prosecco Superiore. Questo luogo speciale, immerso nel cuore pulsante delle Colline del Conegliano Valdobbiadene, gioiello riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità, diviene quindi la culla della loro visione. La Farra è un tributo vivente al territorio stesso che la ospita nonché manifesto di quello che sarà il collante fondamentale che unisce la storia di questa azienda.
Un nome che origina dai Longobardi
Il nome Farra porta con sé le tracce di una storia antica, segnata dalla presenza longobarda in quest’area. Nella lingua dei Longobardi, “Fare” indicava le comunità basate su legami di parentela o su accordi convenzionali, formate da gruppi di famiglie o individui discendenti da un antenato comune. Queste comunità erano le fondamenta della struttura sociale del popolo longobardo. In particolare, la “Fara” di Soligo rappresentava una di queste comunità, un insieme di famiglie strettamente legate che avevano stabilito il loro insediamento nelle vicinanze del fiume Soligo, lasciando così un segno indelebile nella toponomastica e nella storia del luogo. Come un albero le cui radici s’intrecciano con la storia della terra, l’azienda s’innesta dunque nel tessuto di Farra di Soligo, respirando l’essenza delle colline e riflettendo la bellezza del paesaggio nei suoi vini.
L’eccellenza della produzione di nicchia
Oggi La Farra è un’azienda dalle piccole dimensioni, proprio in ragione della frammentazione territoriale tipica della zona, con una superficie vitata di circa venticinque ettari, che coltiva direttamente. Essa vinifica principalmente le uve che provengono dai propri vigneti, dislocati tra Farra di Soligo, per la parte principale, Pieve di Soligo, Follina e San Pietro di Feletto, circostanza questa che le consente di avere un controllo diretto della qualità delle uve che arrivano in cantina e quindi di garantire un prodotto finale di qualità. Attualmente l’azienda produce oltre 700mila bottiglie l’anno che vende prevalentemente all’estero, in particolare in Europa, Stati Uniti, Giappone e Australia.
La filosofia dei fratelli Nardi
Ogni giorno, i fratelli Nardi, oggi alla guida dell’azienda, si dedicano a valorizzare questa eredità, impegnandosi in una filosofia produttiva che abbraccia il rispetto per la natura, tanto nei vigneti quanto in cantina. I vigneti de La Farra narrano una storia fatta di gesti quasi eroici per coltivare lembi di terra che la natura ha reso ostici. «Il fascino maggiore di questa meravigliosa terra – raccontano i fratelli Nardi – è proprio rappresentato dalla passione e dedizione con cui gli uomini e le donne lavorano ogni minimo spazio delle pendici collinari esposte al sole, anche quelle in cui solo reggersi in piedi è
difficile, che ha portato a far conoscere ed apprezzare l’eccellenza del Prosecco Superiore DOCG di Conegliano Valdobbiadene in tutto il mondo».
Una viticoltura moderna ed eroica
È su questa storia che si innesta una viticoltura moderna, rigorosa, attuata nel pieno rispetto dell’ambiente. Quelli de La Farra sono infatti impianti che favoriscono la qualità delle uve e una maggiore sicurezza nell’effettuare la potatura e la vendemmia, senza snaturare la morfologia del paesaggio. Tutte le lavorazioni in vigneto vengono fatte rigorosamente a mano. I vigneti dell’azienda si trovano nell’area centrale della zona di Conegliano Valdobbiadene, nei comuni di: Farra di Soligo, la parte principale, Pieve di Soligo, Follina e San Pietro di Feletto.
Un’eccellente interpretazione del Prosecco Superiore
Tale collocazione consente di produrre uve di particolare pregio che combinano al meglio i profumi floreali tipici dei terreni di Valdobbiadene con la sapidità propria di quelli di Conegliano. Da queste terre, con suoli e caratteri diversi fra loro, provengono le pregiate uve Glera utilizzate per la produzione del Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG. L’eccellente interpretazione enologica del Prosecco Superiore de La Farra, nelle tipologie del Millesimato Rive di Farra di Soligo, Extra Dry, Brut e Frizzante, proviene infatti dalla selezione delle migliori uve prodotte nelle alte colline della DOCG e si propongono di rappresentare l’eccellenza qualitativa della zona di produzione.
Alcuni vigneti dell’azienda si trovano inoltre ai piedi delle colline, nell’area pianeggiante di produzione del Prosecco Doc Treviso. L’appellativo “Treviso” testimonia il ruolo di una zona che ha contribuito a diffondere il Prosecco e a renderlo simbolo indiscusso dello stile italiano del bere. L’azienda produce infine anche una limitata quantità di Pinot Grigio delle Venezie Doc, con uve provenienti da alcuni vecchi vigneti già coltivati dai nonni e zii dei fratelli Nardi. Ogni fratello è responsabile di un aspetto specifico dell’azienda, garantendo un controllo diretto su ogni processo interno.
L’approccio sinergico dell’azienda
Questo approccio sinergico rappresenta il vero cuore pulsante di ogni attività familiare che trova in questa azienda una vera e propria celebrazione. Innocente si dedica principalmente alla gestione dei vigneti e agli aspetti amministrativi. Guido è preposto alla supervisione della cantina. Entrambi, oltre ad essere appassionati viticoltori, custodiscono e applicano con dedizione le conoscenze acquisite presso la Scuola Enologica di Conegliano, la più antica d’Italia. Adamaria infine gestisce con dedizione, cura e passione il settore commerciale e si occupa personalmente dell’ospitalità dei clienti al fine di rendere ogni esperienza un ricordo indelebile.
Una filiera controllata
Una viticoltura dinamica, rigorosa e consapevole quindi che garantisce il controllo diretto dell’intera filiera e l’alta qualità del prodotto finale. L’azienda è inoltre certificata SQNPI per la produzione integrata, adotta dal 2011 il Protocollo viticolo del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG e non utilizza diserbanti nei propri vigneti.
Il nuovo progetto d’accoglienza turistica
Situata lungo l’incantevole Strada del Prosecco, nel cuore del pittoresco mosaico paesaggistico delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, La Farra offre un’esperienza enoturistica che è un vero viaggio sensoriale, dalla vigna fino al calice. Ed è proprio a partire dal desiderio di divulgare le bellezze e le peculiarità di queste colline, incastonate nel cuore della zona DOCG Conegliano Valdobbiadene, riconosciuta nel 2019 come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, che è stato ideato e realizzato, nel corso del 2023, il progetto enoturistico “La Farra”.
Questa iniziativa, ideata dai fratelli Adamaria, Innocente e Guido intende soddisfare il crescente interesse dei winelovers ad immergersi nell’affascinante universo della viticoltura eroica, da cui nascono i pregiati vini La Farra. Il percorso enoturistico si snoda dalla cantina, passando attraverso i vigneti situati sulle colline, fino a giungere al Belvedere La Farra, un casolare pittoresco e luminoso, immerso nei vigneti eroici e di proprietà della famiglia Nardi.
Un Belvedere con vista sul Prosecco
Dal punto di vista architettonico, i fratelli Nardi hanno deciso di rispettare la storia, adottando un approccio minimalista e utilizzando i materiali locali. Le antiche stalle – un tempo cuore di un ciclo produttivo autosufficiente – sono state quindi trasformate in uno spazio che rispecchia la loro identità. Anche il lavoro di reimpianto del vigneto è stato condotto con l’obiettivo di valorizzare le caratteristiche tipiche di queste colline riconosciute patrimonio dall’UNESCO, come i ciglioni, terrazzamenti tipici della zona, e valorizzando la coltivazione della Glera, vitigno autoctono.
Il risultato è un ambiente accogliente, pieno di intensità, disposto su due livelli, in cui i visitatori possono, previa prenotazione, immergersi in un’esperienza unica, degustare i raffinati vini La Farra e arricchire la loro conoscenza della cultura locale attraverso una curata selezione di libri. Il Belvedere La Farra è infatti sia luogo di degustazioni, ma anche destinazione culturale per far conoscere ai turisti storia e tradizioni di queste colline. A tale scopo è stata realizzata al suo interno una biblioteca con i libri di Andrea Zanzotto e di altri scrittori locali. Testi a disposizione dei visitatori che possono dedicarsi alla lettura proprio davanti a quel paesaggio collinare tanto amato e decantato da Zanzotto.
Questo spazio permette dunque di esplorare le diverse sfumature del territorio, ammirando la fatica e la dedizione di generazioni di vignaioli che hanno plasmato un paesaggio agrario di straordinaria bellezza, fatto di piccoli vigneti intervallati da boschi e aree non coltivate, che insieme formano un’efficace rete ecologica di inestimabile e immutato valore.
Il sentiero enoturistico
Per quanto riguarda il sentiero enoturistico, lungo circa tre chilometri e percorribile in cinquanta minuti a piedi, questo ripercorre la storica Strada per il Santuario di Collagù, apprezzata sia dagli abitanti locali sia dagli amanti delle escursioni nella natura. La passeggiata può estendersi fino al Santuario di Collagù, noto per la sua caratteristica forma affilata a “colle acuto”, al borgo omonimo o alla chiesetta di San Gallo. Al ritorno, è possibile effettuare una breve visita guidata all’interno della cantina e acquistare i vini. Un’esperienza immersiva che è un invito a scoprire il territorio e la sua cultura, in cui il vino emerge come simbolo elegante e armonico.
Numerosi sono inoltre gli straordinari itinerari naturalistici che il territorio di Farra di Soligo offre a tutti coloro che desiderino scoprire il volto autentico di questo luogo incantevole. Con delle piacevoli escursioni è infatti possibile raggiungere le Torri di Credazzo, antico fortilizio eretto con ogni probabilità dai Caminesi nel XIII secolo su rovine ben più antiche, le numerose Chiesette disseminate lungo i colli (San Lorenzo, San Vigilio, San Martino, San Gallo) oltre che l’affascinante borgo di Collagù, da dove si possono ammirare incantevoli panorami.
Le meraviglie culturali del Prosecco
Di notevole interesse culturale architettonico ed artistico sono inoltre, nelle immediate vicinanze, l’Abbazia di Follina, di epoca romanica, il Calstelbrando a Cison di Valmarino e il Mulinetto della Croda, a Refrontolo, e, poco più in là, a Conegliano, i famosi dipinti del Cima nonché la più antica Scuola Enologica d’Italia. A soli venti chilometri di distanza si trovano, poi, lo storico quartiere di Serravalle a Vittorio Veneto, Villa Barbaro a Maser nonché la deliziosa cittadina di Asolo e la Gipsoteca del Canova a Possagno.