Il Mangirò mette gli chef in stand by e si regala un’edizione ribelle.
Il Mangirò mette in pausa gli chef e diventa ribelle
Torna come di consueto la prima domenica di luglio – il 7 luglio per la precisione – il Mangirò, l’ormai storico trekking mangereccio di circa dodici chilometri, attraverso i boschi di Monghidoro, costeggiando i campi di Grani Alti, i ruscelli e i piccoli borghi nel contesto naturale dell’Appennino Tosco-Emiliano ideato e organizzato da Il Forno di Calzolari https://www.fornocalzolari.it/ con il sostegno di CNA Bologna e il supporto di Biodistretto Appennino Bolognese.
La 19esima edizione del Mangirò: musica, natura e ovviamente pane
E alla sua 19esima edizione la passeggiata enogastronomica tra i campi coltivati e all’ombra dei faggi e dei castagni si presenta quest’anno con uno spirito ribelle e con rinnovata vitalità. La musica suonata, con tutto il corpo e il fiato e le mani, che dà forma al tempo, allo spazio e alle connessioni umane si abbraccia col pane artigiano, fatto con tutto il corpo e le braccia e le mani, da toccare, annusare, assaggiare.
Due bande musicali accompagneranno il percorso
Due bande musicali, la Zastava Orkestar e la Bologna Bridge Band, suoneranno e accompagneranno camminatrici e camminatori nel percorso del Mangirò 2024 con performance a sorpresa lungo i sentieri.
La partenza e il percorso
Due orari di partenza, alle 10 e alle 11, dal Forno di Monghidoro che presenta al pubblico del Mangirò il nuovo negozio in via Garibaldi 3 aperto, dopo 30 anni dal primo in assoluto, l’anno scorso proprio dopo l’ultima edizione della camminata. Si parte dal Forno, nel centro del paese, e si arriva alla Croce dell’Alpe di Monghidoro, a 1200 metri di altitudine, passando per numerose tappe dove si incontrano proposte enogastronomiche ogni anno sempre nuove.
Il Mangirò e il cibo
Il cibo proposto nella tappe mette al centro il pane nelle sue forme primitive e ancestrali: sfoglie di impasto croccante da spezzare con le mani, pani morbidi e bassi per avvolgere altri cibi, pani lunghissimi che accolgono tante preparazioni diverse. Agli impasti, le tante giovani mani del Forno di Calzolari.
Le realtà mangerecce presenti
Il pane viene accompagnato da cibi che ne esaltano forme, sapori e consistenze, pensati e preparati dalla fresca brigata di cucina nomade di Match | hot wild tasty, dalla cuoca e musicista taiwanese Liang Yen Chi di Gnammystories, dai cuochi “resident” del Rifugio Fantorno e da Sam Safarika del progetto AmicEarth. Non mancheranno le bibitebibite di Zeid Nabulsi, Beebo, la frutta e la verdura di Podere Terra Viva e di tanti altri produttori del Mercato Ritrovato.
Vini naturali e birre acide
Tutto ben innaffiato dai vini naturali di Mattia Donini di Scandelara, dell’azienda agricola biodinamica Aldilà del Fiume, e dell’azienda agricola Cianchetti che presenta il nuovo progetto “Manco n’ettaro”, vino bianco naturale da vitigni del Lazio, e dalle birrebirre acide del birrificio artigianale Ca’ del Brado.
Quanto costa partecipare
Il costo di partecipazione è di 50 euro per gli adulti e di 20 euro per i bambini fino ai 14 anni. All’atto della prenotazione sarà possibile scegliere l’orario di partenza e, nel caso, anche la disponibilità di un menu interamente vegetale.
Già in cantiere il Mangirò del ventennale
But stay tuned, perché nel 2025 il Mangirò compirà i suoi primi 20 anni di vita e allora la formula cambierà nuovamente per un’edizione indimenticabile, con la partecipazione di tutti gli chef e delle diverse realtà che in questi anni hanno contribuito a rendere la kermesse un’autentica istituzione.