La connessione tra cibo e salute si sta imponendo come uno dei macro trend più interessanti in campo foodtech, al quale gli investitori guardano con sempre maggior interesse, nel più classico dei rapporti causa-effetto. Nelle cronache foodtech globali, si parla sempre più frequentemente di “Food As Medicine”, affrontata, seppur parzialmente prima che il termine fosse coniato.
L’unione di due argomenti che già presi singolarmente risultano alquanto interessanti, rende tale macro trend estremamente vasto e complesso; non a caso gli dedicheremo due uscite, iniziando dalle operazione più rilevanti effettuate nel settore.
Contro la carenza di ferro
A inizio aprile, la startup biotech svedese Ironic Biotech ha chiuso con successo un round di pre-seed di 1 milione di euro guidato da Nordic Foodtech VC.
La startup ha scoperto una nuova gamma di proteine di origine vegetale a elevato contenuto di ferro, assimilabili velocemente dall’organismo e prive di effetti collaterali. Le proteine vengono prodotte mediante fermentazione di precisione e possono essere utilizzate come ingredienti in alimenti o integratori alimentari. Il finanziamento verrà utilizzato per ulteriori attività di ricerca e sviluppo, l’ampliamento del portafoglio e lo scaleup. Il team è ora alla ricerca di partner nel settore degli alimenti e degli integratori alimentari con cui collaborare. “Vogliamo aiutare 2 miliardi di persone – ha dichiarato Nélida Leiva Eriksson, Ceo e fondatrice di Ironic Biotech – a prevenire e a riprendersi dalla carenza di ferro e dall’anemia. La carenza di ferro è in parte responsabile del divario prestazionale tra uomini e donne, poiché le donne perdono naturalmente ferro con regolarità. La situazione è ampiamente irrisolta: una storia triste che si applica a molti problemi di salute femminile, e la carenza di ferro non costituisce un’eccezione”.
Niente zucchero
Oltre all’anemia, un altro disturbo che prevede un regime alimentare particolare è senza dubbio il diabete. In considerazione anche del trend sugar free, buone notizie arrivano da Israele, dove Blue Tree Technologies, ha ottenuto un parere scientifico favorevole alla propria tecnologia di riduzione dello zucchero, stringendo al contempo una partnership con produttore di succhi Priniv.
La tecnologia sviluppata da Blue Tree, utilizza l’ultrafiltrazione abbinata all’assorbimento per rimuovere selettivamente i disaccaridi come saccarosio, lattosio e maltosio da bevande naturali come succhi di frutta, latte e birra senza sacrificare il gusto o compromettere la clean label.
Il latte materno
Restiamo in Israele, sede di Maolac, startup che è riuscita a replicare in laboratorio i benefici del latte materno, tra cui vanno citati il forte potere immunizzante e antinfiammatorio, partendo dal colostromo bovino e da sostituti naturali, sfruttando al contempo le possibilità offerte dall’intelligenza artificiale. Il risultato è un composto dall’altissima versatilità, che può venir usato come alternativa alle proteine “tradizionali” in molte formulazioni. Dopo aver chiuso a metà 2022 un round seed da $3,2m, nei mesi scorsi la startup ha annunciato il lancio di due nuovi prodotti, uno per la salute intestinale e un antinfiammatorio.
Si legge sul sito “In Maolac abbiamo sviluppato MaolactinTM, un sistema di precisione AI brevettato che analizza tutti i dati scientifici esistenti riguardanti proteine specifiche e la loro capacità di promuovere una varietà di benefici per la salute. È importante sottolineare che tali proteine presentano anche elevate bio somiglianze con il latte materno umano. Il risultato? Proteine biofunzionali ottimizzate per i bisogni umani”.
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